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Sonda Club 2020
“Grande è la confusione sopra e sotto il cielo” sono le parole presenti in uno dei brani della nuova accoppiata di Sonda Club con cui volevamo iniziare questa presentazione.
Perché se la confusione regna sovrana Sonda Club rimane una certezza e la scia di singoli che questa collana si lascia alle spalle aumenta anno dopo anno.
La formula è invariata. Un big della regione (presente con un suo brano sul lato A) fa da garante ad un giovane artista iscritto al progetto Sonda (presente sul lato B).
Le scelte operate dai big sono la conseguenza di alcuni ascolti nel grande bacino di Sonda, al fine di trovare il pezzo più intrigante ed originale da accompagnare alla loro canzone.
Scelte difficili per l’alta qualità degli iscritti che testimoniano ancora una volta il ricco panorama regionale pronto ad invadere il mercato discografico nazionale.
Quest’anno siamo particolarmente soddisfatti e contenti.
I big che hanno deciso di sposare le finalità di Sonda Club sono Massimo Zamboni (ex chitarrista dei CCCP Fedeli Alla Linea, C.S.I.) e i Modena City Ramblers. Due progetti di indubbio valore nei rispettivi ambiti musicali che hanno scritto pagine indelebili nella storia della musica italiana.
Massimo Zamboni ci ha regalato “A ritroso”, brano apparso per la prima volta nel cd del 2010 “L’Estinzione di un colloquio amoroso”, poi ripreso nel disco dal vivo dell’anno successivo “Solo una terapia: dai CCCP all’estinzione” e proprio questa versione live è quella impressa sul vinile di Sonda Club.
I Modena City Ramblers, invece, ci hanno omaggiato un brano apparso nel loro album del 2017, “Mani come rami, ai piedi radici”, intitolato “Volare controvento”, poi ripreso nel disco del 2019 “Riaccolti”, registrato dal vivo all’Esagono Recording Studio.
Una delle caratteristiche delle 300 copie di ciascun vinile è il colore, che cambia ad ogni pubblicazione.
Per Massimo Zamboni abbiamo scelto un colore particolare. Pensando alla sua attitudine punk siamo andati alla ricerca di una pasta di vinile color oro. Il punk incontra il lusso e ne rimane turbato o indifferente. Dipende dal momento o dal caso (che diventa caos).
Per i Modena City Ramblers il colore del vinile poteva essere uno e solo uno: il verde, quello dell’Irlanda, del loro folk rock, della natura e della voglia di libertà senza confini. Verde trasparente come l’acqua che purifica e lava le ingiustizie ed i soprusi.
Ma sul lato B cosa succede?
Succede che Massimo Zamboni ha scelto il brano “Interludio” di Arianna Poli (da Ferrara). Un pezzo dall’incedere dorato (vuoi vedere che il colore del vinile è perfetto anche per lei), una canzone delicata che sul finire diventa arrabbiata per qualche secondo grazie ad una chitarra alla cartavetrata, che scuote e ti fa sgranare gli occhi. “Riesci a vedere quella pioggia?” canta Arianna “e tutti noi saremo coinvolti” in “subbugli, tumulti, palazzi, campagne elettorali”. Un brano così breve che quando finisce rimani disorientato. Così con un balzo felino vai alla ricerca della puntina del giradischi per poterlo riascoltare. E boom tutto ricomincia.
I Modena City Ramblers, al contrario, hanno deciso che “Muto” di Matteo Polonara & Mataara Trio (da Bologna) doveva accompagnare il loro brano. Matteo con la sua canzone riesce senza ombra di dubbio a farci battere il piedino, riesce a farci girare la testa, riesce a portarci in giro per il mondo. “Come è andata la tua giornata?” chiede Polonara, una domanda che nasconde una curiosità e la voglia di entrare in contatto con mondi diversi. Una giostra di parole e musica che all’improvviso si ferma lasciandoci nel vuoto della solitudine. Un turbinio di colori che nel verde trasparente del vinile ci sguazza come un bambino che ha appena trovato una nuova scatola piena di giochi.
Sonda Club continua la sua scia di pezzi di plastica colorata. Plastica piena di emozioni musicali.
Emozioni che per 300 ascoltatori saranno (addirittura) gratuite.
Festa della Musica 2020
Sarebbe stato impensabile aprire la stagione estiva modenese senza la Festa Europea della Musica.
