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EARTHSET: Popism

earthsetlowNasce da un gioco compositivo, da un’idea di sfida con sé stessi, questo secondo album dei bolognesi Earthset. Infatti, rispetto all’esordio “In a State of Altered Unconsciousness”, i quattro hanno deciso di cercare una via più leggera, lasciandosi portare verso il pop: da questo atteggiamento nasce il titolo, “Popism”, riferimento a quella corrente della critica musicale che riconosce dignità alla musica più commerciale. Il risultato sono quattro brani da cui traspare l’amore incondizionato della band per il rock anni ’90, fra chitarre elettriche nervose e costruzioni melodiche che ricordano a tratti i Radiohead dei tempi di “The Bends”, che in chiusura cambiano direzione con i sette minuti dal sapore post rock della quinta traccia “Ghosts and Afterthoughts”. Al momento non è dato sapere se “Popism” rimarrà un episodio isolato nella produzione degli Earthset, o se segnerà la rotta dei prossimi lavori del gruppo. In ogni caso possiamo dire che la scommessa di risultare credibilmente pop, per il momento, è vinta.

(Autoprodotto) CD

EARTHSET: In a state of altered unconsciousness

earthsetGli Earthset sono una band bolognese giunta al debutto discografico con “In a state of altered unconsciousness”, album concept sullo stato di alterazione sensoriale. Paura, incoscienza, ilarità, sofferenza, sono stati d’umore scandagliati nei dieci brani dell’album (c’è anche una ouverture) attraverso sonorità che spaziano dal post-punk all’indie, passando per psichedelia e progressive. Tra le loro influenze artistiche citano Pink Floyd, Jeff Buckley, Sonic Youth, Smashing Pumpkins e Radiohead, un ampio spettro di stili e generi. L’album è stato registrato in multi traccia live, per poi fissare separatamente le voci. In questo modo si è cercato di mantenere inalterata la carica propulsiva che la band esprime dal vivo. Arrivati fino a Londra, per eseguire i loro brani, gli Earthset sono le figure erranti che si muovono nella foresta immersa nella nebbia raffigurata nella foto di copertina. Debuttare con un concept album è segno di grande maturità o grande pazzia. Decidete voi da che parte preferite stare. Noi la nostra scelta l’abbiamo già fatta.

(Seahorse Records/Audioglobe) CD