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Category Archives: Live

I live di Sonda visti da voi: Ludwig Mirak

Ludwig Mirak
Off, Modena, 22 dicembre 2018
(main guest La Municipàl)
“In una ipotetica classifica dei miei concerti, quello dell’Off lo posiziono in piena zona “Europa League”, in primis per la reazione del pubblico, secondo perché ho avuto un buon feeling sia con gli headliner che con gli organizzatori, gentilissimi nell’accogliere la mia band. E poi è stata davvero una delle prime grandi occasioni e da quell’esperienza si sono aperte altre strade”, dice Ludwig Mirak, dopo l’apertura del concerto de La Municipàl all’Off di Modena. Proprio a proposito del club il cantante afferma di conoscerlo perché abituale frequentatore: “La programmazione del locale è abbastanza varia e può soddisfare diversi tipi di ascoltatori, inoltre tutti gli artisti che vengono dalla “gavetta indipendente” sono passati dall’Off. Per me e la mia band è stato un onore suonarci. Inoltre la regola numero uno per un musicista è quella di andare ai concerti degli altri”. Ecco una sacrosanta verità spiattellata come acqua fresca. Poi, però, tutto cambia di colpo. La percezione del musicista, a volte, è distante anni luce da quella del pubblico: “Tecnicamente ho fatto qualche errore, ma quando sono sceso dal palco dei ragazzi hanno acquistato il mio cd, mi hanno fatto i complimenti ed abbiamo chiacchierato un po’. Così ho capito non se n’era accorto nessuno”. Scampato il pericolo del pubblico iper attento ed iper critico, Ludwig può anche dispensare un consiglio per questa attività legata a Sonda: “I concerti sono la palestra del musicista, sono molto importanti soprattutto quando ci sono dei progetti emergenti che faticano a trovare spazio. Potrei consigliare di incrementare questa iniziativa, cercando di creare una sorta di percorso a cadenza periodica che possa accompagnare l’artista ad uno sbocco, ma servono costanza e continuità”. Infatti, da un “semplice” concerto le strade possono diventare tante e molteplici: “Quella serata è stata un po’ l’apripista di quello che è avvenuto fino a pochissimo tempo fa: ho fatto una ventina di concerti sparsi nel nord Italia, dai piccoli club alla Festa della Liberazione con Roberto Vecchioni e il Banco del Mutuo Soccorso. A parte due live organizzati da un’agenzia, per il resto ho fatto tutto da solo. È dura quando non hai una squadra di lavoro, quando non ci sono risorse economiche per la promozione, o per la produzione di materiale come i videoclip ma soprattutto quando il pubblico non ti conosce. Però ogni piccolo passo fatto è una grande soddisfazione”. Non a caso, a volte, toccare la luna con un dito può diventare molto facile: “Dopo il mio set, mentre uscivo dal camerino ho sentito qualcosa di familiare. La Municipàl stava suonando dal vivo un pezzetto della mia canzone “La dipendenza”. Indescrivibile”. Ecco, il razzo è partito. Destinazione the dark side of the moon.

I live di Sonda visti da voi: Messia

Messia
Splinter Club, Parma, 1 Febbraio 2019
(main guest Cor Veleno)
“Conoscevo i Cor Veleno e sono stato molto felice di avere l’opportunità di esibirmi prima del loro live. Sono in linea con il mio background hip-hop, e anche se oggi sto sperimentando ed esplorando terreni diversi, soprattutto sul versante delle sonorità, quello è un contesto in cui mi trovo comunque a mio agio”, così racconta Alberto Pizzi aka Messia, rapper bolognese classe ‘91 con all’attivo due EP autoprodotti (“Invictus” uscito nel 2011 e “C’è dell’Altro” nel 2015) e un nuovo lavoro (“Ladro di Idee”) in uscita nel 2020. “Il personaggio di Messia è nato per gioco e negli anni è diventato un “meta-divo”, una riflessione sul ruolo dell’artista e sul nostro tempo”, racconta Alberto, “ I testi si concentrano su tematiche legate all’introspezione, al linguaggio, alla filosofia, mentre le sonorità mutano tra hip-hop e pop, grazie alla collaborazione col musicista e producer Turo”. Una collaborazione che negli anni ha portato fortuna a Messia, tanto che l’apertura ai Cor Veleno nel club parmense non era la sua prima esperienza su un palco importante, avendo già calcato le scene in apertura ad artisti di rilievo del rap italiano, tra cui Rancore, Ghemon e Mecna (avrebbe poi aperto anche Dutch Nazari, al Locomotiv Club). Un feedback positivo da parte del pubblico, che ha risposto calorosamente al live, ha comunque riconfermato a Messia il proprio parere riguardo un’iniziativa come quella delle aperture di Sonda: “Oggi si tende a dimenticare l’importanza dei live in favore di numeri e followers, mentre io credo che il valore di un progetto si misuri soprattutto sul palco. Ho avuto la possibilità di farmi notare da un pubblico più ampio e di accrescere la mia esperienza, in un contesto professionale e al contempo protetto”. E noi, ovviamente, non possiamo che essere d’accordo.

