La creatività personale, la consapevolezza timbrica e dinamica, l’esplorazione delle varie strategie e metodologie di composizione istantanea sono state le linee guida su cui si è mosso il progetto “Multimedi-On”, residenza artistica coordinata da Camilla Battaglia (voce, elettronica, direzione e composizione) e dal light designer Martin Mayer. A seguito della selezione svoltasi a Marzo 2020, l’organico di 6 musicisti composto da Michele Bonifati (chitarra), Simone Di Benedetto (contrabbasso), Giovanni Minguzzi (batteria), Filippo Orefice (sassofono), Nicola Raccanelli (elettronica), Elena Roveda (flauto), ha lavorato assieme ai due tutori della residenza per la creazione di un’opera incentrata sull’interazione tra espressione artistica e light sculpture, in un contesto di smaterializzazione della presenza scenica in favore di una rappresentazione visiva dell’azione musicale. Durante il concerto finale tenutosi all’interno de La Torre Domenica 25 Ottobre, la luce e il buio sono diventati il palcoscenico su cui dialogare e i musicisti si sono trasformati in quello che nelle opere di Mayer si definisce “interactive audiovisual sculpture”, ovvero delle silhouettes che nell’atto della performance sono influenzate dall’azione della luce.
Camilla Battaglia – Nata nel 1990, figlia d’arte (e che arte: il pianista Stefano Battaglia e la cantante Tiziana Ghiglioni), ha una formazione classica, come pianista e cantante. Ma il dna jazzistico familiare non tarda a manifestarsi: appena ventenne esordisce su disco col trio di Renato Sellani (Joyspring). Sempre nel 2010 si fa notare al Premio Internazionale Massimo Urbani, l’anno successivo si distingue al Premio Internazionale Chicco Bettinardi e nel frattempo si afferma in vari concorsi organizzati da festival jazz italiani. La si trova quindi come voce solista (e talvolta corale) con l’Orchestra Jazz della Sardegna, la Siena Jazz Orchestra, l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta da Paolo Damiani, la Civica Jazz Band diretta da Enrico Intra.
Martin Mayer – Nato ad Altötting nel 1976. Vive e lavora a Monaco. Nel 2001 ha fondato il gruppo video “Shado sinfusion synkretistem” con cui affronta le possibilità di manipolazione creativa di immagini in movimento. Nel 2006 fonda il collettivo Kopffuessler, con l’obiettivo di approfondire ulteriormente le tematiche legate al design audiovisivo. Dal 2003 al 2010 ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Monaco con il professor Res Ingold. Dal 2005 al 2007 ha interrotto gli studi per studiare con il professor Michael Bielicky presso la State University of Design di Karlsruhe e per lavorare nel campo della post-produzione a Ho Chi Minh City in Vietnam. Dal 2010 lavora come media artist freelance ma anche come consulente nel campo dei media digitali.
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