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I Cieli di Ludmilla – SONDAinONDA

I Cieli di Ludmilla sono una band rock di Bologna, si sono formati nel 2016, e i componenti sono Dimitris (voce), Diego (chitarre), Francesco (chitarre), Nico (basso), Alessandro (batteria).

Nel settembre 2016 esce il loro primo lavoro, Derevo EP, registrato da Enrico Baraldi al Vacuum Studio di Bologna e masterizzato all’Eleven Mastering di Milano.

Due quinti de I Cieli di Ludmilla si sono raccontati a SONDAinONDA, svelando alcune curiosità, dall’origine del nome del gruppo alle influenze tra Verdena e Marlene Kuntz, proponendo inoltre un arrangiamento acustico chitarra-voce del brano In un istante il niente, che potete trovare sul nostro canale YouTube.

www.facebook.com/icielidiludmilla

SONDAcase – Giack Bazz

Federico Giacobazzi, in arte Giack Bazz, classe 1994, inizia a suonare la chitarra e cantare nel 2003. Con il passare degli anni l’attività di cantautore lo porterà ad approcciarsi da autodidatta a diversi strumenti e a fondare i progetti Peter Piper e Un Complicato Complesso.

Si esibisce negli spazi del Centro Musica  vestendo i panni da solista, con un sound che si crogiola tra il folk rock condito da effetti nella performance live. Il risultato è un indie cantautorale, minimale quanto intenso.

Per il terzo episodio di SONDAcase Giack Bazz presenta “Childhood Dream”, uscito il 10 giungo 2016, un album colmo di simbolismi che tratta della travagliata infanzia dell’artista.

SONDAcase – Pat

Per il secondo episodio di SONDAcase abbiamo ospitato Pat (Patrizio Pastorelli) e il suo rock dalle sfumature indie e brit pop.
Nella scaletta anche alcuni pezzi di ”Easy to remove”, ultima fatica del cantautore modenese, riarrangiati per l’occasione in chiave acustica.

SONDAcase: gli appuntamenti di febbraio e marzo

Dopo l’esperimento della puntata zero con One Glass Eye, Sonda conferma il nuovo format SONDAcase. Un’evoluzione delle tradizionali interviste di SONDAinONDA, in cui si tralasciano un po’ le parole e le domande per dare più spazio alla musica, ospitando ogni volta un artista di Sonda in uno showcase acustico, un mini live con cui presentare in maniera più completa la propria musica.

I prossimi appuntamenti:
– giovedì 9 febbraio: Pat
 giovedì 2 marzo: Giack Bazz
– giovedì 30 marzo: Emiliano Mazzoni

Gli showcase, aperti al pubblico e ad ingresso gratuito, si terranno presso il Centro Musica/71MusicHub di Via Morandi 71 a Modena, alle ore 19.
L’ingresso del pubblico è consentito dalle 18.30 alle 19 poi le porte verranno chiuse per facilitare la registrazione audio/video dello showcase.

SONDAcase – One Glass Eye

Sonda lancia un nuovo format, SONDAcase. Un’evoluzione delle tradizionali interviste di SONDAinONDA, in cui però si tralasciano un po’ le parole e le domande per dare più spazio alla musica, ospitando ogni volta un artista di Sonda in uno showcase acustico, un mini live con cui presentare in maniera più completa la propria musica.

Abbiamo deciso di inaugurare questa nuova serie invitando Francesco Galavotti con il suo progetto solista One Glass Eye, con cui ha pubblicato da poco l’esordio “Elasmotherium”. Non vi diciamo di più, lasciamo che sia la musica a parlare: buon ascolto e buona visione.

Sonda Club 1: i singoli in vinile del progetto Sonda

sondaclub_quadratoArtisti affermati emiliano – romagnoli ed iscritti al progetto Sonda nella collana di vinili colorati che ricorda le storiche case discografiche degli anni sessanta, o il do it yourself di fine anni settanta.

Il progetto Sonda presenta il debutto della collana “Sonda Club”, serie di 45 giri su vinile colorato che nelle prime due pubblicazioni ha deciso di abbracciare il pop coinvolgente di Paolo Belli con il soul dei bolognesi New Colour e le elucubrazioni sonore dei Giardini di Mirò con il post rock dei ravennati Kisses From Mars.

