Gone – SONDAinONDA

Conosciamo Lorenzo Lugli in quanto chitarrista dei Vanamusae, ma non sapevamo che dal 2009 intraprende un proprio progetto solista con lo pseudonimo di Gone. Contemporaneamente, quindi, Lorenzo si ritrova a suonare in un gruppo rock dalle sonorità potenti e decise, mentre Gone procede per una strada diversa.

I suoi pezzi, nati quasi per gioco, hanno una connotazione più intima e confidenziale, molto privata. Due anime all’apparenza diverse, pronte ad unirsi, probabilmente, quando le sue canzoni usciranno da questa sfera ancora estremamente privata e personale per arrivare sui palchi ed offrirsi a tutti.

Quest’estate Gone la passerà in studio a registrare il suo primo album, che speriamo di sentire presto. Come  attendiamo di vedere la proposta live di questo progetto. A voi Gone.

Guarda sul nostro canale youtube il video del brano che Gone ha suonato dopo l’intervista

Vanamusae – SONDAinONDA

I Vanamusae si formano nel 2007 con l’ambizione di comporre brani inediti in cui far confluire diverse esperienze musicali e letterarie. I Vanamusae sono: Matteo Gozzi alla voce, Lorenzo Lugli e Stefano Crotti alle chitarre, Nicolò Monti al basso e Oussama Mansour alla batteria.

Con questa formazione vincono concorsi, aprono concerti (Malfunk, Zen Circus, Giardini di Mirò e Nordgarden, tanto per citarne qualcuno), registrano il primo ep “Senza Contorni”, autoprodotto con la collaborazione di Enrico Calanca (studio Decibel/Soliera). Noi li abbiamo conosciuti durante il concorso  A Piece for Peace, e li abbiamo riascoltati dal vivo il 21 giugno in occasione della Festa della Musica, in Largo San Giorgio a Modena.

Ci ha convinto la loro carica dal vivo, il loro live concepito come uno spettacolo a tratti quasi teatrale, i piedi scalzi del cantante… quindi non potevano esimerci dall’intervistarli.

Nel video quello che ci hanno raccontato e nel player due loro pezzi, Come i cani e I nostri corpi elettrici, per sentire la loro musica. Vanamusae.

Enrico Mescoli – SONDAinONDA

Enrico Mescoli è un cantautore di Carpi. Inizia a suonare la chitarra all’età di 12 anni, e poco dopo forma il suo primo gruppo rock Themporanea, grazie al quale scoprirà la propria passione per il canto.

Ma la ricerca di una propria identità e di una propria linea, lo porta a preferire un approccio individuale verso il suo progetto.

All’attivo ha due ep autoprodotti: “Enrico Mescoli” e “Tradotti in niente”, dove, oltre a cantare, suona le chitarre elettriche, acustiche, il pianoforte e il basso, collaborando con un batterista, una violoncellista e una violinista, ed occupandosi interamente della stesura degli arrangiamenti e della registrazione in home studio.

Enrico Mescoli è un artista originale, nella sua musica come nei suoi concerti, veri e propri spettacoli.
Noi l’abbiamo intervistato per capire meglio chi è e da cosa nasce il suo progetto musicale.

Guarda sul nostro canale Youtube il video del brano Polvere che Enrico ha suonato dopo l’intervista.

Lubrification – SONDAinONDA

Lubrification nascono nel 2008 dalla mente di Sin (chitarra e voce), che fonda la band con l’amico e bassista, Wassermann. Dopo qualche cambio, nell’estate 2008 si unisce al duo Monza, il batterista, così la band inizia le prime prove col nome Tears of Blood. Lo stesso anno il nome viene cambiato in Lubrification.

Dopo due anni di attività e concerti nella provincia, registrano il primo demo “Censored“. Seguono due anni di intenso lavoro, in cui la band compie uno studio alla ricerca di un’identità musicale diversa e originale, nonostante i forti richiami alle grandi band di riferimento.

Il culmine di tutto il lavoro viene raggiunto ad aprile 2012, quando i Lubrification tornano in studio per registrare il secondo demo, “Death Among Us“, che vede una collaborazione con il grande Roberto “Freak” Antoni degli Skiantos, che partecipa nelle tracce Punx Not Intro, Vodka Connegting People e nel brano Amore è dolore, di cui è autore del testo.

I Lubrification fanno punk ed il loro disco è in uscita…. Tutti i particolari nell’intervista.

 

Alesya – SONDAinONDA

Alessandra Adabbo in arte Alesya è una cantautrice di origini pugliesi, ma da sempre vissuta in Emilia. A 15 anni prende le sue prime lezioni di canto ed impara a suonare la chitarra e da quel momento in poi partecipa a vari concorsi musicali ed inizia a scrivere canzoni.

