Quando arrivi a trent’anni, puoi decider di fare diverse cose, che non hai mai fatto prima. Tra queste c’è anche quella d’incidere un album ed è proprio quello che hanno deciso tre modenesi che si fanno chiamare Bitterness. Il loro album d’esordio, intitolato “Genetic surgery department”, è un viaggio in undici tracce cantante in inglese che spaziano da un rock “arcigno” a momenti più delicati, con assoli di chitarra, voce pastosa e una sezione ritmica sempre sul pezzo. I Bitterness si sono tolti lo sfizio di pubblicare un album che scandaglia il presente (quindi con un elevato tasso di tecnologia) prendendo però spunto dal passato (che potete chiamare grunge, punk, o progressive). In “Genetic surgery department” c’è molta carne al fuoco, così tanta che può soddisfare i palati dei patiti dei generi sopracitati ma anche chi è cresciuto facendo colazione a base di new wave, dark ed elettronica. I Bitterness sono dei trentenni, una generazione già consapevole di cosa gli aspetta nel futuro, quindi consapevole di doversi “divertire” fin quando sarà possibile. Se a trenta hanno pubblicato un album a quaranta cosa succederà?
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