Dietro alla maschera del Joker di Borz si nasconde la voce dei Kilowater, punk band con cinque album in discografia e decine di concerti sparsi per la penisola. Abbandonata “l’uniforme” punk, Borz è diventato un personaggio da fumetti che suona electropop (in italiano) e non rinnega il suo passato artistico. Il paragone con l’arlecchino elettronico di Alberto Camerini è ovvio e scontato, qui però il tutto è calato ai giorni nostri (“Rockstar”) o ricorda il decennio edonista per antonomasia (“Anni 80”), per poi riprendere una canzone dei Decibel di Enrico Ruggeri da antologia (“Contessa”). Nel resto del disco c’è spazio per l’amore (“Se lei”), le aspirazioni personali (“Baby”), il movimento corporeo (“Electroclown”) e un titolo che ricorda la prima moglie di David Bowie o la canzone dei Rolling Stone (“Angie”). “Follia quotidiana” è un disco “estivo” con frecce avvelenate di denuncia sociale, il tutto condito da un sound che permette il ballo sfrenato. Electropop con il ghigno malefico del Joker. Chissà se Borz andrà a fare la spesa con la sua maschera pittata in faccia?
(Miraloop Hearts) Digitale