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Le scelte dei valutatori: Carlo Bertotti

Carlo Bertotti segnala alcuni degli iscritti a Sonda più interessanti tra quelli che sono stati lui attribuiti negli ultimi anni.

Oscar di Mondogemello
Ivan e Oscar sono la stessa persona, e sarebbe sbagliato considerare la prima come un’emanazione della seconda. E’ un progetto mono. Monoalbero, monoasse, monoblocco. L’evoluzione di un ex batterista che dopo una vita trascorsa dietro ai tamburi ha imbracciato una chitarra e, accompagnato dalle sue basi e dalla sua drum machine ha dato vita a questa forma particolare, monolitica appunto.
E’ una strada difficile questa, ma così interessante che vale la pena essere percorsa fino in fondo: testi affilati, arrangiamenti essenziali, doppie voci in evidenza e metriche inaspettate. Il tutto in poco più di due minuti, un colpo secco, qualcosa che non ti aspetti. E’ roba ruvida, poco comoda all’apparenza ma con testi mai banali, e chitarre “strappate” sempre in bilico su armonie minimali.
“Il tempo che vuoi” è una delle cose più originali che io abbia ascoltato qui su questo portale.

Marae
A Sonda ascolti gente diversa, chi rimane ancorato al passato, chi si divincola e prova a percorrere strade diverse, chi non sa dove vuole andare ma intanto comincia a muoversi.
E questa è la cosa che preferisco: fare musica nel 2017 è roba per coraggiosi, riuscire a farlo bene è qualcosa che comunque merita rispetto. A prescindere.
Io Gabriele (la voce di Marae) l’ho conosciuto ad uno degli incontri di Sonda, non era nella lista assegnatami da Andrea e Paolo. Ho sentito un suo pezzo, Hangover, e mi ha subito incuriosito. Melodie non convenzionali, arrangiamenti essenziali e soprattutto una voce particolare che non ti aspetteresti mai da uno della sua età: un timbro profondo e poco disciplinato, una forma grezza che meriterebbe attenzioni e cure per poter esprimersi in pieno e al meglio. Ci vorrebbe un produttore, ma di quelli con la frusta. Perché il cavallo in questione è sì di razza ma morde il freno come pochi e per fare questo lavoro oltre al talento servono applicazione e metodo.

Cedar Wyes – Give Vent – Iza Grau
The kids are alright. Sì, i ragazzi, questi ragazzi, stanno bene ma cantano in inglese…
Non amo chi ragiona per partito preso e penso che in musica ci debba essere un’apertura mentale il più ampia possibile ma…
Ma mi chiedo: perché cantare nella lingua di Roger Daltrey quando al 99% sai già che non farai mai un biglietto di sola andata per Londra o le Midlands?
Che poi quando ti confronti con chi usa l’inglese alla fine la motivazione è quasi sempre la stessa: una metrica più accessibile, un suono più addomesticabile…
Ed è un peccato. Perché questi ragazzi ad esempio il loro lavoro lo sanno fare bene.
Cedar Wyes, Iza Grau e Give Vent sono tre progetti molto interessanti e che possiedono senza dubbio buone basi per i rispettivi percorsi artistici.

Cedar Wyes è il progetto di Cedric, sound FM, un timbro originale e una cifra riconoscibile con atmosfere seventies e richiami di french touch.
Un impianto più tradizionale, ma non per questo scontato, è quello dei Give Vent. Di loro mi piace l’uso delle chitarre e lo sviluppo armonico dei brani che ho ascoltato. Un suono compatto ma non invadente con degli echi 90’s che però non suonano datati.

Iza Grau sono invece una band New Wave 2.0 direttamente catapultata nel 2017: una voce potente e suoni super dark a tessere atmosfere che ti fa venir voglia di riascoltare tutti i vinili che avevo comprato da ragazzino.

Le basi, come già detto, ci sono per tutti e tre i progetti. Ora servirebbe solo un piccolo sforzo per cantare nella lingua in cui parliamo tutti i giorni alla gente lì fuori. Che alla fine credo ci capirebbero anche meglio…

