LA CONVALESCENZA: Ce lo avevano detto
La Convalescenza torna con un nuovo singolo, Ce lo avevano detto, una grido di difesa o di attacco, dipende dai punti di vista. Un pezzo che canta di dubbi, paure e certezze (poche a dire il vero). “Ce lo avevano detto che ci sarebbe servito un lavoro. Ce lo avevano detto che avremmo dovuto mettere su famiglia. Ce lo avevano detto che avremmo dovuto costruire qualcosa”, dice La Convalescenza che continua: “È un brano dedicato a tutti noi, che abbiamo avuto bisogno della più dolorosa e sanguinosa delle cadute, “di abbracciare l’asfalto”, prima di poterci rialzare in piedi per davvero, senza peso addosso”. Un alternative rock per chi ha superato la trentina e vive in quella bolla che potrebbe scoppiare da un momento all’altro. E se scoppia cosa succederà? Ve lo avevano detto ma forse è meglio non credere sempre a tutto ciò che ci viene raccontato. Da ascoltare a volume altissimo con le finestre aperte mentre si canta a squarciagola.
PAOLO KARIM: Tango Mediterraneo
Ci sono dischi che servono per caricarti, altri per rilassarti, altri ancora per farti cullare. “Tango Mediterraneo” è un album che ti culla con amore, quell’amore che Paolo Karim deve aver utilizzato nei tre anni di lavoro per scrivere i nove pezzi contenuti nel disco. Karim è un cantautore italo-marocchino che in questo album, prima si faceva chiamare Ludwig Karim, racconta le sue origini e le abbraccia con il sorriso sulle labbra. Un disco che parla di un mondo multilingue, tra sonorità mediterranee, andaluse, arabe e berbere. Un album che anche quando accenna un ritmo più sostenuto lo fa con delicatezza. Paolo nel 2009 arrivò alla sfida canora con Marco Mengoni, durante la sua partecipazione ad X Factor, negli anni ha aperto i concerti di Roberto Vecchioni, Banco del Mutuo Soccorso o Ghemon. Paolo Karim ha un cuore grandissimo che trasmette nelle sue canzoni. Ci sono dischi che ti cullano. Da ascoltare possibilmente di sera.
THE TREES: Rock sampler 2003-2006
Dodici canzoni raccolte in un album online che rappresentano il percorso di questo progetto che affonda le radici tra l’Emilia e gli Stati Uniti. Dietro c’è L’Orca che ama la new wave, il grunge e anche la psichedelia, almeno in alcuni echi lontani. Un miscuglio di influenze che si dipanano tra brano e brano. A volte sembra di sentire una giostra di band diverse, tanti sono i generi musicali che si possono trovare in questa raccolta. Alcuni pezzi sono più a fuoco di altri, le liriche sono in inglese, L’Orca è andato a vivere a Cleveland, a cui dedica anche una canzone. Tanta carne al fuoco che si rischia un incendio di proporzioni immani. Da ascoltare con la predisposizione a giravolte sonore. Tante idee che potrebbero riempire altri dieci album se sviluppate a dovere.
DABLUZ: Fuoco, fiamme, cenere – Hit – Koala
Dabluz è un rapper prestato al pop, o per meglio dire all’ITpop. Scrive, produce e pubblica senza interruzioni di sorta. Tra ultime uscite tre singoli: Hit, Koala e Fuoco, fiamme, cenere. Tre brani che sono le sue esperienze di vita, racconti che virano verso la trap, una visione a volte malinconica, con una voce che ti sussurra parole che diventano emozioni. Con Dabluz non c’è energia negativa ma solo buone vibes. Tre brani che si possono ascoltare a ripetizione senza annoiarsi mai. Dabluz si butta sul letto, finisce sulla riviera romagnola, si infila sotto le coperte. Non cerca il litigio, vuole volare sulle nuvole, cercando la luce e farsi scaldare dal sole. Itpop dai suoni giusti. Tre brani al passo coi tempi. Sembra poca cosa ma non lo è affatto. Tra Calcutta ed Anastasio.
YUNG WAVEX: 12
Nicolò Diana è un musicista modenese che in arte diventa Yung WaveX. È un rappresentante (forse) unico al mondo della Lo-Fi (Sad) House, musica elettronica applicata a territori anche tenebrosi. Richiami di deep house, scricchioli di vinili ci conducono in questo pianeta al silicio che nel nuovo ep, “12”, realizzato con un Tascam DR-07X, è capace di far abbaiare un cane (forse abbiamo sognato), o darci in pasto una voce eterea. Brani da ascoltare in cuffia magari sorseggiando un thè caldo mentre fuori una tormenta di neve ha interrotto le comunicazioni satellitari. Yung WaveX è un viaggiatore interspaziale nella sua tuta pressurizzata. Un moderno Major Tom partito da Modena verso l’infinito e oltre.
