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SondaMusicaResidente: Syncope(S) for masked singers, piano & electronics

syncopesUn’occasione per giovani cantanti provenienti dalla Regione Emilia-Romagna e interessate sia alla musica di ricerca che a quella colta contemporanea: questo in sintesi è stato “Syncope(s) for masked singers, piano & electronics”, residenza artistica rivolta a 5 cantanti che sono andate a comporre un coro femminile che ha lavorato alla realizzazione di un’opera inedita sotto la guida del compositore australiano Anthony Pateras e del coordinatore della residenza Riccardo La Foresta.
L’organico composto da Alice Norma Lombardi, Anais Del Sordo, Clara La Licata, Regina Granda e Matilde Lazzaroni – queste le cantanti selezionate fra i candidati al bando – al termine della residenza ha presentato la composizione in un concerto a La Torre del Centro Musica domenica 4 Ottobre 2020.
Anthony Pateras, special guest del progetto, è un compositore e pianista originario di Melbourne. Il suo linguaggio musicale si sviluppa sul nesso tra notazione, improvvisazione e musica elettronica, esplorando il conflitto e la confluenza tra struttura e immediatezza, analogico e digitale, virtuosismo e intuizione. é autore di oltre 60 lavori per diverse combinazioni di strumenti e elettronica, dal solo ai lavori orchestrali. Le sue composizioni sono state eseguite da Brett Dean, LA Philharmonic Association, Australian Chamber Orchestra, Erkki Veltheim, Speak Percussion, Richard Tognetti e Satu Vänskä, The Hague, Melbourne Symphony Orchestra, Ensemble Phoenix Basel, Timothy Munro, Ensemble Intégrales e Vanessa Tomlinson. In altri ambiti di ricerca musicale ha suonato e registrato con Jérôme Noetinger, Mike Patton, Han Bennink, Stephen O’Malley, Jon Rose, Christian Fennesz, Paul Lovens, Lucas Abela, eRikm, Valerio Tricoli, Erkki Veltheim, Scott Tinkler, Rohan Drape, Anthony Burr e The Necks. Ha pubblicato per Tzadik, Mego, Synaesthesia, Ipecac, e ha fondato le etichette discografiche Immediata e Off Compass. E’ stato direttore artistico della Melbourne International Biennale of Exploratory Music.

SondaMusicaResidente: Multimedi-On

multimedi onLa creatività personale, la consapevolezza timbrica e dinamica, l’esplorazione delle varie strategie e metodologie di composizione istantanea sono state le linee guida su cui si è mosso il progetto “Multimedi-On”, residenza artistica coordinata da Camilla Battaglia (voce, elettronica, direzione e composizione) e dal light designer Martin Mayer. A seguito della selezione svoltasi a Marzo 2020, l’organico di 6 musicisti composto da Michele Bonifati (chitarra), Simone Di Benedetto (contrabbasso), Giovanni Minguzzi (batteria), Filippo Orefice (sassofono), Nicola Raccanelli (elettronica), Elena Roveda (flauto), ha lavorato assieme ai due tutori della residenza per la creazione di un’opera incentrata sull’interazione tra espressione artistica e light sculpture, in un contesto di smaterializzazione della presenza scenica in favore di una rappresentazione visiva dell’azione musicale. Durante il concerto finale tenutosi all’interno de La Torre Domenica 25 Ottobre, la luce e il buio sono diventati il palcoscenico su cui dialogare e i musicisti si sono trasformati in quello che nelle opere di Mayer si definisce “interactive audiovisual sculpture”, ovvero delle silhouettes che nell’atto della performance sono influenzate dall’azione della luce.
Camilla Battaglia – Nata nel 1990, figlia d’arte (e che arte: il pianista Stefano Battaglia e la cantante Tiziana Ghiglioni), ha una formazione classica, come pianista e cantante. Ma il dna jazzistico familiare non tarda a manifestarsi: appena ventenne esordisce su disco col trio di Renato Sellani (Joyspring). Sempre nel 2010 si fa notare al Premio Internazionale Massimo Urbani, l’anno successivo si distingue al Premio Internazionale Chicco Bettinardi e nel frattempo si afferma in vari concorsi organizzati da festival jazz italiani. La si trova quindi come voce solista (e talvolta corale) con l’Orchestra Jazz della Sardegna, la Siena Jazz Orchestra, l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta da Paolo Damiani, la Civica Jazz Band diretta da Enrico Intra.
Martin Mayer – Nato ad Altötting nel 1976. Vive e lavora a Monaco. Nel 2001 ha fondato il gruppo video “Shado sinfusion synkretistem” con cui affronta le possibilità di manipolazione creativa di immagini in movimento. Nel 2006 fonda il collettivo Kopffuessler, con l’obiettivo di approfondire ulteriormente le tematiche legate al design audiovisivo. Dal 2003 al 2010 ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Monaco con il professor Res Ingold. Dal 2005 al 2007 ha interrotto gli studi per studiare con il professor Michael Bielicky presso la State University of Design di Karlsruhe e per lavorare nel campo della post-produzione a Ho Chi Minh City in Vietnam. Dal 2010 lavora come media artist freelance ma anche come consulente nel campo dei media digitali.

