I DISUMANI: Brutture
Appena attacca la voce di “I bambini di oggi staccano le braccia ai Lego”, opener di questo EP de I Disumani, mi è venuto un dubbio. Corro a cercarli su Facebook, trovo la pagina, informazioni: di Carpi, gli elementi della band sono indicati con degli pseudonimi. Niente, guardo tra le foto, i video, e lì finalmente trovo quello che cerco: pensavi non ce ne saremmo accorti, caro il mio Padre Gutiérrez? Si perché il frontman di questo quartetto spaccaossa altri non è che il noto cantautore carpigiano, di cui abbiamo già parlato in più occasioni su queste pagine. Non ci è dato sapere se si tratti di un side project, uno spin-off oppure addirittura di un progetto antecedente (sempre dalla paginetta scopriamo che l’anno di fondazione sarebbe il 1997), ma poco ci importa. I brani di questo EP sono pochi, appena quattro, e abbastanza diversi tra loro sia come tiro che come mood, ma sintetizzabili solamente con una parola: figata. Amanti del garage rock duro e crudo, senza troppi fronzoli, abbiamo trovato i Mondo Generator italiani.
(Autoprodotto) CD / Digitale
HIDALGO: Plaza
Diego Capocci e Maurizio Santini si presentano come Hidalgo con questo disco d’esordio pubblicato a Settembre 2018, ma restano avvolti nel mistero: infatti, online si trova solamente una pagina Facebook intitolata “Hidalgo Plaza”, ed è impossibile trovare alcuna nota biografica sui due. In questa opera prima si sente l’influenza del rock indipendente italiano anni ‘80 e ‘90, ma anche del progressive, del metal e della musica sinfonica. Per dare un’idea, si passa dalla simil-Bluvertigo “Assuefazione/Oppressione”, ai Litfiba in salsa morriconiana di “Infuso di verità”, a “Ludwig” col ritornello che fa un po’ il verso a Francesco Renga. Nel complesso le idee sono tante ma confuse, e per quanto siano molto ben eseguite, in un’ora di durata e con brani quasi tutti sopra i 4 minuti rendono l’ascolto un po’ complesso e il lavoro poco compatto nel suo insieme. Ultimo appunto: data l’importanza riservata ai testi, un mixaggio con la voce più in primo piano li avrebbe resi di più facile ascolto anche per chi, ascoltando il disco in streaming, non ha il libretto sotto mano.
(Autoprodotto) CD / Digitale
SONDAcase: gli appuntamenti 2019
Confermiamo quattro nuove date per il format SONDAcase. Un’evoluzione delle tradizionali interviste di SONDAinONDA, in cui si tralasciano un po’ le parole e le domande per dare più spazio alla musica, ospitando ogni volta un artista di Sonda in uno showcase acustico, un mini live con cui presentare in maniera più completa la propria musica.
I prossimi appuntamenti:
– mercoledì 2 ottobre: Le Piccole Morti
– giovedì 24 ottobre: Fucking Cookies
– giovedì 5 dicembre: Particles
Gli showcase, aperti al pubblico e ad ingresso gratuito, si terranno presso il Centro Musica/71MusicHub di Via Morandi 71 a Modena, alle ore 19.
L’ingresso del pubblico è consentito dalle 18.30 alle 19 poi le porte verranno chiuse per consentire la registrazione audio/video dello showcase.
La Metralli: presentazione del cd “Ascendente”. La Torre, 12 dicembre
Giovedì 12 dicembre, ore 21 – La Torre, via Morandi 71 (Mo)
LA METRALLI: presentazione del cd Ascendente
opening acts: Angus Mc Og
Il nuovo disco de La Metralli, “Ascendente”, si pone in continuità con il processo artistico maturato nei primi tre dischi, confermando la vocazione alla trasversalità del gruppo rispetto ai generi e musicali, con un forte interesse per le sperimentazioni sonore e un’attenzione alla qualità del suono, agli arrangiamenti, ai testi e alla voce.
Il disco è stato prodotto da Amigdala e dal Centro Musica – Comune di Modena, attraverso il progetto Sonda, con il contributo della Regione Emilia Romagna.
Una collaborazione che nasce nel 2018 quando il Centro Musica di Modena, con la sua collana Sonda Club, aveva prodotto su vinile il singolo “Ellittica” de La Metralli insieme ad ”Augh” di Mara Redeghieri.
Ingresso gratuito. Clicca qui per prenotare
“Senza l’opportunità che il Centro Musica e la Regione Emilia-Romagna ci hanno offerto, difficilmente avremmo potuto realizzare Ascendente, il nostro quarto album. Abbiamo colto questa occasione come un grande dono e allo stesso tempo come il riconoscimento del nostro lavoro, che da anni portiamo avanti con umiltà e investendo al massimo le nostre energie.
La partecipazione alla produzione resa da Amigdala, associazione culturale modenese che si occupa di rigenerazione urbana e performing art è una presenza che aggiunge valore a questo progetto”.
La Metralli
Hygge: SONDAinONDA
Hygge è una parola danese che indica tutti quei momenti della nostra vita in cui viviamo qualcosa di significativo, di positivo. Ed è il nome che Antonio, giovane cantautore potentino di base a Bologna, ha scelto per suo progetto solista.
Il 15 novembre è uscito il suo singolo di debutto – Jacopo – che Antonio ha suonato per noi, a fine intervista, in acustico.