PAOLO SECCHI: Magari ritorno
Paolo Secchi è una “vecchia” conoscenza di Sonda. “Magari intorno” è il suo ultimo singolo. Un brano per la prima volta non autobiografico ma il racconto nato dalla visione di una cena romantica tra due innamorati. Paolo vive la musica senza l’ansia di prestazione, scrive quando sente di dover dire qualcosa che altrimenti farebbe male se non esternato. Una sorta di autoanalisi nella quale si possono ritrovare tanti ascoltatori. “Magari ritorno” è un brano che racconta di una rinascita voluta e (forse) cercata. Una canzone da canticchiare mentre guardi la tua metà, da ascoltare quando il bombardamento sensoriale a cui siamo sottoposti ad ogni ora del giorno deve interrompersi. Chiamatelo pop. Chiamatelo come vi pare. Chiamatelo e basta. Magari ritorno ma non è detto.
ISOULNATURE: Polvere di parole
Andrea Tonelli è ISoulNature, un cantautore di stanza a Reggio Emilia che nel nome d’arte ha racchiuso il suo mondo: l’io (I), l’anima (soul) e la natura (nature). Una sorta di manifesto programmatico della sua musica e del suo progetto artistico. Ha vissuto a Birmingham, assorbendo come una spugna musica e vita. Nelle sue canzoni c’è spazio per diversi generi musicali: rock, pop, folk, funk e blues. Nei testi racconta di amore, di vita, di quotidiano con una carica che non accenna a fermarsi nemmeno per un secondo. Le parole sembrano proiettili che esplodono dentro l’anima. Uno sguardo lucido pieno anche di positività nei confronti della società e del prossimo. Non tutto è perduto ISoulNature ne è convinto. Noi con lui, perché non si può fare altrimenti.
CHIARA PELLONI: Eve
Chiara è una cantante jazz (e non solo). Si è diplomata con lode al Conservatorio Martini in Canto jazz, ha studiato con la cantante Deborah Carter in Spagna, ha vinto diversi premi ed una borsa di studio per partecipare al New York Voices International Vocal Jazz Camp in Germania. “Eve” è stato registrato nel 2021 e pubblicato quest’anno dalla Caligola Records. Il disco conta otto tracce una più emozionante dell’altra. Musiche delicate per una voce vellutata che ti porta a sognare ad occhi aperti. Un disco che nella grazia ha la sua chiave di lettura. Un album che ti rapisce con le sue sonorità, una tromba lontana, una voce che ti sussurra all’orecchio ed una batteria che suona in punta di piedi. Un viaggio a tappe (le canzoni) sui tasti di un pianoforte, con liriche in inglese (una eccezione con un brano in italiano), che ti accarezzano la pelle. Da ascoltare ripetutamente.
GODIVA RE-LOAD: Ancora25
I Godiva erano una band in attività nel periodo d’oro del grunge. Dopo un biennio di concerti e canzoni lo scioglimento. Fine della storia. Stop. Negli anni successivi alcuni componenti del gruppo hanno continuato a frequentare sale prove, studi di registrazione e rock club. Poi nel 2021 i Godiva si sono ritrovati per registrare un ep e darsi un nuovo nome: Godiva Re-Load. Da quelle sedute è uscito un ep con quattro brani. Testi in italiano che poggiano su sonorità rock, tra il grunge e l’ombra di band come i Litfiba (soprattutto nell’interpretazione vocale, “Su di dosso” ne è un esempio), canzoni energiche che sembrano una macchina del tempo. Per gli amanti del classico rock una certezza. Chitarre infuocate e batteria “pestona”. Ci siamo capiti?
NURAD1N: Tutto passerà
Nurad1n è un somalo arrivato in Italia nel 1993. Ama la musica e probabilmente per lui è ossigeno vitale. Scrive canzoni che sono un inno alla vita. Canzoni pop che possono dare la carica giusta per superare attimi difficili. Pop all’ennesima potenza, che nello spazio di tre minuti riesce a raccontarti una storia. “Il pop deve mandare messaggi positivi” dice Lola Ponce, un’artista che di pop se ne intende. Nurad1n l’ha capito da subito e ci crede con tutta la sua musica, perché tutto passerà.