Intervista a Massimo Mezzetti

Massimo Mezzetti è Assessore alla cultura, politiche giovanili e politiche per la legalità della regione Emilia-Romagna. Dal suo lavoro sono nate due leggi regionali per cinema e musica, quest’ultima varata da poco. Musicplus l’ha intervistato per capire meglio cosa significhi legge sulla musica e cosa voglia dire essere assessore della nostra regione.

Qual è la missione di un politico in questo preciso periodo storico?

“Questa domanda arriva in un momento in cui sono distante dai partiti ma non dalla politica. Ovviamente la missione dipende dal politico. Io posso parlare della missione di un politico che pensa a sinistra. Per me la sinistra è tutto ciò che riesce ad includere in una società, dai primi agli ultimi e non esclude nessuno. Il compito di un politico di sinistra è quello di combattere e sconfiggere le paure, in una società, come quella di oggi, dove imperano le paure e la solitudine. Purtroppo le paure non sono dettate solo da reali problemi ma anche da una percezione che viene alimentata strumentalmente dagli imprenditori della paura. C’è una classe dirigente e di governo che invece di risolvere i problemi fa leva sulle paure, le accresce, per poi candidarsi a sconfiggerle più con le parole e gli slogan che con i fatti reali. Le paure creano divisione, diffidenza e violenza. Un politico che oggi sia serio, è una persona che tende ad abbassare i toni e il clima di odio, per creare una società sulla capacità di dialogo che porti a conoscerci ed imparare a rispettarci. Perdendo il rispetto degli altri perderemo anche il rispetto di noi stessi. Oggi un politico di sinistra deve cercare di invertire questa tendenza. Personalmente credo che fare cultura significhi fare politica, perché la cultura è qualcosa che anticipa la politica. La cultura, la conoscenza e il sapere sono strumenti di trasformazione della società, contro chi ha una idea distorta di democrazia in cui la mia ignoranza vale quanto la tua conoscenza”.

Mi ha anticipato la prossima domanda che volevo farle, sul lavoro che deve fare un assessore alla cultura.

“Io devo generare curiosità, perché generando curiosità si genera voglia di conoscere e di sapere. La conoscenza e il sapere sono elementi di emancipazione e riscatto sociale”.

Perché una legge regionale sul cinema e sulla musica?
“Sono settori fondamentali della cultura contemporanea. Fondamenta di una idea di cultura e creatività che si coniuga con la capacità di produrre, creare sviluppo ed occupazione. Lo abbiamo dimostrato con la legge sul cinema, che dopo i primi tre anni di vita, ha prodotto risultati notevoli sul piano economico. Ci sono dati statistici che ci dimostrano che per ogni euro pubblico investito ce ne sono quattro di ricaduta sul territorio. Solo nel primo anno della legge sul cinema, quello di rodaggio e più debole, abbiamo registrato un aumento di occupazione nel settore del 18,3%, quindi vogliamo mutuare lo stesso modello anche con la legge sulla musica. Cerchiamo un approccio di filiera, dal campo della formazione professionale (i tecnici del settore) fino al campo della produzione, della distribuzione e della internazionalizzazione. Nel caso della musica, distribuzione e internalizzazione significano anche la possibilità di circuitazione del prodotto live, perché siamo convinti che il concerto è ancora un aspetto fondamentale attraverso il quale l’artista può misurare sé stesso e la capacità di parlare al pubblico. L’internalizzazione perché vogliamo incentivare gli autori contemporanei di musica originale della nostra regione a misurarsi anche col mercato estero”.

Perché prima la legge sul cinema e poi quella sulla musica?

“La legge sul cinema è stata fortemente rivendicata e richiesta dal mondo della celluloide perché in regione, a differenza della musica che è sempre stata sostenuta con la legge 37 e 13 in vigore dal 1999, il cinema non aveva una legge specifica. Siamo partiti dal cinema sperimentando un modello di filiera produttiva a 360 gradi ed è stata la prima legge firmata da quattro assessorati: cultura, attività produttive, formazione lavoro e turismo”.

Le legge sulla musica è una legge che prevede eventuali modifiche, o è blindata?

“Come per la legge sul cinema anche per quella sulla musica abbiamo organizzato un percorso partecipato. Non abbiamo realizzato un testo e proposto, a giochi fatti, al mondo della musica. La legge è stata costruita passo dopo passo con gli operatori del settore, che hanno partecipato a focus e gruppi di lavoro, definendo con noi la legge. Come è stato per il cinema, anche per la musica, la legge si impianta su un piano triennale, procederemo, anno dopo anno, a degli aggiornamenti con un serio confronto con gli operatori che ci indicheranno quali sono stati gli elementi di criticità, o di problematicità, accompagnando il percorso di questa legge con ulteriori confronti, per intervenire con eventuali modifiche o rafforzamenti”.