Ogni 21 giugno la città si trasforma in un’enorme cassa di risonanza e i suoni più disparati rimbalzano da una parete all’altra delle mura, entrando nelle case e smuovendo gli animi dei più disinteressati e distratti. È la giornata in cui anche una monotona passeggiata in centro può diventare occasione per scoprire gruppi locali o dedicarsi all’ascolto di una melodia inaspettata.
Quindi ci si può immaginare quanto crescesse, alle porte dell’estate 2020, il timore di non poter vivere una ricorrenza così importante per Modena. Fortunatamente, non vi teniamo sulle spine, questo è stato proprio il primo evento cittadino dopo il lockdown ad avere luogo in totale sicurezza e rispetto delle norme, diventando un importante starting point per tutti gli eventi seguenti.
L’anteprima della Festa si è tenuta al Supercinema Estivo, luogo che, a suo modo, è diventato punto di riferimento dell’estate modenese 2020, regalando ai cittadini quell’esperienza che tanto era mancata nei mesi di reclusione forzata. Il 19 di giugno si è tenuta la proiezione del docufilm dedicato alla vita di Pavarotti, pellicola commmovonte che dipinge il personaggio del “tenore del popolo” con affetto e umanità. Precede il tutto il concerto degli allievi della masterclass di canto lirico, tenuta dalla docente Raina Kabaivanska e curata dall’ Istituto Musicale Vecchi-Tonelli.
Il 20 giugno è stata sicuramente la giornata più densa di concerti, reading ed eventi. Cercheremo di darvi un quadro generale, nella speranza di riportare alla mente un ricordo piacevole o di invogliarvi, perché no, a partecipare alla prossima edizione!
Iniziamo dalla Tenda estiva, se volete sapere qualcosa di più su come pochi ragazzi dell’Associazione Intendiamoci abbiano costruito uno spazio esterno in meno di due settimane, vi reindirizziamo all’articolo su Cantautori su Marte. Qui si è tenuto il concerto soldout di Cimini, cantautore di casa Garrincha Dischi, una delle più importanti realtà indie-pop nostrane.
Nonostante le circostanze non permettessero un set con full band, l’intensità dei brani ridotti all’osso (chitarra-voce) ha colpito tutti gli spettatori, opportunamente “riscaldati” in apertura dagli artisti di SONDA, ovvero Hygge e Arianna Poli.
Rivolgiamo poi lo sguardo sull’ Ex Ospedale San’Agostino, sede di una rassegna tenutasi nel 2019 che sicuramente molti appassionati ricorderanno con affetto, a cura di AGO Modena Fabbriche Culturali. Qui si è tenuto il reading pungente e satirico di Max Collini, voce e penna degli Offlaga Disco Pax, che ha letto i testi della musica indie pop attuale, riflettendo sul ruolo dell’autore moderno.
Non poteva mancare di certo lo spettacolo in piazza XX Settembre, organizzato da Modenamoremio, che per questa edizione ha proposto un “viaggio” ironico nello spirito e nell’anima della musica italiana per ricordare le melodie che hanno reso il nostro paese unico al mondo, con Claudio Mattioli e Massimiliano Barbolini.
Gli aficionados, poi, si sarebbero forse aspettati di ascoltare un concerto jazz al Chiostro di Palazzo Santa Margherita. Tuttavia quest’anno l’Associazione Muse ha organizzato un evento anomalo, bizzarro e strabiliante, anch’esso soldout, con il duo “OoopopoiooO”.
I polistrumentisti Vincenzo Vasi e Valerba Sturba hanno deliziato i presenti con una musica sperimentale fatta di loop, strumenti giocattolo, elettronica e minimalismo.
Immancabile, come ogni anno, la musica classica e il jazz più tradizionale, esempio del carattere eterogeneo della Festa della Musica: il concerto violino e arpa di Michaela Bilikova e
Davide Burani al Chiostro del Complesso Santa Chiara, l’acoustic jazz trio con Beggio / Abrams / Calzolari al Teatro del Tempio, il clavicembalo di Giovanni Paganelli al Chiostro dell’Abbazia San Pietro e il giovane trio Helianthus in Piazza Grande.
La musica più di ricerca è stata presentata invece dall’ Associazione Lemniscata, nell’incantevole cornice del Cortile di Borso d’Este, con il concerto di Enrico Malatesta e Riccardo Laforesta. Vi consigliamo a tal riguardo di recuperare sulla rete le meravigliose foto che ritraggono i musicisti assorti sui loro strumenti e un piccolo ma attento gruppo di spettatori, seduti sui cuscini e circondati dalla magia della location.