SondaMusicaResidente: Soundtracks 2020

soundtracksOttava edizione per Soundtracks – Musica da film, progetto di residenza artistica incentrato su le sonorizzazioni e gli esperimenti tra cinema muto e musica contemporanea, e che si rivolge a tutte le realtà musicali interessate all’integrazione tra linguaggi musicali e cinematografici. Promosso da Associazione Culturale MUSE in collaborazione con Centro Musica del Comune di Modena, e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è curato da Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò. Nell’edizione 2020 sono stati selezionati 8 giovani musicisti emiliano-romagnoli, che nel corso di una intensa residenza artistica presso La Torre hanno avuto modo di approfondire argomenti che spaziano dalla registrazioni d’ambiente e il field recording, alle contaminazioni tra rock, musica elettronica, musica jazz e avanguardie, dall’improvvisazione sulle immagini all’uso di effetti e strumenti autocostruiti e non convenzionali. Fra i docenti dei workshop Soundtracks ha ospitato Stefano Boni (Museo del Cinema di Torino), Massimosoundtracks Carozzi (Accademia Belle Arti di Bologna, Zimmerfrei), Xabier Iriondo (musicista, Afterhours). Durante il periodo di residenza, il collettivo musicale formato dagli artisti selezionati – Laura Agnusdei, Marta Ascari, Tullia Benedicta D’Aquino Canestraro, Simone Di Benedetto, Giovanni Minguzzi, Giulia Pastorino, Giulio Stermieri, Alessandro Turrini – ha lavorato su due produzioni sonore, finalizzate ad altrettante performance pubbliche e coordinate da due guest d’eccezione: il 21 giugno 2020 al SuperCinema Estivo di Modena, nel contesto della Festa Europea della Musica, con lo spettacolo “Anemic Cinema” – composto da cortometraggi del cinema d’avanguardia del secolo scorso, da Marcel Duchamp e Man Ray fino a Maya Deren e Kenneth Anger, passando per Luis Bunuel – in cui il collettivo ha avuto modo di lavorare assieme ad Enrico Gabrielli, polistrumentista già in formazioni come Mariposa e Calibro 35, e collaboratore di artisti del calibro di Mike Patton e PJ Harvey.
Seconda produzione invece come di consueto è stata quella ospitata all’interno di Festivalfilosofia, sabato 19 settembre 2020, in cui i musicisti si sono cimentati nella sonorizzazione di Metropolis di Fritz Lang, pietra miliare assoluta del cinema muto e di fantascienza, supportati nel lavoro dal chitarrista e compositore Stefano Pilia (Afterhours, Massimo Volume, Rokia Traoré).