Nel comparto musica il lavoro in nero esiste da sempre. La legge sulla musica cerca di combattere anche questo stato di cose?

“Tutte le nostre leggi in campo culturale sono rivolte a superare la fase di precarietà e lavoro sommerso. Un punto fondamentale della legge è rivolto alla circuitazione nei locali live. I club che aderiranno a questo patto di circuitazione devono garantire una serie di aspetti, compreso la regolarità del rapporto di lavoro con gli artisti”.

Altre regioni si sono interessate a queste leggi?

“Al momento siamo la prima regione che ha adottato una legge di questo genere, nessuna regione ha cominciato a lavorarci. Qualcuna ci ha chiesto il testo per poterlo esaminare. Ovviamente noi non vogliamo avere nessuna esclusiva, anzi vorremmo essere l’apri pista, sperando che altre regioni si muovano in questo senso, considerando che ancora tardano norme a livello nazionale”.

Nel fare e disfare politico, ha il timore che in futuro qualcuno possa cancellare queste leggi?

“Il timore ce l’ho. Non è la prima volta che cambi ammnistrativi portano al disfacimento di quello fatto in precedenza. Questo modus operandi credo che sia un grande sbaglio, perché chi arriva dovrebbe mantenere quello che di buono si è fatto a prescindere dal colore politico. Quando sono arrivato ho tenuto tutto quello che ritenevo positivo, cioè gran parte di quello che già esisteva, modificando qualcosa in modo migliorativo. Mi auspico che chi arriverà abbia l’interesse e la voglia di ascoltare i soggetti che hanno usufruito delle leggi per sapere se buone, o cattive, per poi prendere una decisione in merito”.

Per lei cos’è il Centro Musica di Modena?

“Il Centro Musica è il fulcro laboratoriale, di sperimentazione e ricerca nel percorso dedicato alla musica e per questo io non mi riferisco mai al Centro Musica di Modena ma al Centro Musica regionale al servizio di tutta l’Emilia-Romagna, punto di riferimento e stella polare anche per la stessa legge sulla musica”.

In questi anni di assessorato ha qualche rimorso?

“No, ho avuto la fortuna di riuscire a fare quasi tutto quello che volevo fare, forse una cosa che avrei voluto realizzare ma non c’erano sufficienti risorse, è una legge che potesse sostenere la piccola editoria e le librerie storiche delle nostre città, che continuo a ritenere essere dei centri importanti d’incontro e di diffusione della cultura”.

Andre Veleno: SONDAinONDA

Andrea Bagni è di Modena e ha poco più di trent’anni. Due anni fa partecipa al concerto di Vasco – Modena Park – e in quell’occasione decide di dare voce al mondo che ha dentro, un modo di musica e di parole. E’ così che nasce Andre Veleno, il primo luglio del 2017.
A fine intervista Andre ci ha lasciato una versione acustica di Voglio una vita vista mare.

SONDAcase: Le Zampe di Zoe

Le Zampe di Zoe nascono nel 2016 dalla fusione dei progetti solisti di Edoardo Baschieri ed Elisa Debbi. Dopo circa un anno pubblicano il primo brano Mess is Mine a cui fa seguito, nel 2019, il primo album Cinema Lumiere.
A SONDAcase hanno presentato, oltre ai brani dell’album, anche un paio di inediti.

SONDAcase: FAKIR THONGS

I Fakir Thongs nascono a Modena nel 2012. La loro musica si ispira allo stoner rock anni ’90 e allo space rock degli anni ’70 e unisce melodie orecchiabili e atmosfere psichedeliche. Il primo ep esce nel 2013, l’ultimo cd nel 2018 – Lupex. Nel mezzo parecchi concerti in Italia e una tournée in Europa dell’Est.
Per SONDAcase hanno ri-arrangiato sette brani in versione acustica e con una formazione ridotta rispetto al trio abituale.

Moriel: SONDAinONDA

Moriel è il progetto solista di Riccardo Moriello, attivo dal 2015. Nel 2016 vengono pubblicati i primi brani, il genere può essere definito pop elettronico, le liriche sono italiano. A breve uscirà il nuovo ep contenente due brani, uno dei quali dedicato all’attrice Emma Stone.

A fine intervista Moriel ci regala in anteprima Non ci ripensi mai in versione acustica.