Per chiudere non potevamo dimenticare il concerto restitutivo del progetto Soundtracks, che da anni regala al pubblico la sonorizzazione di film muti, in un dialogo costante tra suono e immagine. Il concerto si è tenuto il 21 giugno di Soundstracks al Supercinema Estivo, con ospite Enrico Gabrielli (Mariposa, Calibro 35, Mike Patton, PJ Harvey).
Ricorderemo sicuramente questa edizione della Festa della Musica per la sua straordinarietà e tenacia nel sopravvivere alle circostante storiche avverse, dimostrando quanto davvero la musica sia collante dell’umanità e della nostra città.
Sonda Club: i singoli in vinile 2020
Sonda Club torna anche nel 2020 con una accoppiata di singoli in vinile a tiratura limitata (300 copie) dal colore verde e oro. La formula rimane invariata. Un artista affermato della regione Emilia-Romagna, presente sul lato A, sostiene un giovane musicista con un brano inciso sul lato B.
La scelta del giovane artista, come sempre, è nelle mani di chi ha sposato la finalità di questo progetto, la star del lato A, che ha potuto ascoltare diversi iscritti al progetto Sonda e scegliere chi meritava di comparire insieme ad un suo pezzo.
I big che hanno deciso di sposare le finalità di Sonda Club sono Massimo Zamboni (ex chitarrista dei CCCP Fedeli Alla Linea, C.S.I., P.G.R.) e i Modena City Ramblers. Due progetti di indubbio valore nei rispettivi ambiti musicali che hanno scritto pagine indelebili nella storia della musica italiana.
Massimo Zamboni ci ha regalato “A ritroso”, brano apparso per la prima volta nel cd del 2010 “L’Estinzione di un colloquio amoroso”, poi ripreso nel disco dal vivo dell’anno successivo “Solo una terapia: dai CCCP all’estinzione” e proprio questa versione live è quella impressa sul vinile di Sonda Club.
I Modena City Ramblers, invece, ci hanno omaggiato un brano intitolato “Volare controvento”, apparso nel loro album del 2017 “Mani come rami, ai piedi radici”, poi ripreso nel disco del 2019 “Riaccolti”, registrato dal vivo all’Esagono Recording Studio.
Massimo Zamboni per il lato B ha scelto il brano “Interludio” di Arianna Poli (da Ferrara) mentre i Modena City Ramblers hanno deciso che “Muto” di Matteo Polonara & Mataara Trio (da Bologna) doveva accompagnare il loro brano.
I vinili Sonda Club sono distribuiti gratuitamente e possono essere ritirati presso la sede Centro Musica.
Arianna Poli: SONDAinONDA
Arianna Poli è molto giovane, viene da Ferrara e porta avanti il suo progetto solista – con il quale ha pubblicato due ep – ormai da tre anni.
Con il brano Interludio – scritto qualche anno addietro durante gli esami di maturità – sarà tra i protagonisti della prossima uscita della collana Sonda Club, in un singolo assieme a Massimo Zamboni.
Ascolta Interludio – in versione acustica – che Arianna ci ha regalato al termine dell’intervista.
Sonda Tour: le aperture nei locali partner 2019/2020
Ecco le aperture confermate con gli artisti di Sonda per questa stagione di collaborazione con live club e festival dell’Emilia Romagna:
DIAGONAL LOFT CLUB
– 13 novembre: DAVIDE BOSI in apertura a Elizabeth Moen
– 20 novembre: OVERTHOUGHT in apertura a Booty Ep
COVO CLUB
– 15 novembre: FUCKING COOKIES + SONS OF LAZARETH in apertura a The Detroit Cobras
SPLINTER CLUB
– 15 novembre: MISTER PECULIAR in apertura a Greyson Capps Band
– 15 febbraio: HEMP in apertura a Mondo Generator
LOCOMOTIV CLUB
– 22 novembre: LEI (NO) INNOCENCE in apertura a Telefon Tel Aviv
BRONSON
– 29 novembre: ARIANNA POLI + MORIEL in apertura a Fosco17
ATP Live Music Club (in collaborazione con Godot Festival)
– 19 dicembre: LA CONVALESCENZA in apertura a I Botanici
OFF
– 25 gennaio: NIKO ALBANO + MATTEO POLONARA in apertura a 2000 Power djset
RIOPEN (in collaborazione con Godot Festival)
– 11 settembre 2020: CORNER IN BLOOM in apertura a John Qualcosa/Altre di B
– 12 settembre 2020: CESARE AUGUSTO GIORGINI in apertura a Blindur/Duo Bucolico