I live di Sonda visti da voi: Cadori + Silki

CADORI + SILKI 
Covo Club, Bologna, 12 Ottobre 2018
(main guests Molly Nilsson + Generic Animal)
Doppia apertura al Covo Club, mettendo insieme due band di Sonda nella stessa serata: nel club bolognese era in programma una doppia data con Generic Animal, nome d’arte di Luca Galizia (classe 1995), fresco del successo dall’esordio omonimo uscito su Tempesta Dischi, e la svedese Molly Nilsson, musicista e producer con nove album all’attivo… potevamo farci sfuggire un’occasione così ghiotta? Certo che no. E così è andata a finire che sul palco si sono ritrovati insieme Cadori, progetto solista di Giacomo Giunchedi nato nel (ormai lontano) 2014, e i Silki, quartetto nato nel 2018 da un duo embrionale formatosi qualche anno prima, e fresco di pubblicazione dell’esordio “Anedonia, Greg?” a novembre 2019. Ad accomunare i due progetti una forte componente synth elettronica e l’attenzione per il lato cantautorale dello scrivere musica. “Mi sono inoltrato nel mondo del cantautorato importando elementi dalle mie esperienze pregresse, essenzialmente attitudine lo-fi e sperimentazione”, racconta Cadori, “con il passare del tempo il sound si è arricchito di una componente sempre più elettronica e strutturata, fino a rendere testo e voce semplici strumenti al pari di drum machine e droni”, mentre i Silki si definiscono come una miscela di “synth psichedelici, cantautorato, anima rock n roll e una spolverata di indiepop”.

Raccontano i Silki: “Non conoscevamo Cadori, ma ci è sembrato un bel live carico di belle atmosfere, e anche il fatto che sia un one man band accresce il suo valore artistico. Purtroppo alle 21.30 quando abbiamo suonato noi il pubblico era un po’ risicato, ma ci sono arrivate buone recensioni dai pochi presenti. Si trattava del nostro primo live in un club di prestigio come il Covo, il primo con la formazione a 4 componenti ed il primo in cui abbiamo aperto ad artisti emergenti di un certo spessore. Inutile dire che l’iniziativa di Sonda ci ha aiutato per suonare in un luogo nuovo e metterci un pochino in mostra!”. Punto di vista leggermente diverso quello di Cadori, già rodato su palchi importanti e a fianco di artisti di un certo calibro: “Nel 2016 con la mia band (Torakiki) eseguimmo un djset in apertura a un concerto dei Prodigy, a Gallipoli. Degli artisti presenti al Covo conoscevo solo Generic Animal, ma la serata è stata molto bella e intensa, e ho avuto l’occasione di presentare nuovi brani con un nuovo set, più incentrato su elettronica e bassi. Quando ho suonato “Ombre Facili”, che è introdotto da un suono di cassa a cui ho lavorato con particolare attenzione in fase di produzione, vedere la gente che ha iniziato a ballare ê stato magico. Unico. Lo ricorderò per sempre”. Un feedback che riconferma come queste siano occasioni importanti per i musicisti emergenti, anche se come suggeriscono i Silki si potrebbe fare sicuramente di più (“Avremmo voluto avere un maggiore contatto con Sonda dopo il concerto”) e dare più opportunità del genere agli iscritti: “Direi che l’attività di Sonda sia perfetta. Ho in mente altre cose che mi piacerebbe migliorassero nel mondo della musica in Italia”, è invece il pensiero di Cadori, “Vorrei una cultura più attenta ai fermenti sotterranei, più curiosa, più fiduciosa nei riguardi di sonorità diverse da quelle che vengono propinate come mainstream, che sono per di più prodotti da consumo di massa e spesso decantati come musica alternativa. L’alternativa secondo me è altrove”. Ovunque sia, intanto noi siamo felici di avere messo due nuovi punti sulla mappa dei progetti musicali più interessanti dell’Emilia-Romagna.

