Home » Posts tagged 'may gray'
Tag Archives: may gray
SONDAinONDA: May Gray
Il 17 maggio è uscito Fragili, il nuovo disco del trio modenese May Gray. L’album, che fa seguito a Ritorno al sereno uscito nel 2018, racconta le fragilità che ci affliggono nella vita di tutti i giorni, in particolare in seguito al periodo di pandemia che abbiamo affrontato qualche anno fa.
Ascolta Ho rotto le catene che Paolo Rossi ha suonato per noi al termine dell’intervista
SONDAdaCASA
PAOLO G.: ORDINARY MAN
MORIEL: SALVAMI
ALICE SACCHI: CAREZZA
ANDREA LORENZONI: SFIDE VELODROMICHE SUL KILIMANGIARO
PANDOREA: NIRVANA
DAVIDE PANCETTI: SERENATA A PRIMAVERA
OGNIBENE: CINQUE ANNI
MAY GRAY: CHIEDIMI ANCORA
CESARE AUGUSTO GIORGINI: TUTTO DA RIFARE
QUID: SALVAMI ADESSO
AABU: SI PUO’ SBAGLIARE ANCORA
ALEX “AKCEL” FILIPPETTI: NIGHT OUTSIDE
LE FRAGOLE: STREGA IMPALATA
HOTEL MONROE: NUOVI MONDI
MACOLA & VIBRONDA: LA ROULOTTE
RICCARDO MAZZY MASETTI: E ADESSO DORMI
LE PICCOLE MORTI: INTERFUIT
MATTEO POLONARA: Muto
MAY GRAY: Ritorno al sereno
A tre anni di distanza da “Londra”, i May Gray tornano con un nuovo disco ed una rinnovata formazione. La band è passata dall’Irma Records a Manitalab-Private Stanze, dal tema del viaggio introspettivo del precedente disco al sole che campeggia in copertina in questo album. Le coordinate di movimento sonoro sono sempre quelle, un power rock in italiano costruito sulle chitarre dei Foo Fighters ed una sezione ritmica che mantiene in piedi tutto il lavoro. Si parte con “Camilla”, dove si fatica un poco a seguire il cantato di Paolo Rossi, per poi arrivare a “Testa in tasca” e capire cosa si aspetterà per il resto della tracklist, un sound martellante con assoli di chitarra a sottolineare i momenti topici. È vero che non manca la ballad, in chiusura, da ascoltare mano nella mano con la vostra anima gemella ma per il resto dovete battere in piedino e mimare di suonare una chitarra fantasma. I più informati dicono che il cantante sia partito per gli States in cerca di fortuna artistica. Lo vedremo ai prossimi MTV Awards, scalare la classifica di Spotify, o tornerà “Tra di noi” dopo aver trascorso un periodo “In un altro mondo”?
(Manitalab/Private Stanze/Audioglobe) CD
SONDAcase: May Gray
Dalla loro biografia leggiamo che i May Gray sono un “trio che propone un rock cantato in italiano, con una venerazione per i Foo Fighters e il rock anni ’90”. Il primo album Londra, pubblicato con Irma Records nel 2015, è stato prodotto da Marco Bertoni e presentava una formazione di quattro elementi.
In seguito a un cambio di organico la band muta in trio e a inizio 2018 pubblica il secondo lavoro Ritorno al sereno con l’etichetta Private Stanze, dal quale sono tratti i quattro brani che ascoltiamo in versione acustica per SONDAcase.
May Gray: Londra
Dalla California all’Emilia, attraversando un passato fatto di liriche in inglese e un futuro costruito su testi in italiano. I May Gray arrivano al vero debutto discografico con nove canzoni che raccontano storie di viaggi, non importa se fisici o mentali, quello che conta è cercare di evadere, lasciandosi alle spalle i tormenti per correre spediti verso la luce del sole. I May Gray fanno del rock pop, quel rock pop che ti riempie i polmoni d’aria pulita, che ti fa viaggiare, sì proprio viaggiare, immaginando il tuo paradiso sulle Terra. “1000 miglia” è l’esempio perfetto del loro sound, con un giro di chitarra che ti avvolge, un cantato ammiccante e un ritornello killer. Il gioco è fatto. I May Gray sembrano divertirsi un sacco e riescono a trasmettere questo divertimento anche negli ascoltatori. Se poi intitolano il loro debutto “Londra”, la città più rock del Vecchio continente, non si può che tuffarci di testa dentro a queste nove canzoni, sognando la California (come il loro nome ci ricorda), mentre la nebbia ti costringe a restare in casa. Londra può essere la risposta ai nostri problemi, anche se a Londra la nebbia è di casa.
