MASSIMILIANO MARTINES: Ciclo di lavaggio

massimiliano-martinesTerzo lavoro discografico per il bolognese Massimiliano Martines, che con questo “Ciclo di lavaggio” riconferma e rinsalda la sua collaborazione con Vince Pastano (chitarrista di Vasco Rossi e Luca Carboni) e Antonello D’Urso (Battiato), e il produttore Max Messina, fondatore di Liquido Records. Passati ben quattro anni dal precedente “Meccanismo Estetico”, Martines torna con dieci brani ipnotici, in cui la base musicale essenzialmente rock (chitarre, basso e batteria) si trasforma in strutture concentriche e ipnotiche, in bilico tra cantautorato, post-rock, gothic-rock e sonorità fuzz. I testi, evocativi e introspettivi, restituiscono una visione caustica del presente: basta pensare al brano ‘La guerra dei fiori rossi’, che rilegge l’omonimo film di Zhan Yuan sui metodi repressivi dell’educazione infantile in Cina, filtrato dalle suggestioni di una visita ai campi di concentramento di Auschwitz. Un disco con cui Martines si colloca tra le realtà più interessanti della tradizione alternativa italiana, raccogliendo lo scettro di quelli che furono CCCP, CSI e PGR.

(Dry-Art Record) CD

FABRIZIO LUGLIO: Senza disturbare

fabrizio-luglioChe sia un musicista esperto, Fabrizio Luglio, lo si capisce già dalla sua biografia: torinese di nascita e, dopo un periodo di studi musicali in Inghilterra, Bolognese di adozione, dal 1994 in avanti ha sempre fatto musica, in diverse formazioni, continuando a scrivere e ad ampliare i propri orizzonti musicali, e dal 2008 inizia il proprio percorso solista di cui questo “Senza disturbare” è il secondo episodio (seguito di “Musica per Gerani” del 2011). Quello di Fabrizio è un rock pop maturo, in linea con quella che è la tradizione italiana del rock da classifica, senza paura di cercare il ritornello orecchiabile con testi comunque ben scritti e arrangiamenti curati, e nel complesso questo “Senza disturbare” è un album che piacerà agli amanti del rock melodico. Insomma, se cercate un album di rottura: non ascoltate Fabrizio Luglio. Se vi piace l’heavy metal: non ascoltate Fabrizio Luglio. Se siete amanti del reggae: non ascoltate Fabrizio Luglio. O magari si, chissà che non vi conquisti.

(Realsound) CD

LUBRIFICATION: Squalid Circus

lubrificationSono passati un paio di anni dall’ultima volta che ci siamo ritrovati a parlare, discograficamente, dei Lubrification, trio “hybrid punk” (così si definiscono) proveniente da Modena. E in questi due anni, a giudicare da quello che si sente in “Squalid Circus”, qualcosa è cambiato: le coordinate sono infatti sempre quelle del punk, che si arricchiscono però di ritmiche e sfumature quasi vicine all’heavy metal, in quattro brani che ricercano la forma del concept album, una storia (breve) che si muove sullo sfondo dei freak show dell’America di fine ‘800. Un’operazione coraggiosa, anche se a dire il vero non del tutto riuscita, principalmente per le strutture molto complesse dei pochi (e lunghi) brani che compongono la tracklist, quando una suddivisione più segmentata della storia in pezzi più brevi forse avrebbe aiutato. Comunque sia, con questo nuovo capitolo i Lubrification dimostrano di iniziare ad avere uno sguardo più ampio sulla propria musica, e se con “Squalid Circus” hanno preso la mira, aggiustando il tiro faranno centro al prossimo colpo.