La Metralli: presentazione del cd “Ascendente”. La Torre, 12 dicembre

Giovedì 12 dicembre, ore 21 – La Torre, via Morandi 71 (Mo)
LA METRALLI: presentazione del cd Ascendente
opening acts: Angus Mc Og

Il nuovo disco de La Metralli“Ascendente”, si pone in continuità con il processo artistico maturato nei primi tre dischi, confermando la vocazione alla trasversalità del gruppo rispetto ai generi e musicali, con un forte interesse per le sperimentazioni sonore e un’attenzione alla qualità del suono, agli arrangiamenti, ai testi e alla voce.
Il disco è stato prodotto da Amigdala e dal Centro Musica – Comune di Modena, attraverso il progetto Sonda, con il contributo della Regione Emilia Romagna.
Una collaborazione che  nasce nel 2018 quando il Centro Musica di Modena, con la sua collana Sonda Club, aveva prodotto su vinile il singolo “Ellittica” de La Metralli insieme ad ”Augh” di Mara Redeghieri.

Ingresso gratuito. Clicca qui per prenotare

“Senza l’opportunità che il Centro Musica e la Regione Emilia-Romagna ci hanno offerto, difficilmente avremmo potuto realizzare Ascendente, il nostro quarto album. Abbiamo colto questa occasione come un grande dono e allo stesso tempo come il riconoscimento del nostro lavoro, che da anni portiamo avanti con umiltà e investendo al massimo le nostre energie.
La partecipazione alla produzione resa da Amigdala, associazione culturale modenese che si occupa di rigenerazione urbana e performing art è una presenza che aggiunge valore a questo progetto”.
La Metralli

Sonda Tour: le aperture nei locali partner 2018/2019

Ecco le prime aperture confermate con gli artisti di Sonda per questa stagione di collaborazione con live club e festival dell’Emilia Romagna:

COVO CLUB
– 12 ottobre: SILKI + CADORI in apertura a Molly Nilsson + Generic Animal
– 23 febbraio: OAKS FOR RENT 
in apertura a Trail of Dead

BRONSON
– 12 ottobre: DELLA + BY.LL in apertura a Santii

OFF
– 16 novembre: IL CORPO DOCENTI
in apertura a Matteo Borghi dj
– 7 dicembre: COLLECTIN’S SPARKS in apertura a Matteo Borghi dj
– 22 dicembre: LUDWIG MIRAK in apertura a La Municipal
– 26 gennaio: FUXIMILE, SAPONE INTIMO, ROADHOGS in apertura a Passerotto dj

LA TENDA
– 12 ottobre: GIVE VENT in apertura a Fine Before You Came
– 16 febbraio: LE ZAMPE DI ZOE + ELIA 
in apertura a Colombre
– 7 marzo: GIACK BAZZ
in apertura a Fast Animals and Slow Kids
– 21 marzo: BARONE LAMBERTO
in apertura a Willie Peyote
– 11 aprile: IL GRANDE GALLO NERO in apertura a Maria Antonietta

SPLINTER CLUB
– 12 ottobre: OVERTOUGHT + IL CORPO DOCENTI in apertura a Scarda
– 1 febbraio: MESSIA in apertura a Cor Veleno
– 5 maggio: BINGE DRINKERS in apertura a Little Villains

LOCOMOTIV CLUB
– 1 marzo: MESSIA in apertura a Dutch Nazari
2 marzo: LUCA MARIA BALDINI in apertura a Giardini di Mirò
– 4 aprile: ONE GLASS EYE
in apertura a Fil Bo Riva
– 23 maggio: GIACK BAZZ in apertura a The Messthetics

FESTA DELLA MUSICA DI NONANTOLA (MO)
– 14 giugno: FUNNETS in apertura a Rumba de Bodas

FESTA DELLA MUSICA DI MODENA
– 21 giugno: GIACK BAZZ, MEDICAMENTOSA, DAVIDE AMATI  in apertura a Dutch Nazari e Giorgio Poi