SONDAcase: TREROSE

I Trerose sono una band modenese attiva dal 2015. Presentano oggi cinque brani in versione acustica tratti dal loro cd di debutto Pop Noir.
La descrizione che i Trerose danno della loro musica è esaustiva e non lascia molti dubbi: “musica pop dalle sonorità scure e con divagazioni sorprendentemente psichedeliche, suonata alla vecchia maniera con poca elettronica e tante riprese in diretta”.

Adesione al network Sonda Tour

Avviso pubblico per adesione al network Sonda Tour

Il Centro Musica del Comune di Modena lancia una call rivolta a titolari di locali di pubblico spettacolo, associazioni, circoli, festival della Regione Emilia Romagna, che svolgano attività di musica live al fine di implementare la rete di soggetti che costituiscono il network di Sonda, progetto finanziato nell’ambito della Legge 2/2018 a sostegno della creatività musicale.

Il progetto Sonda prevede la circuitazione di gruppi musicali della Regione al fine di promuovere le occasioni di visibilità ed esibizione dei gruppi aderenti alla piattaforma di Sonda alla quale ogni artista può accedere attraverso questo sito.

In funzione dell’adesione e della tipologia di iniziativa proposta dai titolari dei locali, associazioni, circoli e festival, saranno individuati gli artisti che potranno esibirsi fra quelli aderenti al progetto Sonda a fronte di un sostegno economico che sarà garantito a parziale copertura delle spese di cachet e di organizzazione sostenute dal locale/associazione/circolo/festival.

Per l’adesione è necessario sottoscrivere e inviare i moduli allegati 1 e 2, all’indirizzo di posta elettronica casellaistituzionale041@cert.comune.modena.it (specificando nell’oggetto “Adesione Sonda Tour”).

La scadenza della prima finestra di adesione è il 15 maggio 2019.

Si precisa che una seconda call verrà aperta a settembre 2019 a valere per l’anno 2020.

Per informazioni:
Centro Musica – Comune di Modena
tel 059/2034810
email centro.musica@comune.modena.it

Privacy
Ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Generale Protezione dati 2016/679 si informa che i dati personali forniti e raccolti in occasione del presente procedimento verranno:
•utilizzati esclusivamente in funzione e per i fini del presente procedimento;
•conservati presso l’archivio del Settore Cultura Sport e Politiche giovanili, Via Galaverna 8, nella responsabilità
del Dirigente di tale Settore.
In relazione ai suddetti dati l’interessato può esercitare i diritti sanciti dall’art. 15 del citato Regolamento.
Restano salve le disposizioni di accesso di cui alla Legge 241/90

SONDAcase: PANDOREA

Le Pandorea sono una band modenese nata nel novembre del 2015.
Per SONDAcase presentano cinque brani tratti dal loro loro primo EP intitolato XX, uscito a novembre 2018. Un mix di energia rock’n roll, atmosfere metal e ballad, oggi in versione acustica.

Moest: SONDAinONDA

Moest è un progetto musicale modenese che prende forma da svariate influenze: jazz, funk, bossanova e rock uniti a testi astratti e performance live inusuali.
La band ha pubblicato nel giugno 2018 il primo ep Distort che contiene 7 brani.
In coda all’intervista i Moest hanno suonato in versione acustica il brano Amo il verde.

Incontri con i valutatori 2019

Il Centro Musica ripropone quest’anno gli incontri con i valutatori del progetto Sonda. La nostra intenzione è quella di portare a conoscenza degli iscritti di Sonda, e più in generale dei musicisti interessati, le varie figure professionali della filiera musicale. I valutatori di Sonda coprono i diversi aspetti del mercato musicale e possono fugare ogni dubbio o perplessità nel loro specifico campo professionale.
Gli incontri, rivolti principalmente e musicisti e gruppi musicali, sono aperti a tutti.
Si svolgeranno di pomeriggio e ruoteranno principalmente attorno agli ascolti dei brani; tutti potranno far sentire un proprio brano e avere una sorta di ‘report’ in diretta dai valutatori.

• sabato 16 marzo 2019, dalle 14 alle 18
Incontro con Daniele Rumori (direttore artistico Covo Club); 
Giampiero Bigazzi (produttore discografico), Carlo Bertotti (produttore, autore).


• sabato 13 aprile 2019, dalle 14 alle 18
Incontro con Roberto Trinci (direttore artistico Sony/Emi Music Publishing); Marco Bertoni (produttore, musicista); Gabriele Minelli (A&R manager di Universal Music Italia); Marcello Balestra (produttore-editore musicale).

Gli incontri si terranno presso La Torre all’interno del polo 71MusicHub (Via Morandi 71 – Modena) dalle 14 alle 18.
Ingresso gratuito.