Sonda Club è una collana di singoli a 45 giri in tiratura limitata (300 copie).
Ogni singolo vede la presenza di un artista iscritto a Sonda e di un artista più conosciuto (emiliano – romagnolo) nel ruolo di  “garante”.
Paolo Belli accompagna i bolognesi New Colour. I Giardini di Mirò salpano insieme ai ravennati Kisses From Mars. Ad impreziosire ulteriormente questo doppio debutto la presenza del Trio Medusa nel brano di Paolo Belli (“Storie”) e la manipolazione di Teho Teardo per il brano dei Giardini di Mirò (“Rapsodia satanica XVII”). I New Colour ci propongono un brano soul intitolato “Why did we say goodbye?”, mentre i Kisses From Mars hanno scelto di aderire a Sonda Club con un pezzo post rock/psichedelico intitolato “Butterfly”.

Ascolta i brani di Sonda Club 1


gialloLe parole di Paolo Belli su Sonda Club

Cosa ne pensi di questo progetto che affianca un artista affermato a un emergente?
Ne penso ovviamente bene. Quando ero un esordiente ho avuto la fortuna di aprire due tour di Vasco Rossi, che mi diede l’opportunità di esibirmi con i Ladri di Biciclette davanti a tantissima gente. Io stesso, quando ne ho avuto la possibilità, ho cercato di fare altrettanto. Mi riferisco al progetto “Giovani e Belli” con il quale ho potuto dare spazio a dodici cantautori e band, interpretando canzoni da loro scritte e in alcuni casi duettando insieme e al progetto a sostegno delle zone terremotate dell’Emilia, nel quale abbiamo interpretato, io e cinque giovani talenti delle nostre zone, una canzone che avevo scritto in quella occasione”.

Il tuo parere sul brano “Why did we say goodbye?” dei New Colour
Devo dire che è molto interessante, i ragazzi mi sembrano in gamba e spero possano trovare presto la loro “strada”.

Che effetto ti fa il ritorno del vinile?
Un bell’effetto. Oltre ad avere per me un fascino particolare, essendo cresciuto con la musica in vinile, trovo che abbia un suono analogico particolarmente “caldo”. E poi il vinile ha un aspetto considerato secondario ma non per me: quando ascolti un disco, a meno che tu non voglia alzarti ogni volta da dove ti trovi, sei “costretto” a sentirlo dall’inizio alla fine. Ritengo sia il modo giusto per ascoltare la musica. Oggi siamo abituati a saltare da un mp3 all’altro, da un artista all’altro, spesso senza neanche finire l’ascolto della canzone. Il vinile, in questo senso, aiuta a riscoprire un ascolto “attento” della musica, magari insieme agli amici. Insomma, secondo me il vinile aiuta a vivere la musica in compagnia delle persone, mentre le nuove tecnologie hanno creato un ascolto troppo personale, in cuffia, spesso mentre si sta facendo altro”.

bluLe parole dei Giardini di Mirò su Sonda Club

Cosa ne pensate di questo progetto che affianca un artista affermato a un emergente?
Al giorno d’oggi, affermati o emergenti, è raro essere pubblicati in formati come il 45 giri quindi è un’opportunità che, come Giardini di Mirò, abbiamo raccolto più che volentieri”.

Il vostro parere sul brano “Butterfly” dei Kisses from Mars
Vogliamo svelare già tutto?”

Che effetto vi fa il ritorno del vinile?
Da sempre si dice che è un bell’oggetto e questo è verissimo, non crediamo salverà le sorti del mercato discografico perché fa riferimento ad epoche passate, però come la chitarra elettrica, la cresta, o il dito medio, è un’icona del rock’n’roll quindi da preservare”.

Alternative Station – SONDAinONDA

Gli Alternative Station sono una band indie rock di Rimini, si sono formati nel 2013, e i componenti sono Andrea Donati (voce e chitarra), Jack (Basso, seconda voce), Luca Maiolo (Chitarra) e Leonardo Gasperoni (Batteria).

