Giack Bazz
Locomotiv, Bologna, 23 maggio 2019
(main guest The Messthetics)
Giack Bazz è un artista eclettico, pronto senza troppi indugi a salire su un palco ed elargire la sua musica agli astanti: “Conoscevo i Messthetics, ne avevo ascoltato l’album qualche mese prima che mi venisse proposto di fare l’apertura al loro live. Quella sera ero da solo ed ho suonato in acustico, ma il loro sound è in linea con il mio ultimo album, peccato che i miei colleghi non abbiano potuto partecipare”. Giack, infatti, non si scompone più di tanto e stilando la sua classifica mette il concerto al Locomotiv in una precisa posizione di merito: “Rock ALL Opera del 2017 regna sovrano, il peggiore probabilmente fu al Jam in pre-serata. Posti gli estremi, direi che siamo a 8 in una scala da 1 a 10. Conoscere e condividere il palco con artisti internazionali è di per sé un grande onore, farlo in una location così è sicuramente un valore aggiunto”. Se poi non ci sono consigli da dare per migliorare questo aspetto del progetto Sonda (“Sono contentissimo che esista e non saprei cosa cambiare sinceramente”), si può passare agli apprezzamenti ricevuti: “Durante il cambio palco diverse persone sono passate a complimentarsi mentre presidiavo il banchetto del merchandising. Ho omaggiato qualche adesivo ed ho venduto un disco e un CD. Dopo il concerto ho aggiunto qualche nuovo follower su Instagram e un discreto movimento su Spotify. Quindi per quanto mi riguarda un ottimo risultato”. In tutto questo bailamme di sana contentezza c’è anche un episodio che volge al negativo: “Dopo aver dispensato sticker e download mi sono messo ad ascoltare la band sul palco e a fine concerto qualcuno aveva rubato i 10€ del vinile dalla mia cassa. Grasse risate comunque, perché alla fine sono stato io poco furbo, ma era una situazione così intima e armoniosa che non mi aspettavo un gesto del genere”. Questo fattaccio deve insegnare che anche tra gli appassionati di musica si annida il ladruncolo, forse poco interessato al nuovo album di Giack Bazz, “Haikufy”, disponibile in streaming e musicassetta. Quindi, dimenticati i soldi rubati, l’artista emiliano si può rincuorare con la risposta del pubblico alla sua esibizione: “La platea è stata molto affiatata, già al secondo pezzo la sala era piena ed hanno apprezzato le mie battute per risollevare gli animi tra una canzone triste e una cover di Gillian Welch”. A chiudere una bella serata l’accoglienza riservata a Giack e lo scambio di vedute con i The Messthetics: “I gestori sono stati gentilissimi e la cena che ci hanno offerto era ottima. Abbiamo chiacchierato di musica, politica americana e veganesimo. Ho anche “nerdeggiato” di pedali e suoni con il chitarrista che aveva una signal chain veramente interessante”. Insomma tutto bene quel che inizia e finisce bene.