GODOT FESTIVAL
– 6 settembre: ANDRE VELENO + FUCKING COOKIES  in apertura a Auroro Borealo
– 7 settembre: HYGGE in apertura a Venerus + Lo Straniero

 

I live di Sonda visti da voi: Stella Baraldi

Stella Baraldi.
Godot Festival (MO), 5/8/2018. Main guest Bruno Belissimo

Quando partecipi ad un festival estivo è tutta un’altra storia. Non importa se sei sul palco del “Warped Tour” o su quello del “Godot Festival”, quello che conta è il caldo, l’atmosfera e la voglia di musica che d’estate aumenta in maniera esponenziale. “Mi è capitato spesso di andare ai concerti organizzati all’ATP live club di Migliarina di Carpi, soprattutto durante le stagioni invernali, mentre non ero mai stata al “Godot Festival”, che si è svolto nello spazio esterno di fianco alla sala concerti del locale al chiuso”, dice Stella Baraldi dopo la sua apertura in una delle serate del festival, quella dove il piglio sbarazzino di Bruno Belissimo ha spettinato tutti i presenti. “Non conoscevo Bruno Belissimo, è stato interessante ascoltarlo per la prima volta. Non era troppo in linea con il mio stile, facciamo generi completamente diversi. Prima di lui, però, ha suonato Verano, un progetto italiano con una cantante donna (anche loro molto interessanti!); ecco il mio stile di cantautorato era più attinente al loro genere”, continua a raccontare Stella che grazie al Godot ha scoperto il baffo di Bruno. La riuscita di un festival dipende anche dall’atmosfera che gli organizzatori riescono a creare: “I responsabili del festival, dall’accoglienza, alla cucina, al bar, ai ragazzi che si occupavano delle band e dei musicisti, sono stati molto disponibili e attenti alle diverse esigenze”. Poi giunge l’ora di salire sul palco ed osservare come reagisce il pubblico nei confronti delle tue canzoni: “Sono rimasta molto soddisfatta, i miei brani hanno ricevuto un attento ascolto”. Un concerto può anche diventare l’occasione giusta per scambiare pareri, opinioni e suggerimenti: “Dopo il concerto mi sono confrontata con alcuni miei amici musicisti, inseriti in progetti di spicco italiani, sul mio stile di scrivere canzoni, sugli arrangiamenti, sulle scelte di strumenti da suonare, anche in previsione di registrare il mio nuovo cd a settembre”. Insomma anche una apertura può risultare gradevole. Una esperienza da ripetere: “Penso che l’opportunità di aprire ad altri artisti sia una iniziativa preziosa per i giovani musicisti della zona, che spesso non riescono ad inserirsi in contesti di festival con band italiane e internazionali, o eventi musicali più grossi del semplice concerto in un locale, a meno che non siano sotto contratto con una etichetta, o conoscano direttamente gli organizzatori dell’evento. A febbraio avevo aperto agli Ex-Otago durante “Cantautori su Marte” alla Tenda a Modena ed anche quella era stata una bella serata”, dice Stella con la consapevolezza di avere tra le mani ottime canzoni da proporre al pubblico.

