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I valutatori: Gabriele Minelli

Se nella tua vita sei diventato un produttore, musicista, direttore artistico, editore, discografico, talent scout, manager qual è stata la tua formazione musicale negli anni dell’adolescenza?
Una semplice domanda che nasconde una profonda risposta. Scopriamo insieme cosa ascoltavano e cosa leggevano i valutatori di Sonda.

Sotto molti punti di vista, cercare di riassumere la propria “formazione musicale”, o i momenti, i luoghi e le persone che l’hanno determinata, è un’operazione davvero complicata, lo ammetto. Perché banalmente ti costringe ad osservare ciò che hai lasciato alle tue spalle, il passato, una parte di vita.
Perché comunque si tratta di provare a condensare una miriade di piccoli momenti o lunghi periodi, magari confusi e turbolenti, in una specie di piccolo manuale pronto per l’uso, in cui dovrebbe persino emergere un certo grado di saggezza e di consapevolezza che non sempre invece c’era.
Ma soprattutto perché si corre il rischio di finire per raccontare di archeologia culturale, di epoche (perché questo pericolo lo corrono tutte le generazioni con le successive) superate dal tempo e dai mezzi, di scenari quasi incomprensibili e a volte surreali per chi ne sente parlare solo oggi.
Si tratta pure sempre del secolo scorso eh!
Cerco quindi di mettere ordine nei ricordi, la mente, e nei gusti, il cuore, e di fare come quando sistemo i rullini e le foto che ho accumulato negli anni, cercando di soffermarmi più sul metodo e sul risultato, che sul momento singolo.
Se devo trovare quindi un denominatore comune che riassuma il mio percorso, userei una parola e cioè DIVERSITA’. La adotto più che altro nella sua forma anglofona, diversity, e cioè varietà, ma anche dissimilarità.
Come molti miei coetanei, infatti, ero costantemente spinto dalla curiosità di guardare, leggere e ascoltare di tutto, il più possibile, ovunque fossi, in ogni lingua (o quasi), senza particolari pregiudizi se non le piccole puerili prese di posizione da tarda adolescenza.
Mi sono così formato musicalmente sia nell’hip hop, cultura che ho abbracciato da studente (e anche praticante…) in alcune delle sue forme, che nella musica suonata in maniera più “tradizionale”, anche in questo caso sia come spettatore/ascoltatore che come, ahimè, chitarrista (e anche armonicista, beat maker, fonico improvvisato…).
Lo stesso si può probabilmente dire per ascolti e visioni, sia radio/tv che cinematografici, e per le letture: come tutti i ragazzi cresciuti nell’epoca pre-internet, la nostra era una fame atavica e insaziabile che ci costringeva a cacciare in ogni territorio nel tentativo di soddisfarla.
Ovviamente ci sono molti defining moments che posso ricercare, diciamo a partire dai primi anni di liceo, e che identifico appunto come svolte di crescita e formazione.
Ma ciò che più mi preme sottolineare è proprio una questione di approccio e metodo: il desiderio di approfondimento, di un genere o dell’opera di un singolo artista, non escludeva mai l’esplorazione o la sperimentazione.
Sicuramente un certo sciovinismo giovanile faceva sì che mi concentrassi maggiormente, per esempio, sulla musica americana e inglese più che su quella italiana. Ma al tempo stesso per noi non c’erano davvero preclusioni, ed era la più assoluta normalità andare a concerti di artisti di generi diametralmente opposti nell’arco di pochi giorni, mescolandoci a nostra volta tra gruppi eterogenei di altri frequentatori di live e ascoltatori di musica.
Nei miei mesi da laureato/expat/lavoratore in Belgio, poco prima di cominciare la carriera nella musica, ebbi modo, molto felicemente, di constatare che nel nord Europa quello era l’approccio più diffuso: era normale per un locale programmare un live punk il martedì e un dj set hip hop il giovedì; le line up dei festival DOVEVANO essere eterogenee per soddisfare un pubblico che chiedeva cartelloni vari e interessanti; le radio più fighe programmavano indifferentemente ciò che consideravano il meglio del momento, senza crucci di bpm o paranoie di contenuti più o meno masticabili.
E’ proprio in questa diversità che mi sono formato, sono cresciuto, ho affinato il mio gusto: un bagno di musica strana, perché mi piaceva essere un po’ il precursore o lo scopritore di gruppi e di generi, ma anche quello fuori dagli schemi; un mix di rap, metal, video di skate, cinema indipendente, street photography, graffiti, il primo indie folk, la black music degli anni 60 e 70, e mille altri ingredienti, frullati in un approccio DIY, un fai da te che mi ha spinto e portato a suonare, scrivere di musica, fotografare su e giù da un palco, accompagnare e aiutare artisti prima durante e dopo i live, ecc. ecc.
Questo approccio non l’ho mai abbandonato: penso infatti, e lo raccomando sempre ai ragazzi che iniziano quando ho l’occasione di parlare con loro, che sia necessario sporcarsi le mani ed essere curiosi.
Spesso ho lavorato meglio sui dischi di artisti che non mi piacevano, artisticamente. Molte volte tuttora faccio da solo (o almeno ci provo) quando sono in situazione di necessità. Sono sempre molto attratto dal diverso, dal differente, dalle espressioni non allineate, dall’artista non “di moda”, da colui che non replica ciò che funziona solo perché per altri funziona.
E quotidianamente cerco di replicare questa ricerca di diversità, cercando di valorizzare al meglio le competenze e i ruoli lavorativi al di là dell’hype del momento, mettendomi al servizio degli artisti e dei professionisti con cui lavoro per garantire loro, e in qualche caso stimolare, la massima libertà creativa e il diritto di essere diversi.

