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Tag Archives: recensioni
FREERAGGIO: Sky Hi-Fi
Da Pieve di Cento alla conquista dello spazio. I Freeraggio nascono alla fine degli anni 90 dall’idea di Andrea e Tiziano. Quest’ultimo dopo un grave incidente stradale non è in grado di continuare a suonare la batteria. Il progetto si ferma. Nel 2009 la voglia di ricominciare è forte. I Freeraggio tornano a coagularsi attorno ai due musicisti. È ora di registrare il primo album. Sono chiamati sulla navicella spaziale “amici e parenti” e il viaggio può iniziare. Il disco è una specie di concept album con le prime due canzoni ancorate alla Terra, poi la navicella prende il volo e la band comincia a vedere il nostro mondo dal cielo. Soffi elettronici fanno da sfondo alle voci che si alternano al canto, tra italiano ed inglese. I Freeraggio sembrano quasi una versione moderna dei Rockets. Le influenze sono molteplici, alla fine si rimane piacevolmente coinvolti. In questo disco ci sono così tante idee che i Freeraggio potevano vivere di rendita per i prossimi cinque album. Hanno invece scelto di infilarle tutte in “Sky Hi-Fi”. Hanno sbagliato o no? A voi la risposta.
(Autoprodotto) CD
GIACOMO CANTELLI: Conseguenze
Torna dopo quasi quattro anni da “Lividi e Dintorni” Giacomo Cantelli, con questo nuovo album: nove brani nello stile a cui il cantautore modenese ha abituato il proprio pubblico, con una produzione – curata in parte da Luca Pernici, già collaboratore di Ligabue, Rio e molti altri – che quando abbraccia in pieno la potenza compositiva di Cantelli gli dà una marcia in più, con sfumature dark e wave che riportano nelle orecchie le atmosfere dei Diaframma o del Morgan solista (“Radio Sarajevo”, “Etoile”), così come le sonorità più (o meno) moderne di U2 o Editors (“Portami via”, “Ultimanotte”). Arrangiamenti semplici ma efficaci, come devono esserlo nel rock, e che nei brani ritmicamente meno serrati si ampliano tradendo la natura di pianista del proprio autore. Un disco con cui Giacomo tenta il grande salto presentandosi senza filtri ad un pubblico più ampio di quello della propria città, “debuttando” anche se non più ragazzino, dopo tanta gavetta ed esperienze live, non per inseguire il successo ma semplicemente per il bisogno di far ascoltare la propria voce.
(Autoprodotto) CD
GRAND GUIGNOL DIABOLIQUE: Di tutte quelle morti
Tra il 2004 e il 2005, dalle ceneri dei Beat Babol (da Bologna), sono nati i Grand Guignol Diabolique. “Di tutte quelle morti” è la terza uscita discografica della band, che arriva dopo due album. Un ep con quattro brani (più bonus track) cantati in italiano che strizzano l’occhio ad un rock pop drammatico, non potrebbe essere altrimenti considerando l’immagine di copertina. I Grand Guignol Diabolique giocano a rincorrere un pessimismo cosmico per poi ritrovarsi tra le mani un sano ottimismo che permette loro di scrivere brani come “Il veleno più o meno” o “Harakiri e deliri”. Incisiva la chitarra suonata da Andrea Lazzarini. Infine si arriva alla bonus track, “Squallido inferno di tristezza”, un manifesto programmatico del Grand Guignol Diabolique pensiero. Pop rock imparentato con la new wave che giocherella con le parole e le note. Pop rock imparentato con l’elettronica che giocherella con i sentimenti. Pop rock imparentato con l’horror che giocherella con le grandi verità della vita.
(Pedale Baroque Records) CD EP