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SONDAHeart – Il podcast. Ep.38: Le Piccole Morti
SONDAHeart, il podcast che raccoglie le interviste degli artisti iscritti a Sonda.
Già da diversi anni pubblichiamo brevi interviste registrate in formato video sul nostro canale Youtube; SONDAheart ci dà la possibilità di espandere le chiacchierate con gli artisti ospiti e di toccare diversi aspetti che, nei video di 3-4 minuti, finiscono per essere tralasciati.
SONDAHeart è distribuito sulle principali piattaforme: Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Amazon Music, Deezer, Google Podcast.
SONDAHeart ospita oggi Le Piccole Morti
Le Piccole Morti: SONDAinONDA
Le Piccole Morti hanno appena pubblicato Afterdark. Si tratta di un disco atipico – rispetto alle produzioni precedenti – quasi completamente strumentale, che nasce come una sorta di colonna sonora alle fotografie scattate a Tokio dal modenese Gabriele Lei, a sua volta ispirato dal romanzo After Dark di Haruki Murakami.
Ascolta il medley acustico dei brani Koi e Afterdark
SONDAdaCASA
PAOLO G.: ORDINARY MAN
MORIEL: SALVAMI
ALICE SACCHI: CAREZZA
ANDREA LORENZONI: SFIDE VELODROMICHE SUL KILIMANGIARO
PANDOREA: NIRVANA
DAVIDE PANCETTI: SERENATA A PRIMAVERA
OGNIBENE: CINQUE ANNI
MAY GRAY: CHIEDIMI ANCORA
CESARE AUGUSTO GIORGINI: TUTTO DA RIFARE
QUID: SALVAMI ADESSO
AABU: SI PUO’ SBAGLIARE ANCORA
ALEX “AKCEL” FILIPPETTI: NIGHT OUTSIDE
LE FRAGOLE: STREGA IMPALATA
HOTEL MONROE: NUOVI MONDI
MACOLA & VIBRONDA: LA ROULOTTE
RICCARDO MAZZY MASETTI: E ADESSO DORMI
LE PICCOLE MORTI: INTERFUIT
MATTEO POLONARA: Muto
LE PICCOLE MORTI: Vol. 1
Una volta c’erano gli Old Scratchiness (un paio di uscite discografiche al loro attivo). Oggi ci sono Le Piccole Morti ed un cambio di suono decisamente marcato rispetto al passato. Dal rock grunge al dark dove la luce fatica a penetrare. Dal nome scelto fino alla grafica, passando per un sound cupo e tenebroso, Le Piccole Morti con questi cinque brani si gettano tra le braccia di venature poetiche, atmosfere sognanti ed introspezione a profusione. Testi in italiano affondano i denti nell’anima (con qualche riferimento ben chiaro) e nella luce del sole (nel dark è quasi un controsenso). Per esempio, ascoltare “Disamore” significa entrare dalla porta sul retro nella casa de Il Teatro Degli Orrori ed essere accolti da Pierpaolo Capovilla. Nei restanti brani alcuni echi di Litfiba, Editors e della scuola cantautorale italiana fanno capolino, senza però inficiare la qualità del progetto del quartetto. Tra i ringraziamenti, invece, figurano Marco Bertoni e Nicola Manzan. Ecco, il cerchio si chiude e Sonda sorride colma di felicità. “Piccole morti, quali ricordi, le aspetti e ti accorgi, i giorni sono più corti”, parole che chiudono l’ep con sei minuti di delirio cosmico.
(New Model Label) CD
SONDAcase: gli appuntamenti 2019
Confermiamo quattro nuove date per il format SONDAcase. Un’evoluzione delle tradizionali interviste di SONDAinONDA, in cui si tralasciano un po’ le parole e le domande per dare più spazio alla musica, ospitando ogni volta un artista di Sonda in uno showcase acustico, un mini live con cui presentare in maniera più completa la propria musica.
I prossimi appuntamenti:
– mercoledì 2 ottobre: Le Piccole Morti
– giovedì 24 ottobre: Fucking Cookies
– giovedì 5 dicembre: Particles
Gli showcase, aperti al pubblico e ad ingresso gratuito, si terranno presso il Centro Musica/71MusicHub di Via Morandi 71 a Modena, alle ore 19.
L’ingresso del pubblico è consentito dalle 18.30 alle 19 poi le porte verranno chiuse per consentire la registrazione audio/video dello showcase.
SONDAcase: Le Piccole Morti
Il nucleo della band è attivo dal 2010 e durante questi anni ha pubblicato due dischi autoprodotti con il nome Old Scratchiness.
La svolta arriva nel 2017: cambio di line-up, testi in italiano e un nuovo nome. Si definiscono noir rock, una sorta di rock alternativo con spunti elettronici e cantautorali.
Per SONDAcase Le Piccole Morti presentano in anteprima assoluta il nuovo ep Vol.1 uscito a fine settembre.
I live di Sonda visti da voi: Le Piccole Morti
Le Piccole Morti
Titty Twister (Ass.Perpetual Stain) 22/4/17. Main guest Ecstatic Vision
Un bilancio positivo con una nota amara: così si potrebbe sintetizzare la serata de Le Piccole Morti al Titty Twister, in apertura agli Ecstatic Vision, perché nelle parole del chitarrista Alex Cavani “il pubblico è stato molto scarso per tutto il corso dei concerti, gli opener hanno suonato davanti a praticamente nessuno e gli headliner davanti a forse venti persone… Per quel che ci riguarda siamo stati soddisfatti del concerto e contenti di aver conosciuto delle persone nuove, ma la mancanza quasi totale del pubblico si è fatta purtroppo sentire. Ma almeno un nuovo sostenitore tutte le band lo hanno guadagnato quella sera”. La band pavullese, nata dalle ceneri degli Old Scratchiness (che abbiamo recensito proprio su queste pagine), per quanto attiva sul territorio e con una buona esperienza live accanto a band locali, non si era mai cimentata sullo stesso palco di un artista straniero: “Non avevamo mai suonato prima di un gruppo straniero e affermato come gli Ecstatic Vision. E’ stato interessante vedere come si comporta una band così in una situazione tipicamente underground italiana. Non conoscevamo la band, ma abbiamo subito recuperato la loro discografia… I nostri stili differiscono per diversi motivi, ma ciò che ci lega e che si è percepito durante la serata è il gusto psichedelico dei brani, quindi ci siamo adattati bene l’uno all’altro. Anche l’altra band di apertura, i Drunken Crocodiles, anche se più duri e violenti hanno contribuito a creare il giusto clima”. In definitiva fatta eccezione per la scarsa affluenza di pubblico (forse, suggerisce Alex, dovuta a qualche errore nella promozione della serata) il bilancio de Le Piccole Morti per la serata si è chiuso in positivo, e non sono mancati diversi momenti curiosi: “Il nostro tentativo di comunicare in Inglese col cantante degli Ecstatic Vision, pur capendo pochissimo dal suo accento, il loro soundcheck, dove sempre lui si è avvicinato al fonico scansandolo e alzando tutti i potenziometri al massimo… Infatti il loro live è stato ad un volume tremendamente alto!”.