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Sonda Club 1: i singoli in vinile del progetto Sonda

sondaclub_quadratoArtisti affermati emiliano – romagnoli ed iscritti al progetto Sonda nella collana di vinili colorati che ricorda le storiche case discografiche degli anni sessanta, o il do it yourself di fine anni settanta.

Il progetto Sonda presenta il debutto della collana “Sonda Club”, serie di 45 giri su vinile colorato che nelle prime due pubblicazioni ha deciso di abbracciare il pop coinvolgente di Paolo Belli con il soul dei bolognesi New Colour e le elucubrazioni sonore dei Giardini di Mirò con il post rock dei ravennati Kisses From Mars.

Sonda Club è una collana di singoli a 45 giri in tiratura limitata (300 copie).
Ogni singolo vede la presenza di un artista iscritto a Sonda e di un artista più conosciuto (emiliano – romagnolo) nel ruolo di  “garante”.
Paolo Belli accompagna i bolognesi New Colour. I Giardini di Mirò salpano insieme ai ravennati Kisses From Mars. Ad impreziosire ulteriormente questo doppio debutto la presenza del Trio Medusa nel brano di Paolo Belli (“Storie”) e la manipolazione di Teho Teardo per il brano dei Giardini di Mirò (“Rapsodia satanica XVII”). I New Colour ci propongono un brano soul intitolato “Why did we say goodbye?”, mentre i Kisses From Mars hanno scelto di aderire a Sonda Club con un pezzo post rock/psichedelico intitolato “Butterfly”.

Ascolta i brani di Sonda Club 1


gialloLe parole di Paolo Belli su Sonda Club

Cosa ne pensi di questo progetto che affianca un artista affermato a un emergente?
Ne penso ovviamente bene. Quando ero un esordiente ho avuto la fortuna di aprire due tour di Vasco Rossi, che mi diede l’opportunità di esibirmi con i Ladri di Biciclette davanti a tantissima gente. Io stesso, quando ne ho avuto la possibilità, ho cercato di fare altrettanto. Mi riferisco al progetto “Giovani e Belli” con il quale ho potuto dare spazio a dodici cantautori e band, interpretando canzoni da loro scritte e in alcuni casi duettando insieme e al progetto a sostegno delle zone terremotate dell’Emilia, nel quale abbiamo interpretato, io e cinque giovani talenti delle nostre zone, una canzone che avevo scritto in quella occasione”.

Il tuo parere sul brano “Why did we say goodbye?” dei New Colour
Devo dire che è molto interessante, i ragazzi mi sembrano in gamba e spero possano trovare presto la loro “strada”.

Che effetto ti fa il ritorno del vinile?
Un bell’effetto. Oltre ad avere per me un fascino particolare, essendo cresciuto con la musica in vinile, trovo che abbia un suono analogico particolarmente “caldo”. E poi il vinile ha un aspetto considerato secondario ma non per me: quando ascolti un disco, a meno che tu non voglia alzarti ogni volta da dove ti trovi, sei “costretto” a sentirlo dall’inizio alla fine. Ritengo sia il modo giusto per ascoltare la musica. Oggi siamo abituati a saltare da un mp3 all’altro, da un artista all’altro, spesso senza neanche finire l’ascolto della canzone. Il vinile, in questo senso, aiuta a riscoprire un ascolto “attento” della musica, magari insieme agli amici. Insomma, secondo me il vinile aiuta a vivere la musica in compagnia delle persone, mentre le nuove tecnologie hanno creato un ascolto troppo personale, in cuffia, spesso mentre si sta facendo altro”.

bluLe parole dei Giardini di Mirò su Sonda Club

Cosa ne pensate di questo progetto che affianca un artista affermato a un emergente?
Al giorno d’oggi, affermati o emergenti, è raro essere pubblicati in formati come il 45 giri quindi è un’opportunità che, come Giardini di Mirò, abbiamo raccolto più che volentieri”.

Il vostro parere sul brano “Butterfly” dei Kisses from Mars
Vogliamo svelare già tutto?”

Che effetto vi fa il ritorno del vinile?
Da sempre si dice che è un bell’oggetto e questo è verissimo, non crediamo salverà le sorti del mercato discografico perché fa riferimento ad epoche passate, però come la chitarra elettrica, la cresta, o il dito medio, è un’icona del rock’n’roll quindi da preservare”.