(Irma Records) CD
I Live di Sonda visti da voi: May Gray
MAY GRAY
Off 19/12/2014 – main guest Go!Zilla
Prima volta sul palco dell’OFF per i May Gray, formazione rock concittadina del locale live modenese, ritrovatisi ad aprire le danze per i fiorentini Go!Zilla in un neanche troppo freddo giovedì di dicembre. “L’OFF per noi è una sorta di seconda casa”, racconta il frontman Paolo Rossi, “L’abbiamo visto nascere, evolversi e affermarsi, e lo frequentiamo spesso durante il weekend. Per noi è stata comunque la prima volta, speriamo di una lunga serie”. Una serata che si è rivelata nel complesso positiva per il quartetto, a prescindere dall’affluenza di pubblico: “Si trattava di un giovedì sera e non si può pretendere lo stesso pubblico del weekend, ma i nostri amici e quelli che ci vogliono bene sono venuti, ci hanno sostenuto e per noi è già tanto”. Un risultato ottenuto, confessa Paolo, unendo le forze con i gestori del locale per promuovere il più possibile la serata, riuscitissima nonostante le due band non fossero propriamente in linea come sonorità, più pop e classic rock americane per i May Gray e più psichedeliche per il power duo Go!Zilla. “Sinceramente li avevamo soltanto sentiti nominare, ma sono stati una piacevolissima scoperta. Ora siamo in contatto con loro, li seguiamo sui social ed averli conosciuti è stato un modo per confrontarci, raccontarci le nostre esperienze e discutere su come gira il mondo della musica dal vivo, in Italia e non solo”. Una possibilità di confronto, offerta da Sonda, a cui altrimenti sarebbe difficile poter accedere, e a cui — parole del Rossi – “un gruppo emergente non può che prendere parte; è gratuita, ti dà visibilità, organizza incontri con gente esperta nel settore, permette alle band iscritte di esibirsi. Non so in quante altre regioni italiane esista qualcosa di simile”. Proprio da Sonda è nata anche la collaborazione tra i May Gray e il produttore Marco Bertoni, con la cui produzione artistica la band sta per pubblicare il suo primo disco.
Festa della Musica 2015
Tre palchi con gli artisti di Sonda all’interno della Festa della Musica 2015 a Modena:
– Piazza Mazzini, ore 18.30
Echoes, Groove Connections, Jet Leg, Phono Emergency Tool
– Piazza San Giorgio, ore 18.30
Matteo Cincopan, Last, May Gray, Sapone Intimo, Travel
– Via Gallucci, ore 18.30
Cadori, Michele Guerra, La Foto di Zeno, Tizio
Programma completo della Festa della Musica 2015 a Modena
Sonda Live: le aperture nei locali partner 2013/2014
Sonda ha già confermato diversi artisti in apertura ai concerti in questa seconda stagione di collaborazione con live club e festival dell’Emilia Romagna:
OFF
– 17 ottobre: BORZ in apertura a The Crazy Crazy World of Mr.Rubik
– 18 ottobre: RADIOALICE in apertura a Criminal Jokers
– 7 novembre: EUGENIO RICHETTA in apertura a Riccardo Sinigallia
– 14 novembre: SAPONE INTIMO in apertura a Kutso
– 15 novembre: ENRICO MESCOLI in apertura a Selton
– 19 dicembre: MAY GRAY in apertura a Go!Zilla
– 20 dicembre: EXIT LIMBO in apertura a Unwelcome
– 21 febbraio: ORDINARY FRANK in apertura a Zeman
– 21 marzo: SETTEMBRE ADESSO in apertura a Soltanto
– 24 aprile: THE TALKING BUGS in apertura a Jack Jaselli
COVO CLUB
– 6 dicembre: ED in apertura a Villagers
– 22 febbraio: NATAN RONDELLI in apertura a Anna Calvi
BRONSON
– 16 marzo: THE ASHMAN in apertura a Piers Faccini
CALAMITA
– 29 marzo: DIVANOFOBIA in apertura a Maria Antonietta
DIAGONAL LOFT CLUB
– 9 aprile: THE ASHMAN in apertura a Quilt
May Gray – SONDAinONDA
May Gray è un’espressione californiana che indica un periodo specifico dell’anno in cui il grigio delle rare nuvole prevale all’onnipresente e acceccante sole color arancio accesso, tipico della West Coast. Ma è anche il nome di una band. Dopo una lunga esperienza nel leggendario Golden State, Paolo Rossi, già bassista di ED, semplicemente sente l’esigenza di scrivere.
I pezzi sono in inglese, chitarra e voce tenendo conto degli insegnamenti del più classico pop dei Beatles, del grunge dei Foo Fighters e dei Pearl Jam fino ad arrivare alla delicatezza di Ryan Adams; un paio di demo registrati in sala prove suscitano il desiderio di volerli sviluppare in un gruppo. Due chitarre (Alberto Lepri e Paolo Giliberti) un basso e una batteria (Mattia Giacobazzi) danno il giusto input a un sound contaminato dal rock, pop e atmosfere acustiche, in cui regnano sovrane la spontaneità e la voglia di fare musica. Esempio perfetto è la versione acustica di Please be Mine che abbiamo registrato a fine intervista.