Se un album si apre con la voce di Freak Antoni (Skiantos) già mi predispone bene all’ascolto. Se poi subito dopo si entra a gamba tesa nel punk allora posso anche decidere di riascoltarlo per alcune volte ricordando che questo genere musicale non vuole morire ed ancora oggi è il grido di rabbia di creste colorate sparse per il mondo. I Lubrification (sono in tre) non inventano niente di nuovo (sia chiaro) perché nel punk non ce n’è bisogno. Quello che serve è energia, testi che denuncino qualcosa “di serio” ed una velocità d’esecuzione vicina a Mach 2. I testi sono in inglese (e qui si potrebbe fare uno sforzo in più verso l’italiano) poi ecco spuntare nuovamente Freak (“Vodka connecting people”, “Amore è dolore”) e mi piace immaginarlo in sala di registrazione in compagnia dei giovani Lubrification a divertirsi come un matto. La old school incontra la new school e gli stritola i cosiddetti. Fatevi sotto, ce n’è per tutti. Punk rock still alive.
(Autoprodotto) CD