Salgono sul palco per la prima volta all’età di 16 anni e da quel momento iniziano a suonare ovunque, dalla strada ai piccoli palchi di pub e locali. Nel settembre del 2015 pubblicano il loro primo EP, registrato presso il Farmhouse Studio e prodotto dall’etichetta ACANTO di Andrea Felli: ”Sweet Flavour Sigarette” e ”In this room” sono i singoli di debutto. Con l’uscita del disco i live diventano più corposi e i quattro avranno la possibilità di suonare in locali storici quali il Velvet di Rimini e il Vidia Club di Cesena.

I tre Alternative Station sono passati qualche giorno per raccontarsi a SONDAinONDA, e lasciarci una versione acustica di ”Romance Department” , che potete trovare sul nostro canale YouTube.

www.facebook.com/alternativestation

Il Giorno Dopo – SONDAinONDA

Il Giorno Dopo è un progetto di Andrea Zoboli, autore di testi e musiche originali, chitarrista e cantante.

Il 12 Maggio 2016 è uscito il primo primo album, omonimo, preceduto il 29 Aprile dal singolo ”La lista degli errori” ed inciso nel gennaio 2016 presso lo Zeta Factory Studio di Carpi, insieme a Francesco Zaccanti (basso, contrabbasso e ukulele), Giulio Martinelli (batteria), Simone Pederzoli (tromba e trombone) e Michele Zanni (registrazione e mixaggio). Per le esibizioni live, oltre a Andrea Zoboli e Francesco Zaccanti, la line-up è completata da Paolo Pagnoni (chitarre) e Federico Leoni (batteria).

Andrea ci ha incontrato per parlare del suo album di debutto come Il Giorno Dopo e lasciarci una versione acustica di ”L’attimo dopo”. Ecco qui sotto la sua intervista per SONDAinONDA.

www.facebook.com/Il-Giorno-Dopo

Biasanot – SONDAINONDA

Biasanot è un trio di Modena, nato nel 2015 dall’ incontro tra il bassista Matteo Penta (ultimacorsa, il pasto, revrevrev ), la batterista Greta Benatti (settembre adesso, revrevrev ) e il chitarrista Matteo Pellegrini (autore di colonne sonore). I tre danno vita a un progetto che unisce sonorità oniriche e dilatate ad altre più dure e decise, combinando gli istinti musicali dei tre componenti in un armonioso vortice di suggestioni sonore.

Nell’ottobre del 2015 esce il video del brano “Tu che non hai più parole di me per dare un addio hai deciso il silenzio”, progetto a metà via tra cortometraggio e videoclip, frutto della collaborazione tra i Biasanot e il duo di videomaker Makkina (Yuri Pirondi e Ines Vonbonhorst), fondatori del collettivo londinese Magma.

In attesa di registrare il loro primo album, i Biasanot ci hanno incontrato e lasciato una versione acustica di “Voglia”. Ecco qui sotto la loro intervista per SONDAinONDA.

 

www.facebook.com/Biasanot

Sine Munda – SONDAinONDA

I Sine Munda sono una band alternative, formata da 4 amici che abitano tra Parma e Reggio Emilia. Sine Munda significa “senza pulizia”, espressione che rappresenta tutto ciò che è imbrattato, imperfetto ed incompleto; ma significa anche la mancanza di qualcosa o meglio di qualcuno. Il progetto nasce ed inizia a farsi sentire già dal 2010 con numerose esibizioni live, ma è solo a fine 2013 che prende il nome di Sine Munda iniziando a comporre pezzi originali con testi rigorosamente in Italiano. Diretta espressione dei gusti musicali che accomunano i suoi componenti, principalmente alternative e indie rock, con nomi come Biffy Clyro, Afterhours, Ministri.

Ad aprile 2014 i Sine Munda hanno realizzato il primo EP omonimo ed autoprodotto, registrato a Parma presso D-Show Recording Studio con l’apporto tecnico al mix ed al mastering di Roberto Barillari (Fonoprint Bologna). In concomitanza con l’uscita dell’EP è stato realizzato il videoclip del singolo “Come fosse aria” con regia di Gianluca D’Elia. Nello stesso anno la band ha vinto il premio Soundies 2014 al Premio Daolio, ad aprile 2015 il premio Gazzarock ai ParmAwards2015 della Gazzetta di Parma.

Attualmente la band è pronta per iniziare le registrazioni del secondo EP. Abbiamo incontrato Marco, il cantante della band e lo abbiamo intervistato. Come assaggio del loro sound vi lasciamo “La nostra condizione“.

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