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Reverie: Rerum
I Reverie sono una band molto giovane ma con le idee ben chiare. “Rerum” è il loro album di debutto, dieci canzoni di stoner rock, progressive e noise registrate al Dudemusic studio di Correggio alla fine del 2014. “Rerum” è figlio degli anni 90 (grunge), degli anni 70 (progressive), dei suoni che si attorcigliano ai testi in italiano. Riff pesanti, un violino impazzito, graffi di chitarra, sezione ritmica cattiva, tutti elementi che fanno dei Reverie un gruppo con un preciso obiettivo, quello di scuotere l’ascoltatore. “Rerum” è la percezione di sentire gli Alice In Chains (“Ascolta il muto”) ma è solo un attimo, perché si è subito trascinati dentro ad un vortice che ti risucchia fino a farti mancare il fiato. I Reverie hanno debuttato con le idee ben chiare, citano i King Crimson tra le influenze e questo gioca sicuramente a loro favore. Il violino di Fausto Cigarini è quel tocco che porta la band verso altri lidi, lidi bagnati dall’irruenza giovanile, dagli Area (“Nubi negli occhi”) e dalla certezza di fare la cosa giusta. I Reverie sanguinano e noi sanguiniamo con loro.
(Autoprodotto) CD
Reverie – SONDAinONDA
Il gruppo Reverie si forma nell’inverno 2011 a Modena, per idea del chitarrista, che spinto dalla passione per la musica trasmessa dallo zio e dai genitori decide di mettere su una band che rispecchiasse come genere lo stoner e l’alternative rock.
I 4 ragazzi cominciano il loro percorso proponendo cover delle loro band preferite, ma dopo qualche anno di esperienza sui palchi iniziano a comporre i loro primi brani e a costruirsi sound personale, caratterizzato da quella che si può definire la scena grunge anni ’90 di Seattle, dall’Underground italiano e dal progressive rock anni ’70, come quello dei King Crimson.
Il loro è un suono cattivo e graffiante incattivito dai pedali fuzz e i riff potenti di basso; in qualche brano è stato inserito anche il violino, che miscelato assieme a queste melodie ricorda molto il progressive rock. I loro brani sono costituiti da testi in italiano, che trattano soprattutto di quello che è la società attuale, di sogni e momenti vissuti. Il gruppo comincia così a girare per i vari locali della zona (Off, Vibra, Tenda, Stones cafè, Sputnik, Akkatà, Kalinka) e a portare in giro la loro musica riscuotendo apprezzamenti e sostenitori.
In occasione dell’uscita del loro album di debutto Rerum li abbiamo intervistati e ci hanno regalato una versione acustica del brano “Nubi negli Occhi”.