(Autoprodotto) CD

LE FRAGOLE: Gli amanti (Uno/Due)

leFragole2Le Fragole sono una band bolognese in attività da diverse stagioni. La discografia ricca e intensa si dipana nelle pieghe di un elegante baroque pop (come amano definire la loro musica). Usano strumenti da band rock, strumenti classici e oggetti di uso quotidiano che danno un tocco di originalità all’intero progetto. “Gli amanti” è il nuovo capitolo discografico, diviso in due album ben distinti, “Uno” e “Due”. Un doppio album, pubblicato separatamente, che racconta una ventina di storie legate agli amanti, tra amore e tradimento, amanti entrati nella storia, amore verso i piaceri della vita e per le persone care. Il tutto confezionato in punta di piedi, in maniera delicata e vellutata. Le Fragole affrontano con sensibilità un tema (l’amore) che da sempre è il motore di tante canzoni sparse per il mondo. La loro capacità è quella di non perdersi in luoghi comuni o storie già sentite mille volte ma scandagliare con originalità un tema universale. In ultimo una nota di “colore”, i cd sono neri come i vinili che stanno tornando di moda. Da ascoltare.

(La Barca Volante) CD

KAYSEREN: Il gioco di regina

kayserenDalla Romagna giungono al debutto discografico i Kayseren, trio (nella tipica formazione rock) che affonda i denti in un arcigno rock cantato in italiano. L’ep è un concept dedicato a “Alice nel paese delle meraviglie” che si apre con “Benvenuti nella tana del Bianconiglio”, per proseguire con “Il gioco di regina”, brano dal forte sapore stoner/prog e chiudersi tra le note di “L’ora del tè”, altra canzone dal forte impatto sonoro. A dire il vero l’ep, se si lascia andare il cd arriverà a una traccia nascosta che metterà, veramente, la parola fine al disco. In questo caso le sonorità diventano più morbide, quasi che i Kayseren ammettessero a loro stessi di avere una seconda personalità musicale ma avessero paura ad ammetterlo. Pur non essendo i primi a prendere spunto da “Alice nel paese delle meraviglie”, va sottolineato che debuttare con un concept non capita tutti i giorni e che i Kayseren sembrano decisamente affiatati tra parole e musica. Noi lo abbiamo riascoltato diverse volte senza mai annoiarci. Lasciate andare chi vi dice che dovete ancora focalizzare il vostro suono. Continuate a fare musica robusta.

(Autoprodotto) CD EP

IN BETWEEN: In Between

in-betweenQuasi sicuramente pensate di non conoscere In Between, ma in realtà si tratta di una nostra vecchia conoscenza: si tratta infatti del neonato progetto solista di Luca Maria Baldini, una metà del duo ravennate Kisses From Mars di cui abbiamo già avuto modo di parlarvi su queste pagine. Fra chitarre ed elettronica, questo esordio omonimo pur essendo volutamente un album di musica ambient riesce però a diventare qualcosa di altro, sfociando nel post-rock quanto basta, in bilico tra brani dilatati e ritmi incalzanti, inserendo qua e là registrazioni d’ambiente e persino registrazioni di voci prese probabilmente da una collezione personale di ricordi. Un esperimento compiuto con una consapevolezza profonda del proprio operato, così vasto e vario da non poterlo raccontare nel poco spazio che abbiamo. Meglio che ve lo procuriate e siate voi a dirci cosa ci avete visto dentro, perché la sensazione è che “In Between” sia un po’ come le macchie di Rorschach: ci vedi quello che vuoi, e ti costringono a guardare dentro a te stesso.

(Autoprodotto) Digitale

IL GIORNO DOPO: Il giorno dopo

ilGiornoDopoIl Giorno Dopo è un progetto musicale di Andrea Zoboli (autore, cantante e chitarrista) che nell’album si è avvalso della presenza di Francesco Zaccanti (basso), Giulio Martinelli (batteria) e Simone Pederzoli (trombone, tromba, bombardino). Il disco contiene sette tracce originali che coinvolgono l’ascoltatore in un viaggio onirico, dove esperienze personali sono esorcizzate attraverso parole e musica. Testi in italiano che si fondono a sonorità rock, influenze pop e jazz. Il Giorno Dopo è un cantautore con le spalle grosse di una band, che ama dipingere piccoli affreschi sonori. Importanti le incursioni sonore di Pederzoli che danno spessore ai brani. Tra i pezzi più riusciti “In vetrina”, “È una scelta tua” e “Da quella finestra”, in pratica il cuore del disco. Cantautorato che strizza l’occhio all’anima. Anima che stringe in mano una latente malinconia che sovrasta tutto l’album. Per cuori infranti. Per cuori spezzati. Per cuori in cerca di una risposta. Buona o cattiva che sia.

