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MY SPEAKING SHOES: Holy Stuff

my speaking shoesSi farebbe presto a farsi fuorviare dalla voce femminile e dalla chioma rossa di Camilla Andreani, sarebbe ben facile trovare analogie musicali ed estetiche tra questo quartetto e quella manciata di band rock anni ’90 e ’00 (Skunk Anansie, Guano Apes, Paramore) e relative celebri frontwoman. Sarebbe più semplice ridurre a questo i sassolesi My Speaking Shoes, forse per renderli più digeribili o invogliarvi ad ascoltarli, ma il sound della band suggerisce qualcosa di più: infatti, pur mantenendo un occhio attento per la melodia e per la costruzione pop delle canzoni, nelle trame soniche costruite da Alessandro Davoli, Luca Fiandri e Matteo Mussini ci si spinge ben oltre, al limite del math e (persino) del progressive rock, una serie di influenze che mescolate con l’istinto dei vent’anni restituiscono un quadro già personale e maturo. E proprio di un percorso di maturazione si può parlare, per questo “Holy Stuff”, opera prima che condensa i primi due anni di vita di una band di cui sentiremo ancora parlare nei tempi a venire.

(Autoprodotto) CD