Dopo alcune esperienze di gruppo s’inventa un gruppo tutto al femminile Selz & B formato da 3 ragazze con cui si esibisce in vari locali e feste dell’Unità a Carpi e dintorni. Da febbraio Alesya ha una nuova band con cui ci è venuta a trovare al Centro Musica. Ci ha raccontato un pò di lei e della sua musica.

Per chi fosse incuriosito, alla fine dell’intervista, una versione acustica del pezzo Ghiaccio e Polvere, online sul nostro canale youtube. A voi Alesya.

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Festa della Musica 2012

festadellamusica2012Sonda Stage all’interno della Festa della Musica 2012 a Modena.

Sul palco di Largo San Giorgio si esibiranno sei artisti di Sonda, a partire dalle 19.30: Amelie, Tsar, Tizio Bononcini, Enrico Mescoli, Vanamusae, Altre di B.

An Introduction To Vulcanology

Certe volte la creatività riesce a concretizzarsi, e quando questo succede i risultati sono spesso straordinari: è questo il caso dei quattro artisti di Vulcanophono, quattro realtà creative estremamente vive e attive nel territorio modenese (ma non solo) che hanno deciso di unire le forze per fare ed emergere. Singolarmente di traguardi ne hanno già raggiunti parecchi, in questi mesi, e i loro nomi forse non vi saranno propriamente nuovi (alcuni li abbiamo già recensiti anche noi su queste pagine), ma se volete conoscerli meglio l’occasione giusta è il 15 aprile 2012 in Tenda – a Modena, in viale Monte Kosica – con “An Introduction To Vulcanology”.

Per capire meglio il progetto, e cosa succederà durante la giornata di domenica, abbiamo rivolto qualche domanda a ED. Anche se la risposta, come ci si poteva aspettare, è arrivata in maniera corale da tutte le bocche di Vulcanophono.

Vulcanology

Innanzitutto spiegaci un po’ cos’è Vulcanophono, perché avete scelto di darvi questo nome e cos’è la “vulcanology” che presenterete al pubblico il 15 aprile in Tenda?
Vulcanophono è un collettivo musicale,una fabbrica di idee ed emozioni che esplodono con tutta la violenza di un vulcano. Vulcanology è il manifesto del Vulcanophono, è il nome dell’evento del 15 aprile ma è anche la “scienza che studia il Vulcanophono”, un approccio in chiave ironica a questa nuova realtà emergente.

Come è nata e quando l’idea di mettere insieme il collettivo, da quali necessità?
Ritengo che alla base dell’arte ci sia un magma di pulsioni, urgenze ed energia. Vulcanophono è un’ idea di un gruppo di amici che si incontrano, condividono la stessa passione e hanno una profonda stima reciproca. Si tratta di un collettivo fatto da individui diversi, ma con affinità e divergenze che danno vita ad una miscela più ricca di quello che sarebbero se presi singolarmente.

Temporalmente, però, l’embrione del progetto quando è nato? Se quella del 15 si può considerare come la presentazione ufficiale, è anche vero che il nome Vulcanophono gira già da un po’…
Vulcanophono esiste come idea da piu’ stagioni, è partito tutto con il tour USA di ED e Angus McOg. Poi in questi mesi ci sono state riunioni, concerti visti insieme, cene casalinghe e tutto quello che serve a vedere cose che da soli hanno un altra luce. Abbiamo organizzato piccoli eventi in posti diversi per abitudini e frequentazioni, per farci conoscere e per dimostrare come le cose fatte con passione e competenza possano interessare diverse individualità. La fase embrionale è sempre la più elaborata, quindi siamo “usciti allo scoperto” solo adesso, per questioni di tempo e di organizzazione.

Raccontaci in breve quali sono gli artisti in Vulcanophono, e cosa possiamo aspettarci dalla data in Tenda…
Angus McOg, Setti, ED, Rashomon: quattro diversi tra loro a rappresentare il senso del collettivo, che fa dell’eterogeneità stilistica un valore e non un limite. Il 15 aprile è una sorta di “Piacere di conoscervi, noi siamo il Vulcanophono”. Potete aspettarvi una gran bella serata: buona musica e gli A Classic Education – il miglior gruppo italiano, a nostro parere – di ritorno da un tour di 2 mesi negli USA, autori di un disco e di un percorso che deve essere motivo d’orgoglio e stimolo per chi vuole fare musica in Italia. Spazio poi per il mercatino vintage ed etichette italiane indipendenti, che porteranno il proprio contributo musicale presentando i frutti del loro lavoro.

