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NERS: The panic room of happiness

I Ners sono tornati. Da Reggio Emilia il loro pop rock risplende come non mai. Nei dieci brani dell’album i nostri eroi si danno daffare per lasciare emozioni nell’ascoltatore. I riferimenti sono quelli di Stereophonics in prima battuta, a volte i pezzi potrebbero benissimo figurare in un disco della band anglosassone, ma anche The Cure, Oasis, Counting Crows, Editors, White Lies o The Killers. Il disco ha un suono internazionale, quello di produzioni di alto livello. Tutto gira per il verso giusto, le musiche, il cantato, l’atmosfera. I Ners forse si guardano in faccia e pensano di essere stati teletrasportati oltre i patri confini, dove il rock alberga da sempre. Gran bel disco.

OYKU DOGAN: I see stars around

La cantante emiliana d’adozione, Öykü Doğan, ha pubblicato un nuovo singolo, “I see stars around”, che la vede collaborare con un chitarrista classico. L’atmosfera che ne esce è un dipinto dai colori pastello, personale e coinvolgente. La bravura della cantante non è un mistero, come le sue collaborazioni con artisti internazionali che hanno portato la sua voce in giro per il mondo. Però, in questo singolo, supera sé stessa, vestendo gli abiti di una popstar alle prese con una ballad che può mandare in tilt i cuori dei fan.

ELLEN RIVER: Life

Un doppio album che contiene la gioia di vivere, suonato e cantato da una artista emiliana che sembra nata nelle praterie statunitensi, spostandosi giorno dopo giorno nelle lunghissime highway che solcano gli States. Un anno di lavoro che ha prodotto 27 canzoni e in un mondo votato alla velocità ipersonica di consumo dell’intrattenimento può apparire come una montagna insormontabile. Invece. Invece, ti metti all’ascolto e vieni rapito dalla voce di Ellen River, dalle melodie, dalla voglia di rinascita, dalla gioia di guardarti allo specchio anche oggi mentre pensi che la felicità è nei piccoli momenti, nei piccoli gesti, nel sorriso che incroci quando meno te lo aspetti. “Life” è un disco rock, blues, soul, country, bluegrass, insomma quello che volete sentirci dentro. “Life” è un disco che ha un respiro internazionale da far paura. “Life” è un disco che ti coccola. “Life” è un disco che ti accompagna. “Life” è un disco maledettamente bello. Uno di quei dischi per cui vale la pena “perdere” del tempo ad ascoltarlo. La frenesia del consumo non appartiene a questo doppio album.

GISO M: Mood a 360

Giannino Mattia, Giso M, è un rapper classe 1992 di Finale Emilia che afferma: “La musica è vita, è quella cosa che ti mantiene a galla quando stai sprofondando”. In 7 mesi ha scritto 14 pezzi, era il 2020, il mondo si stava guardando non capendo cosa succedeva. Giso M, invece, aveva le idee ben chiare, capace di adattarsi a qualsiasi beat. Nelle sue barre parla di Deep Purple, partiti politici, nelle sonorità si passa dal reggaeton alla techno, per infilarsi nella old school che riporta alla golden age dell’hip hop. Dieci brani come unico protagonista e quattro con la presenza di featuring come Serena De Angelis. Rap che cerca di uscire dal ghetto della musica e della vita.

TREZERO: Muthant meets Trezero

I Trezero hanno incontrato sulla loro strada Muthant che ha remixato alcune canzoni del loro album “L’assurdo e tu” del 2021. I Trezero sono artisti modenesi che da tempo si muovono sotto le vesti di musicisti, produttori e arrangiatori. Nella loro musica vive il dark e il rock anni Ottanta ma anche il trip hop e l’ambient. Alla voce in alcune tracce c’è Elisa Meschiari, mentre nella line-up ci sono “vecchie” conoscenze del panorama emiliano, attivi come Thelema o Anubi. In questi quattro brani un’atmosfera che riporta al passato si scontra con soffi elettronici che danno ai brani una veste particolare.

STRANO: Usb 4.3

Michele Perri, in arte Strano, ha pubblicato il suo primo album. Otto brani originali, che hanno come filo conduttore l’amore e tre canzoni famose. Il titolo è l’acronimo di “Un Sogno Bellissimo” (il terzo pezzo in scaletta), mentre 4.3 indica la data di uscita, il 4 marzo ma anche l’età di Strano, che ha deciso di dare una svolta alla sua vita e dedicarsi alla sua passione: la musica. Nel disco si parla di flirt, passione, innamoramento, consolazione, conforto e sconfitta. Tra le cover c’è When it’s time dei Green Day, uno dei punti di riferimento di Strano ma anche Questo piccolo grande amore. Pop a volte venato di blues, che ti porta a volteggiare pensando alla tua anima gemella. Ovviamente, la scaletta  si chiude con il rifacimento di 4 marzo 1943, un sentito omaggio al grande Lucio Dalla.

ALESSANDRO DEAN: Dio

Alessandro Dean afferma che si ispira ai Twentyone Pilots, Linkin Park, Rammstein, Joji e Sxrrxland. Bene, prendete questi nomi legateli insieme e cominciate l’ascolto del nuovo singolo Dio, la storia di una coppia che cresce in un orfanotrofio fino alla prima età adulta, quando il loro rapporto diventa “tossico”. Il pezzo s’infila nei disturbi mentali, il suicidio, l’abuso di sostanze, le relazioni di coppia che racchiudono la difficoltà (a volte) di interagire col prossimo. Un velo di dolore si stende sul brano ma alla fine un raggio di speranza si può intravedere all’orizzonte. A proposito del genere musicale, siamo dalle parti dell’alternative pop, trip hop, conscious rap ma anche altro.

FLORILEGIO: Sogno abissi notturni

Florilegio è Matteo Polonara, cantautore di Ancona che da alcuni anni si è perso sotto i portici di Bologna. “Sogno abissi notturni” è un concept album che racconta una giornata, un disco di pop psichedelico, che nasconde dietro ad una solarità di fondo le incertezze della vita, le annose domande che ci accompagnano lungo il corso della nostra esistenza. Ad un primo ascolto Florilegio ricorda Fabio Concato, forse per la voce, forse per la malinconia che alleggia sui brani. Florilegio parla con chi vive in Piazza Maggiore a Bologna, preparare un soffritto, racconta di diversità, fragilità e quella solitudine che nell’era dei social è un qualcosa che non si può concepire. Tra le sue influenze cita: David Bowie, Lou Reed, Mac deMarco, Enzo Carella, Lucio Battisti, Post Nebbia, Colombre, Lucio Corsi. Un viaggio che attraversa una giornata. Perché anche un solo giorno può segnarti per sempre.

SONDAinONDA: Ellen River

Elena, di nuovo nostra ospite con il progetto Ellen River, è venuta a raccontarci il suo ultimo lavoro – Life; un doppio cd uscito ad aprile di quest’anno. Le sonorità di riferimento sono quelle della tradizione americana in cui il country e il folk si fondono con il rock e il blues. Life è un progetto articolato, ambizioso e sicuramente controcorrente rispetto a quel che ci ha abituato il mercato musicale degli ultimi.

 

Ascolta Pirates Routes che Elena ha suonato per noi al termine dell’intervista

 

SONDAinONDA: Sophora

I Sophora sono un quartetto di giovani musicisti bolognesi, attivo dal 2019, che suona prog. Ci raccontano che hanno scelto il nome di un albero – la sophora, appunto – perchè il tema della natura, e della lentezza della natura, è centrale nella loro musica.
Il primo album Rarefazioni uscirà all’inizio dell’estate.

Guarda il video del brano Aria