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THE CHICKEN QUEENS: Up from the grave
“I Chicken Queens sono in due e di un basso non se ne fanno niente”: con questa breve e alquanto insolita descrizione si presenta questo power duo di Modena. A Matteo Capirossi e Luca Sernesi bastano infatti solo chitarra e batteria per scatenare il loro garage blues, che evidentemente si può fare tranquillamente in due, come hanno dimostrato bene i nostrani Bud Spencer Blues Explosion o ancora meglio i The Black Keys. Suoni ruvidi e primitivi, brani energici, ipnotici, dalle strutture ben equilibrate, un amore smisurato per il blues del Delta che si mischia con echi del più moderno indie. L’unico limite che si può trovare a questo “Up From The Grave” è che non riesce a catturare completamente l’energia della band dal vivo: l’assenza della componente improvvisata, impossibile da fermare su disco, l’eccessiva “pulizia” della registrazione, danno quasi l’impressione che i due abbiano il freno a mano tirato… E non per arrivare in derapata dritti sul palco.
(Autoprodotto) CD
Sonda Live: le aperture nei locali partner 2014/2015
Sonda ha già confermato diversi artisti in apertura ai concerti in questa terza stagione di collaborazione con live club e festival dell’Emilia Romagna:
ZONA ROVERI
– 16 ottobre: MONOLITH in apertura a The Ghost Inside
LOCOMOTIV CLUB
– 23 novembre: LA FOTO DI ZENO in apertura a Califone
OFF
– 7 novembre: FREDDIE B in apertura a Ghemon
– 19 dicembre: CABRERA in apertura a Fast Animals and Slow Kids
– 30 gennaio: THE CHICKEN QUEENS in apertura a Il Pan Del diavolo
– 21 febbraio: AN HARBOR in apertura a Paolo Benvegnù
– 3 aprile: FAKIR THONGS in apertura a The Bastard Sons of Dioniso
– 18 aprile: ON MARCH in apertura a Cristina Donà
DIAGONAL LOFT CLUB
– 4 marzo: KAIROI in apertura a Helmut
COVO CLUB
– 18 aprile: THE TALKING BUGS in apertura a The Once
Le scelte dei valutatori: Giampiero Bigazzi
Giampiero Bigazzi
3000 battute per quello che ho ascoltato da Sonda.
Devo scegliere tre nomi, fra quelli che il Centro Musica mi ha assegnato negli ultimi due anni come “valutatore del progetto Sonda” e non è facile. “Quelli che ritieni particolarmente meritevoli”, mi dicono. Ma son tutti bravi! Questa è la caratteristica dominante: il livello delle proposte è veramente buono, non solo nell’ultimo periodo, ma dall’inizio di quest’impresa. Ma devo parlare solo di tre proposte. E poi devo farlo in 3000 battute e ne ho consumate già 503…
Ok, rischio. E scelgo tre gruppi musicalmente diversi, ma che hanno in comune formazioni strumentali fuori dallo standard rock-pop.
THE CHICKEN QUEENS
Il primo è un duo: The Chicken Queens. Sono Matteo Capirossi, voce e chitarra, e Luca Sernesi, batteria (o “tum tum pa”). C’è energia. Lo chiamano “blues incattivito”. Abituato a gestire ensemble affollatissimi, mi piace l’idea del duo, essenziale e grintoso. Facile da presentare dal vivo (e infatti mi dicono che concerti ne fanno). Forse si sente un po’ la mancanza delle frequenze basse, risolvibile da un missaggio accurato in modo da poter sfruttare lo sfruttabile al massimo (per esempio la cassa della batteria). Il risultato sono canzoni ruvide, ma eseguite bene. C’è la base blues e sonorità più contemporanee. Semmai potrebbero provare a sviluppare il loro suono e tentare un po’ di sperimentazioni. In modo che la radice blues non diventi una piccola prigione (che comunque non è male, come prigione).
FOURSOME
Il secondo è Foursome.
La formazione è notevole: tromba, trombone, tastiera (bell’organo antico…), elettronica, batteria. Mi piace. E’ atipica, coraggiosa, ma in fondo – con strumenti diversi e quindi più originali – si riesce a coprire lo spettro armonico di un quartetto “rock normale”. Bella scelta. L’atmosfera jazz-rock è molto interessante. Sono Simone Copellini, tromba, Federico Pierantoni, trombone, Giulio Stermieri, Hammond ed elettronica, Riccardo Frisari, batteria. Era molto tempo che non ascoltavo soluzioni come queste, presi come siamo dal dominio delle chitarre elettriche o dai suoni finti. Mi hanno ricordato i miei amici Lounge Lizards… non so se li abbiano mai ascoltati… lontani anni Ottanta… Non so quanto possa aver successo oggi questo tipo di proposta, ma merita insistere: chissà che non appaia una novità che potrebbe anche colpire l’attenzione di un pubblico più giovane.
LA METRALLI
Infine, se proprio devo fermarmi a tre, La Metralli. è stato difficile trovare appunti da fare a questo ensemble che si potrebbe definire di “canzone d’autore”, ma tinta con i colori della tradizione popolare. Una buona nuova veste raffinata alla canzone d’autore, mescolata a sapori popolari non consueti, non di maniera. Molta attenzione ai testi con arrangiamenti giusti. Esecuzione perfetta. Bella la voce. Sono tutti bravi musicisti. C’è un po’ di jazz, un po’ di balera. è un quartetto: Meike Clarelli, voce, chitarra, kazoo; Matteo Colombini, chitarra acustica ed elettrica; Marcella Menozzi, chitarra elettrica; Serena Fasulo, contrabbasso, basso.
Giampiero Bigazzi Produttore, editore, compositore, autore e musicologo, ha cominciato a suonare nel 1968 e ha legato il suo nome a quello dell’etichetta Materiali Sonori. Più “organizzatore di suoni” che musicista, ha collaborato con importanti artisti e band fra i protagonisti della musica indipendente e di ricerca in Italia e nel mondo. Scrive, organizza festival, mette in scena spettacoli di narrazione e di teatro minimo musicale.