Il tuo pezzo e un produttore – Incontri 2025

Il Centro Musica ripropone gli incontri con i valutatori del progetto Sonda. La nostra intenzione è quella di portare a ...

Il tuo pezzo e un produttore – Incontri 2024

Il Centro Musica ripropone gli incontri con i valutatori del progetto Sonda. La nostra intenzione è quella di portare a ...

I pensieri dei valutatori: Gabriele Minelli

La pandemia ha inferto un duro colpo alla musica, intesa non solo come arte ma anche nelle sue vestigie commerciali ...
Gabriele Minelli

I valutatori: Gabriele Minelli

Se nella tua vita sei diventato un produttore, musicista, direttore artistico, editore, discografico, talent scout, manager qual è stata la ...
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Incontri con i valutatori 2020

Il Centro Musica ripropone quest’anno gli incontri con i valutatori del progetto Sonda. La nostra intenzione è quella di portare ...
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I pensieri dei valutatori: Gabriele Minelli

Se nella tua vita sei diventato un produttore, musicista, direttore artistico, editore, discografico, talent scout, manager qual è stata la ...
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I pensieri dei valutatori: Gabriele Minelli

Nuovi negozi di dischi stanno aprendo un po’ dovunque. Il vinile è tornato ad essere un supporto amato ed acquistato ...
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Incontri con i valutatori 2019

Il Centro Musica ripropone quest’anno gli incontri con i valutatori del progetto Sonda. La nostra intenzione è quella di portare ...
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Incontri con i valutatori 2018

Il Centro Musica ripropone quest’anno gli incontri con i valutatori del progetto Sonda. La nostra intenzione è quella di portare a ...

Intraprendenza nella giungla – Gabriele Minelli

Lavorare con e nella musica continua per fortuna ad insegnarmi quotidianamente molto. Una lezione che ho imparato nel tempo è ...

Carati: SONDAinONDA

Enzo, in arte Carati, è un cantautore emiliano esordiente ma non nuovo al mondo della musica. Canta nella band pop punk Why Everyone Left con cui dal 2014 gira l’Europa, firma con un’etichetta australiana e viene menzionato da Alternative Press come una delle “10 band Pop Punk europee che devi conoscere”.
Durante la quarantena trova il tempo di riordinare le idee per un progetto indie pop, realtà musicale che segue da vicino da quasi dieci anni ma sempre e solo come spettatore.
Al momento sono usciti due singoli – Tre maggio e Pieno – il terzo è in cantiere e uscirà a breve.

 

Ascolta il brano Pieno

Incontri con i valutatori 2020

Il Centro Musica ripropone quest’anno gli incontri con i valutatori del progetto Sonda. La nostra intenzione è quella di portare a conoscenza degli iscritti di Sonda, e più in generale dei musicisti interessati, le varie figure professionali della filiera musicale. I valutatori di Sonda coprono i diversi aspetti del mercato musicale e possono fugare ogni dubbio o perplessità nel loro specifico campo professionale.
Gli incontri si svolgeranno di pomeriggio e ruoteranno principalmente attorno agli ascolti dei brani; i partecipanti potranno far sentire un proprio brano e avere una sorta di ‘report’ in diretta dai valutatori.

Gli incontri 2020, nel rispetto delle normative igieniche legate all’emergenza Covid, avranno una modalità di accesso leggermente diversa.
Potranno partecipare al massimo 30 persone per ciascun incontro (di conseguenza chiediamo alle band di mandare un solo componente) registrandosi attraverso un modulo on line (il login dovrà essere effettuato con un account Google/Youtube/Gmail).
Unitamente ai dati occorrerà inviare il brano che verrà ascoltato durante l’incontro. In questo modo eviteremo il passaggio di cd, chiavette usb, ecc…
Coloro che si iscriveranno riceveranno l’eventuale conferma di partecipazione via email all’indirizzo indicato, compatibilmente con il numero di posti disponibili.
E’ richiesto a tutti i partecipanti di essere presenti dall’inizio dell’incontro alle ore 14.
Chiediamo di comunicarci tempestivamente eventuali rinunce in modo da consentire ad altri di partecipare

Gli incontri del 7 e 28 novembre sono stati entrambi rimandati come da disposizioni del DPCM del 24/10/2020 e verranno riprogrammati appena possibile.

