Il nome Divanofobia è riflesso dell’amore che la band prova per la lingua e per il gioco e starebbe ad indicare un ironico timore per il divano in quanto entità statica e simbolo di passività mediatica.
I Divanofobia si propongono di unire, o far dialogare, il mondo della poesia con quello della musica assecondando un’idea di arte totale senza badare troppo a regole paralizzanti o appartenenze. L’intento è senza dubbio ambizioso, ma il quartetto bolognese ha tutti i numeri per riuscirci…
Sentiamo quali sono gli ultimi aggiornamenti dal pianeta Divanofobia!
Ascolta la versione acustica di Dopo L’alba, il brano che i Divanofobia ci hanno lasciato subito dopo l’intervista.