I live di Sonda visti da voi: Barone Lamberto

Barone Lamberto.
Giardinner (MO), 21/6/2018. Main guest Ghemon

L’estate è il periodo dell’amore e “Giardinner” è l’amore per la musica. Il Barone Lamberto nel suo girovagare di città in città è arrivato nel luogo dell’amore: “Non avevo mai avuto occasione di suonare ai Giardini Ducali e devo dire che è un posto meraviglioso, una location davvero suggestiva. “Giardinner” lo conoscevo già perché ho un amico tra gli organizzatori”. Ghemon e Barone Lamberto un incontro che può sembrare lontano anni luce ma che invece è più vicino di quanto si possa pensare: “Ammetto che conoscevo Ghemon solo per sentito dire. Così prima della data sono andato ad ascoltare le sue cose. Ho riconosciuto una certa attitudine alla sperimentazione che potrebbe accomunarci al di là degli elementi stilistici che contraddistinguono le nostre rispettive proposte. Sicuramente c’è l’utilizzo del rap che però va verso altre direzioni”. Differenze stilistiche a parte, come si è trovato il Barone Lamberto a “Giardinner”: “Sia Ghemon sia i gestori sono stati gentili ed accoglienti. Ho avuto modo di confrontarmi con l’artista che mi ha preceduto in scaletta e con alcuni dei musicisti di Ghemon alla fine dell’esibizione. L’atmosfera era molto gradevole, rilassata e abbiamo chiacchierato a proposito di tour e aneddoti legati ad esperienze comuni”. Anche questo arricchisce il bagaglio d’esperienza che se poi si unisce ad una buona risposta del pubblico tutto sembra perfetto: “Sono piuttosto soddisfatto. In platea c’erano diversi amici e conoscenti davanti a cui, difficilmente, mi capita di esibirmi essendo abituato a suonare spesso fuori regione”. Oggi nel mondo dei social una esibizione può generare like come ci conferma il Barone Lamberto: “Come quasi sempre accade, dopo il concerto ho avuto nuovi like e followers sui miei profili social. La mia speranza è che queste persone continuino a seguirmi sia sul web che dal vivo”. Quindi tra followers e i “mi piace” è plausibile che ci sia un qualcosa da tramandare ai posteri: “Di aneddoti memorabili non ce ne sono stati ma in linea generale la serata è stata un successo”. Dalle stelle (di un successo) alle stalle (di una critica): “Quella di Sonda è un’ottima iniziativa ma, a parere mio, ci sono state due grosse pecche: la prima sta nel non aver corrisposto un cachet minimo, un rimborso spese, agli artisti che si sono esibiti. Per quanto ci riguarda, avendo il batterista che veniva da Rimini e il bassista da Sant’Ilario d’Enza abbiamo praticamente pagato per suonare e questo non è molto professionale. La seconda è che non ci sono stati forniti buoni pasto, o consumazioni di sorta, altra cosa che di solito insieme al cachet è di uso comune corrispondere ai musicisti. Adottando questo tipo di politica il rischio è quello di crescere una generazione di artisti che non vede ripagato il proprio impegno, non dà il giusto valore a quello che fa e crede che sia giusto esibirsi gratuitamente”.

I live di Sonda visti da voi: Davide Bosi

Davide Bosi.
Covo Club, 18/11/2017. Main guest The Amazons

“Suonare live mi piace da matti”: con queste parole si presenta Davide Bosi, cantautore e musicista cesenate, che infatti con il suo album “Don’t Try” del 2017 ha avuto modo di suonare in importanti locali, sia in Italia che all’estero, accompagnato solo da chitarra e loop station, compresa la data al Covo Club prima del concerto dei britannici The Amazons. “Francamente non mi aspettavo così tanta gente all’apertura, sono rimasto piacevolmente colpito. Dopo il live molti si sono fermati a farmi i complimenti, e questo mi ha riempito di gioia. Non conoscevo i The Amazons, ma ne avevo sentito parlare… hanno il tipico sound pop-rock britannico che può sembrare banale, ma dal vivo sono decisamente formidabili, poche volte mi è capitato di sentire una chimica così forte tra i componenti di una band”. Era la prima volta per Davide in apertura a un artista affermato, ma possiamo dire che abbia capitalizzato l’occasione offerta da Sonda, dato che di recente ha aperto anche il concerto di Alessandro Fiori in occasione di Ingranaggi Festival a Santarcangelo di Romagna. “Penso che sia un tipo di esperienza fondamentale per un artista emergente, anche perché si ha l’opportunità di parlare con figure ben introdotte nel settore musicale, e non capita spesso di riuscire a ottenere questo tipo di contatti. C’è spesso un certo disinteresse da parte di chi di dovere verso la musica emergente che viene loro inviata, e in questo senso Sonda riempie un buco, perché senza comunicazione non c’è futuro per la musica emergente. E, di conseguenza, non c’è futuro per la musica”. E proprio la musica è stata al centro della serata di Davide Bosi al Covo Club, anche fuori dal palco, con i The Amazons che prima del concerto suonavano nei camerini per puro svago, non per prepararsi al concerto. “Visto che erano in pieno tour ho trovato assolutamente incredibile che nel tempo libero suonassero per rilassarsi. Dimostra ancora una volta quanto vivano la loro musica non solo come una professione, ma anche come una grande passione”.

