Non fatevi ingannare dall’avvio di questo secondo album dei bolognesi feat. Esserelà, perché la voce all’inizio del disco è un depistaggio bello e buono. Non pensate ad una via fatta di cantanti e coristi, immaginandovi a canticchiare i dieci brani di “Disco dooro”. I feat. Esserelà sono troppo bravi per abbandonare la strada di un progressive rock che cita senza vergogna Zappa, Gillespie o Rossini. Molto probabilmente tutti e tre gli artisti appena citati sarebbero decisamente contenti di ascoltare questo trio che gioca con stop and go(go), tempi dispari ed ha chiamato alcuni ospiti a sottolineare diversi momenti topici. Le ospitate sono di Lorenzo Musca (sax tenore), Dario Nipoti (tromba) e Michele Tamburini (sax baritono). Inoltre, in tutto questo turbinio di suoni, tecnicismo, montagne russe vertiginose i feat. Esserelà hanno scritto, pensato, registrato e dato in pasto al mondo uno dei brani più intriganti di sempre. Non vi indichiamo il titolo (la numero 9) perché più lungo di questa intera segnalazione, quindi non vi resta che ascoltarlo a tutto volume. Ricordando che i feat. Esserelà sono dei burloni e sanno di esserlo…. giunti alla fine, c’è un’ultima sorpresa.
(Lizard Records) CD