A tre anni di distanza da “Londra”, i May Gray tornano con un nuovo disco ed una rinnovata formazione. La band è passata dall’Irma Records a Manitalab-Private Stanze, dal tema del viaggio introspettivo del precedente disco al sole che campeggia in copertina in questo album. Le coordinate di movimento sonoro sono sempre quelle, un power rock in italiano costruito sulle chitarre dei Foo Fighters ed una sezione ritmica che mantiene in piedi tutto il lavoro. Si parte con “Camilla”, dove si fatica un poco a seguire il cantato di Paolo Rossi, per poi arrivare a “Testa in tasca” e capire cosa si aspetterà per il resto della tracklist, un sound martellante con assoli di chitarra a sottolineare i momenti topici. È vero che non manca la ballad, in chiusura, da ascoltare mano nella mano con la vostra anima gemella ma per il resto dovete battere in piedino e mimare di suonare una chitarra fantasma. I più informati dicono che il cantante sia partito per gli States in cerca di fortuna artistica. Lo vedremo ai prossimi MTV Awards, scalare la classifica di Spotify, o tornerà “Tra di noi” dopo aver trascorso un periodo “In un altro mondo”?
(Manitalab/Private Stanze/Audioglobe) CD