(Autoprodotto) CD

GAPPA: Un lupo

gappaGaspare Palmieri, in arte Gappa, è un cantautore modenese medico psichiatra. “Un lupo” è il suo secondo album, anche se nel mezzo sono stati pubblicati altri progetti artistici in compagnia di colleghi e amici e un libro pubblicato da Arcana, “Psicorock”, nel quale Gappa racconta il legame tra rock e psicopatologia. “Un lupo”, come il suo predecessore, è un album che mette in luce l’ottima scrittura di Gappa, un novello cantautore che da un lato si trova ad ascoltare il Vinicio Capossela più ispirato e dall’altra vuole muovere i muscoli del corpo attraverso sonorità balcaniche. Gappa si destreggia tra ironia e atti d’accusa, “Badanti” e “Mio fratello” sono un ottimo esempio di entrambe le sfaccettature della musica di Gappa. “Un lupo” è un disco che potrebbe figurare nella discografia dei vostri cantautori più amati. Tutto è costruito alla perfezione sia nei brani più intimisti (“Stacca la spina”) sia in quelli più “caciaroni” (“Lupo”). Gappa è un cantautore medico psichiatra. Insomma uno che può vedere la vita attraverso lenti deformate che però mettono a fuoco quello che in tanti non riescono a vedere. Ascoltatelo o prendete un appuntamento. In entrambi i casi vedrete che sarà una bella esperienza.

(Private Stanze/Audioglobe) CD

FLEXUS: in concerto – This land is your land

flexusI Flexus vanno decisamente controcorrente. In un periodo storico nel quale la musica cerca di minimizzare tutto, le band si prosciugano fino a diventare l’incarnazione di un solo componente, loro si fanno fotografare tutti insieme (con fonici, registi, grafici) con tanto di leggenda per districarsi tra i numerosi volti immortalati. I Flexus sono una squadra di calcio (con tanto di panchina) che ha messo su cd un concerto registrato il 18 ottobre 2015 al Teatro Italia di Soliera (Modena), intitolato con le parole di una canzone di Woody Guthrie del 1940 e che si muove tra tante storie di uomini e donne con la propria terra. Un viaggio che ci porta ai quattro angoli del pianeta, dal Messico a Cuba, dall’Irlanda al Sud Africa, fino ai Balcani e ovviamente in Italia. I Flexus cantano di gente oppressa, di gente che ha dovuto emigrare, di gente in cerca di speranza. C’è spazio per il canto di Nelson Mandela quando era imprigionato, c’è il canto dei scaricatori di porto di New York o quello del popolo messicano. Uno spettacolo fatto di gente. Uno spettacolo fatto di storie. Uno spettacolo che in alcuni episodi diventa un classico, per esempio in “The foggy dew” con la stupenda voce iniziale di Elisa Meschiari. I Flexus raccontano storie.

(Caotica Musique) CD

EARTHSET: In a state of altered unconsciousness

earthsetGli Earthset sono una band bolognese giunta al debutto discografico con “In a state of altered unconsciousness”, album concept sullo stato di alterazione sensoriale. Paura, incoscienza, ilarità, sofferenza, sono stati d’umore scandagliati nei dieci brani dell’album (c’è anche una ouverture) attraverso sonorità che spaziano dal post-punk all’indie, passando per psichedelia e progressive. Tra le loro influenze artistiche citano Pink Floyd, Jeff Buckley, Sonic Youth, Smashing Pumpkins e Radiohead, un ampio spettro di stili e generi. L’album è stato registrato in multi traccia live, per poi fissare separatamente le voci. In questo modo si è cercato di mantenere inalterata la carica propulsiva che la band esprime dal vivo. Arrivati fino a Londra, per eseguire i loro brani, gli Earthset sono le figure erranti che si muovono nella foresta immersa nella nebbia raffigurata nella foto di copertina. Debuttare con un concept album è segno di grande maturità o grande pazzia. Decidete voi da che parte preferite stare. Noi la nostra scelta l’abbiamo già fatta.

(Seahorse Records/Audioglobe) CD