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Festa della Musica 2012

festadellamusica2012Sonda Stage all’interno della Festa della Musica 2012 a Modena.

Sul palco di Largo San Giorgio si esibiranno sei artisti di Sonda, a partire dalle 19.30: Amelie, Tsar, Tizio Bononcini, Enrico Mescoli, Vanamusae, Altre di B.

An Introduction To Vulcanology

Certe volte la creatività riesce a concretizzarsi, e quando questo succede i risultati sono spesso straordinari: è questo il caso dei quattro artisti di Vulcanophono, quattro realtà creative estremamente vive e attive nel territorio modenese (ma non solo) che hanno deciso di unire le forze per fare ed emergere. Singolarmente di traguardi ne hanno già raggiunti parecchi, in questi mesi, e i loro nomi forse non vi saranno propriamente nuovi (alcuni li abbiamo già recensiti anche noi su queste pagine), ma se volete conoscerli meglio l’occasione giusta è il 15 aprile 2012 in Tenda – a Modena, in viale Monte Kosica – con “An Introduction To Vulcanology”.

Per capire meglio il progetto, e cosa succederà durante la giornata di domenica, abbiamo rivolto qualche domanda a ED. Anche se la risposta, come ci si poteva aspettare, è arrivata in maniera corale da tutte le bocche di Vulcanophono.

Vulcanology

Innanzitutto spiegaci un po’ cos’è Vulcanophono, perché avete scelto di darvi questo nome e cos’è la “vulcanology” che presenterete al pubblico il 15 aprile in Tenda?
Vulcanophono è un collettivo musicale,una fabbrica di idee ed emozioni che esplodono con tutta la violenza di un vulcano. Vulcanology è il manifesto del Vulcanophono, è il nome dell’evento del 15 aprile ma è anche la “scienza che studia il Vulcanophono”, un approccio in chiave ironica a questa nuova realtà emergente.

Come è nata e quando l’idea di mettere insieme il collettivo, da quali necessità?
Ritengo che alla base dell’arte ci sia un magma di pulsioni, urgenze ed energia. Vulcanophono è un’ idea di un gruppo di amici che si incontrano, condividono la stessa passione e hanno una profonda stima reciproca. Si tratta di un collettivo fatto da individui diversi, ma con affinità e divergenze che danno vita ad una miscela più ricca di quello che sarebbero se presi singolarmente.

Temporalmente, però, l’embrione del progetto quando è nato? Se quella del 15 si può considerare come la presentazione ufficiale, è anche vero che il nome Vulcanophono gira già da un po’…
Vulcanophono esiste come idea da piu’ stagioni, è partito tutto con il tour USA di ED e Angus McOg. Poi in questi mesi ci sono state riunioni, concerti visti insieme, cene casalinghe e tutto quello che serve a vedere cose che da soli hanno un altra luce. Abbiamo organizzato piccoli eventi in posti diversi per abitudini e frequentazioni, per farci conoscere e per dimostrare come le cose fatte con passione e competenza possano interessare diverse individualità. La fase embrionale è sempre la più elaborata, quindi siamo “usciti allo scoperto” solo adesso, per questioni di tempo e di organizzazione.

Raccontaci in breve quali sono gli artisti in Vulcanophono, e cosa possiamo aspettarci dalla data in Tenda…
Angus McOg, Setti, ED, Rashomon: quattro diversi tra loro a rappresentare il senso del collettivo, che fa dell’eterogeneità stilistica un valore e non un limite. Il 15 aprile è una sorta di “Piacere di conoscervi, noi siamo il Vulcanophono”. Potete aspettarvi una gran bella serata: buona musica e gli A Classic Education – il miglior gruppo italiano, a nostro parere – di ritorno da un tour di 2 mesi negli USA, autori di un disco e di un percorso che deve essere motivo d’orgoglio e stimolo per chi vuole fare musica in Italia. Spazio poi per il mercatino vintage ed etichette italiane indipendenti, che porteranno il proprio contributo musicale presentando i frutti del loro lavoro.

Giusto, ci puoi spiegare un po’ la presenza degli A Classic Education? Dato che la serata è una presentazione di Vulcanophono immagino che ci sia qualcosa che vi lega alla band, che non saranno presenti in veste di headliner e basta.
Siamo amici, e gli ACE sono prima di tutto un gruppo che piace davvero tanto ad ogni membro del collettivo. Sono un esempio, in questi tempi di inflazione mediatica e di cambiamento radicale della diffusione della musica, perché sono quelli che hanno sempre avuto ben chiaro cosa volevano fare e l’hanno fatto. Attraverso viaggi, investimenti e sacrifici, senza mai rinunciare ai propri sogni.

