Al primo ascolto di “Pop noir” mi ha colpito la pulizia dei suoni, la pulizia della voce, la pulizia degli arrangiamenti. I Trerose sono una band al suo debutto discografico, debutto prodotto da Umberto Maria Giardini (ex Moltheni) che ha anche suonato batteria, chitarra, vibrafono, percussioni e cantato nei cori. Un valore aggiunto per il trio capitanato da Eleonora Merz alla voce, che si dimena in mezzo a nove brani di rock d’autore che strizzano l’occhio ad una visione tenebrosa della vita. Qui si parla di uno scontro tra il mondo che immaginavi nella tua testa ed il mondo reale, tra dolori e gioie, tra desideri e fascinosi personaggi irreali. Non spaventatevi di fronte a titoli come “Ignora la morte”, o “L’alieno nel giardino”, perché il pop scuro dei Trerose vi porterà benessere interiore. Vi consiglio l’ascolto sorseggiando un tè caldo, assaporando così ogni parola ed ogni nota del disco. Pulizia è la parola d’ordine di “Pop noir”, molto distante dalla pulizia etnica che ha contraddistinto, spesso e volentieri, la storia dell’umanità. Un brano su gli altri “Tutto passerà” e mentre lo sentirete, pensate a tutto quello che vi sembra brutto attorno a voi, tutto passerà. Raccomandato.
(A Buzz Supreme/Audioglobe) CD