Giusto, ci puoi spiegare un po’ la presenza degli A Classic Education? Dato che la serata è una presentazione di Vulcanophono immagino che ci sia qualcosa che vi lega alla band, che non saranno presenti in veste di headliner e basta.
Siamo amici, e gli ACE sono prima di tutto un gruppo che piace davvero tanto ad ogni membro del collettivo. Sono un esempio, in questi tempi di inflazione mediatica e di cambiamento radicale della diffusione della musica, perché sono quelli che hanno sempre avuto ben chiaro cosa volevano fare e l’hanno fatto. Attraverso viaggi, investimenti e sacrifici, senza mai rinunciare ai propri sogni.

Qual è secondo te il futuro di Vulcanophono, o qual è comunque la direzione che vorreste dargli?
Fare, fare e fare con criterio, seguendo il nostro gusto e la nostra poetica. Subito si parlava di autopromozione, di mettersi assieme e darsi una mano. Ora queste quattro individualità musicali non sono più l’unico “motivo” del collettivo, anzi! Non si tratta di creare un sentiero facilitato per noi 4. Collaborare con realtà già avviate per apportare un valore stilistico aggiunto (cosa che accadrà in primis al Friction Festival di quest’anno, in cui abbiamo curato parte della direzione artistica). Una delle direzioni è si sicuro quella di una buona diffusione della musica live.

Quindi pensate di aprirvi anche ad altri artisti, se queste dovessero farsi avanti? Oppure preferite rimanere un collettivo legato più da rapporti di amicizia, e continuare ad organizzare le vostre cose?
I rapporti di amicizia fra di noi sono nati in massima parte dalla reciproca stima artistica, perché si apprezzava il lavoro degli altri. Probabilmente lo si apprezza per una sensibilità comune, che indubbiamente influisce sul lato umano (che non è secondario), come è naturale che sia. Però con Vulcanophono si vogliono fare delle cose belle insieme costruendoci attorno un’identità che si sta lentamente autodeterminando, non un picnic con gli amici. E le cose belle, fatte con passione, non sono nostre, sono di tutti. Esempio concreto: ci sono state e ci saranno serate promosse da Vulcanophono in cui nessuno del collettivo si è esibito, è stato tutto molto bello e molto nostro, a mio parere. Identità non vuol dire chiusura. Per il futuro poi si possono interrogare le stelle, magari dall’astronave di Vulcanology.

 

www.vulcanophono.com

 a.l.

 

Fuximile – SONDAinONDA

Dei Fuximile avete già sentito parlare in occasione della recensione del loro EP “Meglio Nudi” proprio su queste pagine. La band di Serramazzoni è tornata con un’intervista per la rubrica SONDAinONDA condividendo i progetti futuri, il loro EP e le origini della band in equilibrio tra spensieratezza e consapevolezza delle proprie potenzialità.

Da non perdere inoltre la versione semi-acustica di Caramella, registrata a fine intervista e visibile in esclusiva sul nostro canale youtube.



Fuximile – Sito Ufficiale

 

Ero – SONDAinONDA

Oggi SONDAinONDA presenta Ero. Gli Ero sono una band che si forma nel marzo 2011, a Carpi, dall’incontro di Simone Magnani (ColdTurkey) con Enrico Gherli (Tange’s Time), Mattia Crepaldi (Angus Mc Og), Luca Righi e Marco Manfredini.

Ero come la sacerdotessa di Afrodite che si innamora di Leandro e che lo aspetta nella sua torre al di là del fiume, invano. Ed è già la scelta del nome stesso che richiama la poetica che si ritrova nei testi, in italiano, di una band rock, che ci racconta della vita “subita” che lascia inermi, aprendo la strada a mille spunti di riflessione.

Nell’attesa dell’album  a cui stanno lavorando, vi lasciamo all’intervista di Andrea Tinti agli Ero e, a seguire, L’epitaffio in free download.

Ero su Facebook

 

Bert – SONDAinONDA

Bert è leader e frontman dei ruvidi rockers Rufus Party, da Reggio Emilia, ma ha anche un suo progetto solista, voce e chitarra, con il quale sfoga la sua voglia di melodia e minimalismo, cantautorato, folk/blues e pop romantico.

Nell’intervista che segue non ci parla solo del suo progetto solista, ma ci presenta anche l’ultimo album dei Rufus Party, “With Us”. Due progetti, due mondi all’apparenza lontani ma in realtà molto vicini: Bert e Rufus Party, che si dividono per poi avvicinarsi, fondersi ed allontanarsi nuovamente.

Per conoscere meglio Bert potete ascoltare (e vedere) The Sinner’s Life, il pezzo in acustico che ci ha lasciato a fine intervista.

Rufus Party – Sito Ufficiale
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Bert su MySpace