Sonda Stage. Off, Modena. Call per band e artisti

Selezioniamo band e artisti di Sonda per una rassegna che si terrà presso l’Off (Via Morandi 71, Modena) il venerdì dal 6 novembre al 18 dicembre.

Per partecipare è necessario inviare la propria candidatura sotto forma di un semplice messaggio email (Desidero partecipare alla rassegna Sonda Stage).
La direzione artistica dell’Off selezionerà, tra tutte le candidature pervenute, gli artisti che parteciperanno alla rassegna.

E’ previsto un rimborso spese per gli artisti selezionati.
Sul palco sarà presente un backline di base (batteria senza piatti, amplificatore per basso, amplificatore per chitarra).

La candidatura dovrà essere inviata entro il 23/10/2020 all’indirizzo centro.musica@comune.modena.it

Arianna Poli: SONDAinONDA

Arianna Poli è molto giovane, viene da Ferrara e porta avanti il suo progetto solista – con il quale ha pubblicato due ep – ormai da tre anni.
Con il brano Interludio – scritto qualche anno addietro durante gli esami di maturità – sarà tra i protagonisti della prossima uscita della collana Sonda Club, in un singolo assieme a Massimo Zamboni.

Ascolta Interludio – in versione acustica – che Arianna ci ha regalato al termine dell’intervista.

Sonda Tour: le aperture nei locali partner 2020/2021

Abbiamo confermato la prima apertura di un artista Sonda per questa stagione di collaborazione con live club e festival dell’Emilia Romagna:

EKIDNA (in collaborazione con Godot Festival)
– 3 ottobre 2020: DIRUPATORS in apertura a Giovanni Succi

Sonda Tour: le aperture nei locali partner 2019/2020

Ecco le aperture confermate con gli artisti di Sonda per questa stagione di collaborazione con live club e festival dell’Emilia Romagna:

DIAGONAL LOFT CLUB
– 13 novembre: DAVIDE BOSI in apertura a Elizabeth Moen
– 20 novembre: OVERTHOUGHT in apertura a Booty Ep

COVO CLUB
– 15 novembre: FUCKING COOKIES + SONS OF LAZARETH in apertura a The Detroit Cobras

SPLINTER CLUB
– 15 novembre: MISTER PECULIAR in apertura a Greyson Capps Band
– 15 febbraio: HEMP in apertura a Mondo Generator

LOCOMOTIV CLUB
– 22 novembre: LEI (NO) INNOCENCE in apertura a Telefon Tel Aviv

BRONSON
– 29 novembre: ARIANNA POLI + MORIEL in apertura a Fosco17

ATP Live Music Club (in collaborazione con Godot Festival)
– 19 dicembre: LA CONVALESCENZA in apertura a I Botanici

OFF
– 25 gennaio: NIKO ALBANO + MATTEO POLONARA in apertura a 2000 Power djset

RIOPEN (in collaborazione con Godot Festival)
– 11 settembre 2020: CORNER IN BLOOM in apertura a John Qualcosa/Altre di B
– 12 settembre 2020: CESARE AUGUSTO GIORGINI in apertura a Blindur/Duo Bucolico

Atomi: SONDAinONDA

Lorenzo Setti, in arte ATOMI, inizia la sua attività musicale come batterista e in quel ruolo ha modo di esibirsi in Europa e negli Stati Uniti. Nel 2016 si avvicina alla musica elettronica e al mondo delle colonne sonore pubblicando il primo album The Dionysus’ Hill. Successivamente fonda il duo Hyperflower assieme a Irene Cavazzoni Pederzini poi dal 2018 dà il via al progetto Atomi.
Ha appena pubblicato, con l’etichetta giapponese Jikken Records, l’ep Armonia: cinque brani (e altrettanti video realizzati da cinque artisti diversi) che costituiscono primo episodio di una trilogia.

Ascolta Evolve, dall’ep Armonia

 

Silver Delta: SONDAinONDA

Silver Delta è il progetto solista di Alice Miali, chitarrista e cantautrice modenese, a cavallo tra rock, pop e blues delle origini.
Alice ci racconta che la sua musica ruota naturalmente attorno alla chitarra e la voce viene utilizzata come come strumento, con un’attenzione tutta rivolta al suono delle parole.
Il progetto Silver Delta è parecchio giovane e non ha ancora avuto un debutto su disco, ma un ep è in lavorazione e uscirà a breve.
Alice ha suonato Angels & Sea per SONDAinONDA in coda all’intervista.

Malfer: SONDAinONDA

Malfer è un giovane rapper modenese. E’ attivo dal 2014, anno in cui scrive i primi brani e partecipa ad alcuni contest di freestyle. Seguono diverse pubblicazioni discografiche, la collaborazione con l’etichetta Radioattiva Records e un tour nel quale ha avuto la possibilità di aprire i concerti di importanti artisti come Roberto Vecchioni, Claver Gold, Coma Cose.
L’ultimo singolo è Fiore nella Tempesta, pubblicato lo scorso 8 marzo, sempre in collaborazione con il producer Morra.

Guarda il video del brano Sono Ancora Qua