Qual è secondo te il futuro di Vulcanophono, o qual è comunque la direzione che vorreste dargli?
Fare, fare e fare con criterio, seguendo il nostro gusto e la nostra poetica. Subito si parlava di autopromozione, di mettersi assieme e darsi una mano. Ora queste quattro individualità musicali non sono più l’unico “motivo” del collettivo, anzi! Non si tratta di creare un sentiero facilitato per noi 4. Collaborare con realtà già avviate per apportare un valore stilistico aggiunto (cosa che accadrà in primis al Friction Festival di quest’anno, in cui abbiamo curato parte della direzione artistica). Una delle direzioni è si sicuro quella di una buona diffusione della musica live.

Quindi pensate di aprirvi anche ad altri artisti, se queste dovessero farsi avanti? Oppure preferite rimanere un collettivo legato più da rapporti di amicizia, e continuare ad organizzare le vostre cose?
I rapporti di amicizia fra di noi sono nati in massima parte dalla reciproca stima artistica, perché si apprezzava il lavoro degli altri. Probabilmente lo si apprezza per una sensibilità comune, che indubbiamente influisce sul lato umano (che non è secondario), come è naturale che sia. Però con Vulcanophono si vogliono fare delle cose belle insieme costruendoci attorno un’identità che si sta lentamente autodeterminando, non un picnic con gli amici. E le cose belle, fatte con passione, non sono nostre, sono di tutti. Esempio concreto: ci sono state e ci saranno serate promosse da Vulcanophono in cui nessuno del collettivo si è esibito, è stato tutto molto bello e molto nostro, a mio parere. Identità non vuol dire chiusura. Per il futuro poi si possono interrogare le stelle, magari dall’astronave di Vulcanology.

 

www.vulcanophono.com

 a.l.

 

Fuximile – SONDAinONDA

Dei Fuximile avete già sentito parlare in occasione della recensione del loro EP “Meglio Nudi” proprio su queste pagine. La band di Serramazzoni è tornata con un’intervista per la rubrica SONDAinONDA condividendo i progetti futuri, il loro EP e le origini della band in equilibrio tra spensieratezza e consapevolezza delle proprie potenzialità.

Da non perdere inoltre la versione semi-acustica di Caramella, registrata a fine intervista e visibile in esclusiva sul nostro canale youtube.



Fuximile – Sito Ufficiale

 

Ero – SONDAinONDA

Oggi SONDAinONDA presenta Ero. Gli Ero sono una band che si forma nel marzo 2011, a Carpi, dall’incontro di Simone Magnani (ColdTurkey) con Enrico Gherli (Tange’s Time), Mattia Crepaldi (Angus Mc Og), Luca Righi e Marco Manfredini.

Ero come la sacerdotessa di Afrodite che si innamora di Leandro e che lo aspetta nella sua torre al di là del fiume, invano. Ed è già la scelta del nome stesso che richiama la poetica che si ritrova nei testi, in italiano, di una band rock, che ci racconta della vita “subita” che lascia inermi, aprendo la strada a mille spunti di riflessione.

Nell’attesa dell’album  a cui stanno lavorando, vi lasciamo all’intervista di Andrea Tinti agli Ero e, a seguire, L’epitaffio in free download.

Ero su Facebook

 

Bert – SONDAinONDA

Bert è leader e frontman dei ruvidi rockers Rufus Party, da Reggio Emilia, ma ha anche un suo progetto solista, voce e chitarra, con il quale sfoga la sua voglia di melodia e minimalismo, cantautorato, folk/blues e pop romantico.

Nell’intervista che segue non ci parla solo del suo progetto solista, ma ci presenta anche l’ultimo album dei Rufus Party, “With Us”. Due progetti, due mondi all’apparenza lontani ma in realtà molto vicini: Bert e Rufus Party, che si dividono per poi avvicinarsi, fondersi ed allontanarsi nuovamente.

Per conoscere meglio Bert potete ascoltare (e vedere) The Sinner’s Life, il pezzo in acustico che ci ha lasciato a fine intervista.