SONDAcase: Fucking Cookies
Una ritmica decisamente punk combinata con una lap steel che introduce elementi blues del delta del Mississippi, una chitarra ritmica e una voce femminile.
I Fucking Cookies propongono un set energico e senza fronzoli; melodie semplici e sporche, basate in gran parte su tre accordi, nella migliore tradizione punk!
La band ospite di SONDAcase ci regala 9 brani tratti in prevalenza dall’ultima lavoro discografico The Dark Side Of The Cookies.
GROUND CONTROL: Untied
Tanta energia da incanalare nel modo giusto per mettere a fuoco lo scatto perfetto. Sferzate chitarristiche glaciali, distorsioni e ritmi serrati. Una commistione di stoner, hardcore e psichedelia, una voce rabbiosa, a tratti rancorosa, a tratti rassegnata. Questi sono i Ground Control, che con il debut album “Untied” partono dalle sonorità di Bowie e Reed per approdare a territori ben lontani, tra Queens of the Stone Age e Nine Inch Nails. Nonostante i paragoni internazionali, suggeriti dalla band stessa, troviamo la produzione molto vicina a quella di una scena post hardcore emiliana, ancora florida e attiva, dalla quale il quartetto reggiano potrebbe cogliere a piene mani. Di tanto in tanto la band sorprende con accostamenti spiazzanti, quando una mitragliata post rock sfuma in un riff blues (First Fire), oppure quando il basso segue la batteria in ritmiche a tratti math rock, con gusto e affiatamento (Italiani Brava gente). La presenza della lingua inglese, tutto sommato un plus trascurabile, non stona con il cantato in italiano, lirico, affannato, che quasi fa desiderare una maggiore sguaiatezza. Nota di merito per i campionamenti vocali, che incorniciano e impreziosiscono un ottimo primo lavoro.
(Autoprodotto) CD
GROOVE CONNECTIONS: FreeGo
Rock is dead, punk is dead: i proclami sulla morte di questo o quel genere musicale guarda caso non hai mai toccato il funk, che come le braci ancora accese sotto alla cenere continua a sopravvivere in un sottobosco musicale di musicofili e appassionati. Perché alla fine, come ci hanno insegnato Pharrell e i Daft Punk qualche anno fa, all’uomo della strada battere il piedino e muovere i fianchi piace, sempre e comunque. E lo sanno bene i Groove Connection, formazione modenese che nel funk ha sempre creduto, portandolo in lungo e in largo nei locali della provincia (e non solo). Il pregio di questo ensemble è però anche il suo limite, ovvero quello di essere una jam band, e di fare brani solamente strumentali. Insomma, questo primo EP “FreeGo” è bello, ma non riesce ad essere più che la fotografia di una jam session, o un prodotto per gli amanti del genere. Sicuramente, e forse è anche il suo intento, si tratta però di un ottimo biglietto da visita per convincervi ad andarli a vedere dal vivo, o a chiamarli nel vostro locale.
(Autoprodotto) CD / Digitale
THE GLAN: Fuss
I The Glan costruiscono il loro suono partendo dagli anni 80, sino ad arrivare ai giorni nostri, proponendo una formula contemporanea ed immediata.
“Fuss” è un disco post punk nell’attitudine e indie nelle sonorità.
Pare quasi che, inizialmente, gli arrangiamenti sfiorino a tratti i Bloc Party di Silent Alarm, per poi convincere particolarmente quando virano su dissonanze cupe, atmosfere dark e aperture post rock. Basta un primo ascolto per capire che questo disco è fatto per essere ascoltato dal vivo, avvolti dal muro di suono (Hide Your Weapon), trascinati da cori da stadio emozionanti (Stormy Weather) e da un senso di “liberazione” da sé stessi che permea l’intera musica dei The Glan.
Questo perché “Fuss” è un disco che parla di nuovi inizi, fiducia, insicurezza e coraggio.
“Le cose non vanno sempre come abbiamo pianificato, l’importante è reagire con appropriate contromisure…perché da ogni nube trapela un contorno argentato”.
(Autoprodotto) CD
GIVE VENT: Days like years
Il modenese Marcello Donadelli è Give Vent (dare sfogo) e noi chiediamo venia se siamo arrivati un po’ lunghi a recensire il suo album d’esordio ma così è. Give Vent è un cantautore che esprime il suo “disagio” con testi in inglese e ascoltando il suo disco sembra di trovarci di fronte ad un artista folk rock di Minneapolis o di Manchester, che ha attinto a piene mani dal punk (attitudine), dalla lezione di gente come Billy Bragg e dalla nuova scena che ha i suoi punti di riferimento anche nei Mumford and Sons. Il disco parte in sordina per poi esplodere con “More than a self destruction”, tutta da canticchiare e godersi, per poi tornare a sonorità più intime e riesplodere con “Times to wait”. In tutto otto brani da cucirsi addosso come un guanto di pelle stretto stretto. Per coloro che amano la musica cantautorale americana, la scena poetica inglese, Give Vent è il loro artista. Complimenti anche per la veste grafica. Il cd è racchiuso in un booklet di grande formato con i testi, ma dentro la busta potete trovare anche una mini fotografia ed una stampa che cambiano (suppongo) ad ogni copia. Grande ed impegnativo lavoro. “The winter will have an end” potrebbe diventare la colonna sonora delle vostre giornate. Fateci un pensierino.
(diNotte Records) CD