I live di Sonda visti da voi: Maru

Maru
La Tenda, 8/3/2018. Main guest Colapesce

Non è stata propriamente l’apertura di un concerto, quella a cui ha partecipato Maru, musicista e autrice siracusana di base a Bologna che ha da poco pubblicato il suo secondo disco “ZeroGlitter” per l’etichetta romana Bravo Dischi (Colombre, Joe Victor). Il suo concerto acustico si è tenuto infatti all’interno della rassegna Cantautori su Marte, quattro incontri fra parole e musica pensati per fare il punto sulla canzone d’autore in Italia. L’ospite della serata era Colapesce: “ Lo conoscevo già e lo stimo molto”, racconta Maru, “Perchè veniamo dalla stessa provincia siciliana, quindi il suo nome e il suo stile mi sono familiari, perché noi siciliani abbiamo questa caratteristica di portare le nostre radici in qualsiasi testo scriviamo, qualunque sia l’argomento”. Anche se per lei non era la prima volta in apertura ad un artista importante (ha avuto modo di aprire concerti per Motta, Ex Otago, Maria Antonietta, Canova e altri), ha apprezzato questa rassegna atipica: “Mi piace scoprire qualcosa sulla vita di un autore o artista e credo che il tipo di serata lo abbia permesso. Sono stata anche molto contenta del mio concerto, il pubblico era attento e divertito, cosa che succede raramente per un artista in apertura”. Un bilancio ottimo per la serata ma anche per l’esperienza di Maru con il progetto Sonda perché permette di ricevere pareri sulla propria musica da persone che lavorano realmente nella discografia, “contatti che sono spesso inaccessibili per un artista emergente” e ottenere consigli realmente utili, anche se spesso non si riesce ad avere un feedback continuo con il proprio valutatore. Inoltre Maru si porta anche a casa dalla Tenda un po’ di speranza nel genere umano: “Colapesce aveva dimenticato il suo capotasto e gli ho prestato il mio, ma ero talmente presa dalla serata che alla fine l’ho dimenticato alla Tenda. Alcuni ragazzi l’hanno trovato sul palco e dopo qualche giorno mi hanno scritto per restituirmelo… Non avrei perso molto, però ho apprezzato questo gesto carino, magari qualcun altro se lo sarebbe semplicemente intascato”.

I live di Sonda visti da voi: Oaks for Rent

Oaks for Rent.
Off, 6/1/2018. Main guest The Bastard Sons of Dioniso

“Conoscevamo già i Bastard Sons Of Dioniso, chiaramente il nome ci era famigliare dai tempi della loro partecipazione ad X-Factor. Alcuni di noi poi hanno seguito il loro percorso successivo, apprezzando i loro lavori” affermano i modenesi Oaks For Rent, che ovviamente non si sono fatti scappare l’occasione per una data live: “Ascoltavamo già ‘Cambogia’ prima di sapere che il tour di presentazione sarebbe passato dall’Off di Modena, e chiaramente quando si è presentata l’occasione di aprire il loro concerto abbiamo subito fatto richiesta a Sonda”. La band è nata nel 2015 e ha pubblicato i primi brani in un EP omonimo uscito a febbraio 2018, e si rifà all’alternative e garage rock di band come Arctic Monkeys, Cage the Elephant e The Districts. “Il nostro sound è abbastanza in linea soprattutto con i primi lavori dei BSOD, anche se nel loro stile si sente più chiaramente una radice hard rock e la maggior parte dei loro testi sono in Italiano, mentre noi scriviamo in inglese”. Nel complesso, la serata si è rivelata positiva per gli Oaks For Rent, che si sono trovati davanti un pubblico caloroso e che hanno anche avuto modo di bere qualche birra con la band principale e scambiare opinioni musicali e su come arrivare a produrre in autonomia la propria musica. “Secondo noi quella di Sonda è un’iniziativa con un potenziale molto alto”, raccontano gli OFR, “che purtroppo non sempre viene sfruttata al meglio. Per delle band come noi avere l’opportunità di confrontarsi con band di questo calibro è utile sia per vedere come si comportano in concerto, sia per capire meglio la strada che hanno percorso fino a quel momento. Non ultimo, è una grande occasione per farsi conoscere da un pubblico diverso da quello abituale. Il già buon lavoro di Sonda potrebbe essere ancora migliore e dare più risultati se fosse fatto più frequentemente, a chi ne fa richiesta e se l’artista merita, perché trovare dei concerti di questo tipo da band indipendente è estremamente difficile”.