Rufus Party – Sito Ufficiale
Rufus Party su Facebook
Bert su MySpace

 

POL – SONDAinONDA

Alessandro Polisco (in arte POL) è un poeta, ma è anche un bassista: diversamente espressivo, probabilmente un attore che declama versi su un basso distorto, proponendo sul palco e nella vita un cliché di artista trasandato e nichilista che fa a pugni con l’orgoglioso grido “questa per me è arte!”.

POL è un cantautore solista che principalmente compone e suona per se stesso, raccontandoci schegge di vita, la sua. POL porta avanti 4 progetti, ognuno dei quali in grado di svelarci una parte del suo essere. La sua è poesia in musica, di cose da dire ne ha tante, non scontate, rudemente legate alla realtà.

SONDAinONDA presenta POL.

Alessandro Polisco su MySpace
Bypass Trio su Facebook
Never Ending Prime su Facebook

 

Rain – SONDAinONDA

Oggi SONDAinONDA, la rubrica che fa conoscere gli iscritti al progetto Sonda, vi presenta i Rain. Non parliamo di una band emergente, ma di un gruppo che suona da trent’anni, che non ha bisogno di troppe presentazioni. I Rain nascono nell’ormai lontano 1980 e cominciano a suonare dal vivo in Italia, all’estero, ovunque. La loro attività live negli anni diventa sempre più fitta e li porta ad esibirsi con Paul Di’ Anno, Udo, Michael Schenker, Iron Savior, Helstar, tanto per citarne alcuni.

Per celebrare l’attività trentennale a ottobre è uscito il loro ultimo album (CD e vinile) “XXX. 30 Years On The Road”, la loro storia in dodici pezzi completamente riarrangiati e un inedito Whiskey On The Route 666.

Noi li abbiamo intervistati, ci siamo divertiti e ci siamo fatti lasciare Rain are us in versione acustica. Trent’anni di hard rock, trent’anni di heavy metal, trent’anni di Rain.

Rain – Sito Ufficiale
Rain su Facebook
Rain su
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Rain su YouTube

 

The Burps – SONDAinONDA

Il progetto The Burps nasce a Modena, quasi per gioco, da un’idea dell’allora quindicenne Lero. Lero insieme a Carra, Zillo e Mattia suonano insieme dal gennaio 2010. I The Burps fanno dell’energy punk e basta guardare l’intervista per capire che non potrebbe essere altrimenti.

Hanno un album, “Il paese dei burps”, datato 2009 e contenente 12 tracce, ed un ep del 2010 all’attivo, ed in serbo tante novità. Instancabile è la loro attività live, se ne avete voglia, ascoltarli in giro non è così difficile, così come non è difficile trovarli in rete: facebook, myspace, youtube… i The Burps sono ovunque!

Noi ci siamo divertiti ad intervistarli. A voi l’ardua sentenza.

Se l’intervista vi ha incuriositi, ecco alcuni loro pezzi per capire meglio chi sono e cosa suonano i The Burps.

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The Burps su YouTube
The Burps su MySpace
The Burps su Reverbnation

 

The Villains – SONDAinONDA

The Villains da Pavullo. The Villains con la seria intenzione di conquistare il mondo, o perlomeno quella parte di mondo che ascolta rock. The Villains con un articolo nel nome come le band anni sessanta che hanno fatto la storia.

The Villains con una frontwoman come i Blondie, ma loro sono più rock e meno pop. The Villains che cantano in inglese perché il rock’n’roll lo vuole e lo pretende. The Villains con un’energia che potrebbe illuminare tutte le luminarie natalizie dell’Emilia-Romagna.

The Villains con la consapevolezza che stanno muovendo i loro passi uno dietro l’altro senza perdere l’equilibrio. The Villains con la testa all’estero e i piedi in Italia. The Villains con quell’articolo che mette un pò di soggezione.

The Villains con il ghigno giusto per lasciare il segno. The Villains, ne sentiremo parlare. Statene certi.

The Villains – Fire At The Ballroom (live @ Centro Musica)

The Villains su MySpace
The Villains su Facebook

 

Sonda Live. Gli artisti di Sonda sul palco del capodanno modenese

capodanno2012Concerto dei Modena City Ramblers il 31 dicembre 2011 in Piazza Grande per festeggiare il Capodanno.

In apertura tre band emergenti modenesi che fanno parte del progetto Sonda: MilaServeAiTavoli, The Villains, Tange’s Time.

Dalle ore 22, ingresso gratuito.