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ELIA CHE SUONA: Obelia

Cantautore romagnolo classe 1996, Elia Che Suona si presenta subito come un artista dalle molteplici qualità: scrive, produce e grafica tutto quello che fa autonomamente. Dopo aver militato per anni nella scena punk, nel 2015 debutta nel cantautorato. “Obelia” è il suo secondo disco e lo colloca già dal primo ascolto nella scena indie pop che ha completamente ribaltato le classifiche nazionali negli ultimissimi anni.
Il titolo “Obelia” è totalmente inventato: in un’intervista Elia racconta che è un nomignolo che gli davano da bambino, per prenderlo in giro perché era sovrappeso. Con un sound pop con influenze anni ‘80, soprattutto nelle tastiere, Elia nell’album ha appunto voluto mettere a nudo le sue paure e le sensazioni che stava vivendo. Proprio per questo il disco è carico di autoironia, che si percepisce in canzoni come “Pesce Blob”, “Batù” e “Low Fai”. Le influenze di Vasco Brondi, Brunori Sas e Calcutta nel modo di scrivere e cantare si sentono e sono apprezzabili. Nell’album però si tratta anche un tema sociale, con il brano “Lucemia”. “Lucemia” è un’eccezione. Racconta la storia di un suo amico di Genova e che per sette anni ha vissuto in un ospedale per combattere la leucemia e del percorso di guarigione che per lui è stato anche un percorso di luce.

(Autoprodotto) Digital