I live di Sonda visti da voi: Oscar di Mondogemello

Oscar di Mondogemello

Diagonal Club, 7/12/16. Main guest Bruno Belissimo

oscar_mondogemelloOscar di Mondogemello è andato in trasferta in quel di Forlì per esibirsi prima di Bruno Belissimo. “Conoscevo il Diagonal Club pur non essendoci mai andato, mentre non conoscevo la musica di Bruno Belissimo ma prima del concerto ho fatto qualche ricerca, scoprendo che abbiamo due stili molto differenti”. Una serata piacevole come ci conferma lo stesso Oscar: “È andato tutto liscio, i ragazzi del locale sono stati molto gentili e ho avuto una lunga chiacchierata con Bruno Belissimo. Mi fa sempre piacere confrontare le mie esperienze musicali con quelle di qualcuno che ne ha vissute più di me”. Oscar, però, non è rimasto del tutto soddisfatto dalla risposta del pubblico al suo live: “C’è stata molta indifferenza. Probabilmente perché nessuno mi conosceva, o perché il mio genere centrava veramente poco con quello di Bruno, o più semplicemente perché il pubblico non era lì per vedere me”. Indifferenza certamente non imputabile alla lista di brani preparata da Oscar: “La scaletta per me è abbastanza “obbligata”, cioè ho delle limitazioni tecniche per cui devo fare i pezzi sempre più o meno nello stesso ordine”. Dopo la sua apparizione Mondogemello ha preso una decisione: “Non sono rimasto nei paraggi perché, pur essendo una serata molto bella, non era il mio genere. Senza contare che c’era la nebbia, era l’una di notte e avevo due ore di macchina per tornare a casa”. A fronte della sua esperienza abbiamo chiesto a Oscar cosa ne pensa di questa iniziativa e qual è il suo suggerimento per migliorarla: “È tutto sommato una buona iniziativa, qualcosa potrebbe essere migliorato, ma non saprei dire che cosa. Probabilmente il rapporto che si crea tra gestore ed artista, in cui Sonda fa da mediatore, è strano. L’artista si sente come un imbucato ad una festa a cui non è stato invitato e il gestore si trova questo tizio in giro per il locale senza sapere chi sia, o che roba faccia esattamente. Una cosa che sicuramente si può e si deve cambiare è il pagamento dell’artista. “Zero euro” non sono giustificabili, sia da parte di Sonda sia da parte di un locale che 50 euro li può recuperare in 10 minuti. Per me “zero euro” sono una profonda mancanza di rispetto. Dovreste pensarci”.

Sonda Live: le aperture nei locali partner 2017/2018

Ecco le prime aperture confermate con gli artisti di Sonda per questa sesta stagione di collaborazione con live club e festival dell’Emilia Romagna:

COVO CLUB
– 14 ottobre: TASTE OF CINDY in apertura a Pinguini Tattici Nucleari
– 18 novembre: DAVIDE BOSI in apertura a The Amazons
– 1 aprile: ONE GLASS EYE 
in apertura a Boy Pablo

BRONSON
– 18 ottobre: MONOLITH in apertura a Brant Bjork (Kyuss, Fu Manchu)

ALCHEMICA
– 11 novembre: ONE GLASS EYE / BABEL FISH in apertura a Blackoustic (Timo Kotipelto/Stratovarius & Jani Liimatainen/Sonata Arctica)

OFF
– 6 gennaio: OAKS FOR RENT  in apertura a The Bastard Sons of Dioniso
– 10 febbraio: IL CORPO DOCENTI
in apertura a May Gray

LA TENDA
– 27 gennaio: GIVE VENT
 e CABRERA in apertura a Gomma
– 22 febbraio: STELLA BARALDI
in apertura a Ex-Otago
– 8 marzo: MARU
in apertura a Colapesce
– 22 marzo: OSCAR DI MONDOGEMELLO
in apertura a Giorgio Poi

ZONA ROVERI
– 28 aprile: TEMPLE OF VENUS in apertura a The Young Gods (Neuropa Festival)

GIARDINNER
– 21 giugno: VAMPALUDWIG MIRAKBARONE LAMBERTO 
in apertura a Ghemon
– 22 giugno: JACK ANSELMISTEREO GAZETTEELIA 
in apertura a Cimini
– 23 giugno:  RICCARDO MAZZY MASETTILE SFEREMORIEL 
in apertura a Yombe

GODOT FESTIVAL
– 4 agosto: PECORANERA in apertura a Dead Neck
– 5 agosto: STELLA BARALDI in apertura a Bruno Belissimo

Sonda Live: le aperture nei locali partner 2016/2017

Ecco le prime aperture confermate con gli artisti di Sonda per questa quinta stagione di collaborazione con live club e festival dell’Emilia Romagna:

FREAKOUT CLUB
– 24 ottobre: BINGE DRINKERS in apertura a Mos Generator
– 23 novembre: MONOLITH 
in apertura a Stoned Jesus
– 3 marzo: BEGGARS ON HIGHWAY in apertura a The Freeks

LOCOMOTIV CLUB
– 23 novembre: ALTERNATIVE STATION in apertura a A Giant Dog

DIAGONAL LOFT CLUB
– 7 dicembre: OSCAR DI MONDOGEMELLO in apertura a Bruno Belissimo

TITTY TWISTER
– 22 aprile: LE PICCOLE MORTI in apertura a Ecstatic Vision

Oscar di Mondogemello – SONDAinONDA


Oscar di Mondogemello
è in realtà Ivan Borsari, è per gli ultimi venti anni ha suonato la batteria in diverse formazioni modenesi. Poi, improvvisamente, decide che la batteria non è più il suo posto sul palco, e si reinventa: compra una chitarra, una loop station, inizia a scrivere brani e ad esibirsi in giro.

Dopo un primo EP omonimo, nel 2015 Oscar di Mondogemello esce con un secondo EP intitolato “Miele”, che segue lo stile lo-fi della prima pubblicazione, anche se con qualche aggiornamento. Di questo e di molto altro abbiamo parlato nell’intervista che trovate qui sotto, mentre se volete ascoltare qualcosa qui trovate il video di “Vola”.

fb.com/oscardimondogemello